Coca Cola e Pepsi tentano di rimediare allo scandalo sulle sostanze cancerogene: eliminati gli ingredienti nocivi.
Dopo la notizia di due giorni fa secondo cui il colorante “caramello” usato da Coca Cola e Pepsi sarebbe cancerogeno e la prevedibile bufera piombata sulle due case produttrici, è giunto il prevedibile comunicato ufficiale da parte di queste ultime.
Le parole di Diana Garza-Ciarlante, rappresentante della Coke, rilasciate (secondo quanto ripotato da Yahoo! notizie) alla Bbc e ad Associated Press, suonano un po’ come una smentita, un po’ come un atto di scuse (postumo).
“Siamo certi che non vi sia alcun rischio per la salute pubblica che possa giustificare dei cambiamenti [nella ricetta], ma abbiamo ugualmente chiesto ai nostri fornitori di caramello di tenerne conto, affinché i nostri prodotti non siano bersagliati da messaggi allarmanti scientificamente infondati”.
I consumatori – chiariscono i vertici delle aziende – non si accorgeranno di nulla, se non del colore leggermente più chiaro.
L’ingrediente che minaccia il fallimento delle due major del drink si chiama 4-medilimidazolo (nelle etichette lo troverete sotto la sigla E150D). Alcuni studi condotti sui topi e ratti evidenziano la correlazione tra tale colorante e l’insorgenza di tumori.