Carne rossa no, si a insetti e OGM


Il Parlamento Europeo ha approvato la semplificazione delle procedure per l’ingresso sul mercato di nuovi alimenti: la carne rossa cede il passo a insetti, scorpioni e OGM.
Mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha appeso alla forca la carne rossa, in particolare quella lavorata (gli insaccati), il Parlamento Europeo ha approvato in prima lettura la semplificazione delle procedure per l’immissione sul mercato comunitario di nuovi prodotti e nuovi ingredienti alimentari. Traduzione: meno salsicce, più insetti. Al netto degli eventi appena trascorsi, la dieta mediterranea si riempie di nuove addizioni e sottrazioni.
Attualmente la materia è disciplinata da un regolamento CE del 1997 [1] secondo cui i nuovi prodotti, per essere idonei al mercato europeo [2]:
– non devono presentare rischi per il consumatore;
– non devono indurre in errore il consumatore;
– non devono differire da quei prodotti o ingredienti già presenti sul mercato, che eventualmente andrebbero a sostituire.
Tale regolamento sui nuovi prodotti alimentari subirà una revisione per aggiungere gli alimenti e gli ingredienti non ancora autorizzati nell’Unione Europea, compresi gli alimenti provenienti da animali clonati. Il testo dovrà essere votato anche dai governi e, in ogni caso, ogni prodotto dovrà ottenere il via libera dall’Agenzia Europea sulla sicurezza alimentare (EFSA).
Si agli OGM
Il Parlamento Europeo ha contestualmente bocciato la proposta di varare una direttiva che consenta agli Stati membri di vietare, ciascuno sul proprio territorio, l’uso di alimenti e mangimi geneticamente modificati, già approvati a livello comunitario. Tale direttiva attribuirebbe ai Paesi UE il potere/dovere di applicare divieti o restrizioni d’uso nazionali e di effettuare i controlli necessari a farli rispettare, facendo attenzione a non violare i principi del mercato unico e gli accordi sul commercio internazionale.
Agli italiani piaceranno gli insetti?
Ma quale potrebbe essere il riscontro sulle nostre tavole di prodotti e ingredienti così distanti dalla nostra cultura? Secondo una ricerca di Coldiretti/Iprmarketing, solo l’8% degli italiani assaggerebbe un insetto. Eppure gli insetti sono diffusissimi nella cucina asiatica, soprattutto sotto forma di street food, e sorprendentemente usati anche nell’olimpo della gastronomia: e così, mentre il “Noma”, ristorante danese pluripremiato, propone perfino formiche vive, dallo chef nostrano Carlo Cracco è possibile gustare le locuste brasate al vino rosso.