Sulle strade senza marciapiedi, poste fuori dai centri abitati e a due sensi di marcia, il pedone ha l’obbligo di camminare in senso opposto a quello dei veicoli e, quindi, sul margine sinistro della strada.
Il pedone deve camminare in senso opposto a quello di marcia?


Investimento del pedone sulle strade senza marciapiedi: bisogna camminare andando incontro alle auto? Quando non è dovuto il risarcimento?
Contrariamente a quanto si possa pensare, il Codice della strada non si rivolge solo agli automobilisti e, in generale, ai conducenti di veicoli, bensì anche ai pedoni. Ciò significa che anche chi sta a piedi deve rispettare le regole poste dalla legge e, se le viola, non potrà poi lamentarsi dei danni che ha riportato. Con questo articolo ci dedicheremo a uno specifico tema, riassumibile nel seguente quesito: il pedone deve camminare in senso opposto a quello di marcia?
Il Codice risponde a questa domanda, stabilendo regole diverse a seconda che la strada sia a doppio senso di circolazione oppure a senso unico. Approfondiamo l’argomento e vediamo cosa dice la giurisprudenza in presenza di sinistri in cui sono coinvolti pedoni che non hanno rispettato le regole dettate dalla legge.
Indice
Strada senza marciapiedi: dove deve circolare il pedone?
Secondo il Codice della strada [1], sulle strade senza marciapiedi, poste fuori dai centri abitati e a due sensi di marcia, il pedone ha l’obbligo di camminare in senso opposto a quello dei veicoli e, quindi, sul margine sinistro della strada.
Al contrario, nelle strade a senso unico di circolazione, in assenza di marciapiedi il pedone deve camminare sul margine destro rispetto alla direzione di marcia dei veicoli, tra la striscia continua al margine della strada e la fine della stessa.
Da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere, ai pedoni che circolano sulla carreggiata di strade esterne ai centri abitati, prive di illuminazione pubblica, è imposto di marciare su unica fila.
La violazione di tutti questi obblighi è sanzionata in via amministrativa con il pagamento di una somma da 26 a 102 euro. Insomma, anche il pedone che non cammina in senso opposto a quello di marcia rischia perfino una multa.
Incidente: chi è responsabile se il pedone non rispetta le regole?
L’eventuale violazione delle regole riguardanti la circolazione dei passanti in assenza di marciapiedi non è una valida giustificazione per invocare il concorso di colpa del pedone nel caso in cui quest’ultimo venga investito da un’auto.
Infatti, l’automobilista deve sempre osservare le regole di prudenza e di moderazione della velocità, avendo cura di prevedere e prevenire eventuali condotte di terzi, sia pure contrarie al Codice della strada.
Per cui, se il pedone percorre la strada sul lato destro della strada, anziché su quello sinistro, tale comportamento non può essere considerato automaticamente come una concausa dell’incidente stradale e dell’investimento del pedone stesso, almeno se il conducente godeva di perfetta visibilità per accorgersi dell’ostacolo.
Non si tratta di una regola generale, ma di una valutazione che il giudice è chiamato a fare caso per caso: egli deve, cioè, valutare se il pedone costituiva o meno un ostacolo prevedibile ed evitabile.
Ad esempio, se l’investimento avviene in pieno giorno e su un tratto rettilineo largo abbastanza per l’agevole passaggio in entrambi i sensi, la responsabilità dell’incidente è esclusivamente dell’automobilista.
Tanto è stato confermato anche dalla giurisprudenza, che ha escluso il concorso di colpa del pedone investito in quanto l’automobilista era in una condizione di perfetta visibilità [2].
Al contrario, un’altra sentenza [3] ha escluso il risarcimento a favore del pedone che, percorrendo il margine di una strada extraurbana, di notte, era stato urtato all’altezza del braccio e del bacino dallo specchietto di un’auto che procedeva nella stessa direzione di marcia e che, dopo l’urto, si era data alla fuga.
In questa ipotesi i giudici hanno ritenuto che la condotta imprudente del pedone fosse stata la causa principale del danno patito, visto che percorreva a piedi la carreggiata in ora notturna, procedendo nello stesso senso di marcia dei veicoli che provenivano da tergo.
Conducente: come discolparsi in caso di incidente?
Ad ogni modo, secondo la Corte di Cassazione [4], l’accertamento del comportamento colposo del pedone investito da veicolo non è sufficiente per l’affermazione della sua esclusiva responsabilità, essendo pur sempre necessario che l’investitore vinca la presunzione di colpa posta a suo carico dalla legge, dimostrando di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno [5].
A tal fine, neanche rileva l’anomalia della condotta del pedone, ma occorre la prova che la stessa non fosse ragionevolmente prevedibile e che il conducente avesse adottato tutte le cautele esigibili in relazione alle circostanze del caso concreto, anche sotto il profilo della velocità di guida mantenuta.
In pratica, per la giurisprudenza la condotta poco accorta del pedone non esonera da responsabilità il conducente, il quale invece deve dimostrare di aver fatto quanto era nelle sue possibilità per evitare l’investimento.
Ad esempio, l’automobilista che si accorge di alcuni bambini che giocano sul ciglio della strada deve mettere in conto che questi possano improvvisamente gettarsi in strada; sarà quindi suo preciso dovere rallentare e prestare la massima attenzione.
Al contrario, il pedone che attraversa la strada in curva e di notte, in assenza di illuminazione artificiale, non potrà poi chiedere il risarcimento all’automobilista che l’ha investito, visto che la colpa è riconducibile solo alla sua estrema imprudenza.
note
[1] Art. 190 cod. str.
[2] Trib. Milano, sent. n. 6231 del 19.05.2015.
[3] Giudice di Pace di Pisa, sent. n. 70 del 18 gennaio 2016.
[4] Cass., sent. n. 8663/2017.
[5] Art. 2054 cod. civ.
Autore immagine: depositphotos.com
Che’ il pedone debba percorrere il lato sinistro della carreggiata, mi sembra una regola piu che leggittima, visto che da sx riesce a vedere ed eventualmente scansare le auto che gli vengono incontro.
Quello che non mi sembra logico e’ perche’ questa semplice regola non viene applicata anche per i ciclisti? non sono rare le notizie di ciclisti investiti da automobilisti alticci o distratti, tra l’altro, il ciclista che percorre la carreggiata dal lato sx viene pure sanzionato come se fosse un’auto