Acconto Iva professionisti e imprese, appuntamento il 28 dicembre


Scade il 28 dicembre, quest’anno, l’appuntamento per il pagamento dell’acconto Iva: vediamo chi è obbligato e come si determina il versamento.
Le scadenze di fine anno paiono non terminare mai: dopo acconti Irpef, Irap e Inps Gestione Separata, saldi Imu, Tasi, Tari e ravvedimenti, è ora il turno, per i professionisti e le aziende, dell’acconto Iva.
Quest’anno la scadenza per il pagamento dell’acconto è stata posticipata al 28 dicembre, poiché il 27 cade di domenica: vediamo insieme, in questa mini guida, come si determina l’acconto da versare, e chi è obbligato al pagamento.
Indice
Acconto Iva: chi deve pagare
Sono obbligati al pagamento sia i professionisti che le imprese soggetti al versamento periodico, mensile o trimestrale, dell’imposta.
Sono invece esclusi:
– i soggetti che fruiscono del regime speciale di esonero agricolo;
– i contribuenti minimi;
– gli aderenti al regime forfettario;
– gli ex-minimi che versano l’Iva annualmente;
– coloro che hanno cessato l’attività entro il 30 novembre 2015, se tenuti a versare l’Iva mensilmente;
– coloro che hanno cessato l’attività entro il 30 settembre 2015, se tenuti a versare l’Iva trimestralmente;
– coloro che hanno iniziato l’attività nel 2015;
– coloro che hanno chiuso i conteggi Iva dell’anno scorso con un credito d’imposta, o prevedono di chiudere quest’anno a credito;
– coloro che hanno applicato il regime agevolato in favore delle associazioni sportive dilettantistiche, delle associazioni senza fini di lucro e delle pro loco;
– coloro che hanno esercitato esclusivamente attività d’intrattenimento;
– coloro che hanno effettuato esclusivamente operazioni esenti o non imponibili.
Acconto Iva: come si calcola
L’acconto Iva può essere calcolato, dal contribuente, con il metodo storico, previsionale o analitico. In ciascuno dei tre casi, l’acconto versato dovrà essere sottratto dal mese di dicembre (per i contribuenti mensili), oppure dal quarto trimestre (per chi effettua versamenti trimestrali).
Acconto Iva: metodo storico
Il metodo storico per la determinazione dell’Iva fa riferimento ai seguenti dati:
– 88% dell’Iva di dicembre dell’anno precedente dovuta, per i contribuenti mensili;
– 88% dell’Iva dell’ultimo trimestre dell’anno precedente, per i trimestrali.
Acconto Iva: metodo previsionale
Con il metodo previsionale, l’Iva da versare in acconto sarà pari all’88% dell’Iva che il contribuente “prevede” di dover versare nel mese di dicembre (se mensile), o per l’ultimo trimestre (se trimestrale) dell’anno corrente.
Acconto Iva: metodo analitico
Con quest’ultimo metodo, deve essere considerata l’Iva da versare in base alle operazioni attive e passive eseguite dal primo dicembre al 20 dicembre (per i mensili), o dal primo ottobre al 20 dicembre, per i contribuenti trimestrali. In questo caso, va versato il 100% dell’imposta calcolata.
Chi affida la contabilità a terzi, può comunque calcolare l’acconto in misura pari al 66% dell’Iva dovuta per la liquidazione del mese di dicembre.
Acconto Iva: compilazione F24
L’acconto Iva non deve essere versato se l’importo calcolato è inferiore a 103,29 Euro.
In caso contrario, dovrà essere effettuato, telematicamente, tramite modello F24, utilizzando i seguenti codici tributo:
– 6013, valido per i contribuenti mensili;
– 6035, valido per i contribuenti trimestrali.
Quanto versato in acconto dovrà poi essere indicato nel rigo VH13 del modello Iva 2016.
note
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