Prostatite cronica? La pipì in luogo pubblico resta un reato


Commette reato chi fa la pipì in un luogo pubblico e non è giustificato per il fatto di soffrire di prostatite cronica.
Mille euro di ammenda per l’extracomunitario che fa la pipì in un giardino pubblico della Capitale: anche se affetto da prostatite cronica, il suo gesto è un atto contrario alla pubblica decenza e pertanto va comunque punito.
Lo ha deciso il Giudice di Pace di Roma [1] che, sulla scorta di tale principio, ha punito il bisogno fisiologico, sia pur impellente e incontrollabile, di un uomo adulto.
In realtà, ha rilevato il giudice, i servizi igienici distavano non più di trenta metri dal luogo del “fattaccio” e l’uomo non aveva neanche adottato le opportune cautele per nascondersi dai viandanti.
Si tratta dunque di una condotta “contraria al comune senso di costumatezza” che va punita.
note
[1] G.d.P. di Roma, sent. n. 105223/12.