Legge di Stabilità: restano Tasi e Imu anche se non saranno più applicate alla prima casa; addio anche all’Imu agricola.
Addio alla tassa sulla prima casa, anche per chi possiede case di lusso come ville, castelli e palazzi che, invece, in precedenza sono sempre state escluse da ogni agevolazione fiscale. Così, a partire dal 2016 non ci saranno più versamenti il 16 giugno e il 16 dicembre per pagare acconto e saldo della Tasi e dell’Imu.
Addio anche all’Imu agricola (anche se chi ha un terreno agricolo in pianura e non è un imprenditore agricolo continuerà a pagare). I Comuni verranno compensati per le minori entrate e in più beneficeranno di uno sblocco del patto di stabilità interno per 670 milioni che consentirà una maggior spesa per investimenti. Sono queste le novità più consistenti della nuova legge di Stabilità che il Governo ha anticipato ieri in conferenza stampa.
Come da annunci, la manovra 2016 prevede la cancellazione della Tasi sull’abitazione principale e l’Imu sulle case di lusso (sono poco più di 70mila) e sui terreni agricoli, a condizione però che siano di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali (per i terreni in montagna invece esiste già l’esenzione totale).
Viene cancellata anche l’Imu sui cosiddetti “imbullonati”, ossia i macchinari delle imprese ancorati al suolo, sino ad oggi fatti rientrare nei calcoli della rendita catastale.
Il Governo ha dovuto trovare una copertura economica per 4 miliardi, ma non ha avuto difficoltà a far approvare la misura da tutte le forze politiche, anche per via del forte carattere antipopolare che ha l’imposizione sulla prima casa.
Per non complicare le cose si è abbandonato il progetto di fondere Tasi e Imu in un’unica imposta, la Local tax: quindi anche per il 2016 continuerà ad esistere il doppio binario delle due imposte per lo stesso immobile purché non si tratti dall’abitazione principale.
naturalmente gli italiani all’estero che sono iscritti AIRE sono stati esclusi e dovranno pagare l’IMU sulla prima casa