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Contributi per disabili da 1200 euro al mese, proroga al 30 giugno

8 Febbraio 2016 | Autore:
Contributi per disabili da 1200 euro al mese, proroga al 30 giugno

Home Care Premium: l’Inps ha prorogato i contributi da 1200 euro al mese per l’assistenza di disabili sino al 30 giugno 2016.

 

In attesa che il programma Home Care premium possa essere esteso a nuovi beneficiari, i contributi da 1.200 euro al mese per l’assistenza di disabili sono stati prorogati dall’Inps sino al 30 giugno 2016: vediamo, in questo breve vademecum, quali sono le prestazioni riconosciute e chi ne ha diritto.

Chi può richiedere le prestazioni

I titolari del diritto alle prestazioni sono gli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (dipendenti pubblici)ed alla gestione magistrale, e i pensionati della gestione dipendenti pubblici.

In particolare, può richiedere il beneficio:

il titolare: per se stesso, per il coniuge convivente, per un familiare di primo grado, genitore o figlio;

il familiare di primo grado del titolare: per se stesso, per il titolare, per un familiare di primo grado del titolare, per il coniuge convivente del titolare;

il genitore richiedente superstite: per il figlio minore orfano del titolare;

il tutore: per il figlio minore del titolare;

l’amministratore di sostegno del soggetto beneficiario: per il beneficiario;

– l’ambito territoriale sociale (ATS).

Prestazioni Home Care Premium

Le prestazioni offerte dall’Inps consistono in interventi assistenziali per anziani e persone non autosufficienti, sino al valore massimo mensile di 1.200 euro. In particolare, le prestazioni consistono in:

– un contributo economico mensile erogato in favore del beneficiario, per coprire le spese dell’assistenza familiare;

– un contributo economico in favore dell’ATS (ambito territoriale sociale) per le attività gestionali a cura dello stesso;

– un contributo economico in favore dell’ATS per la fornitura, a cura dello stesso, di prestazioni integrative a supporto del percorso assistenziale del beneficiario.

Riordiamo che l’ATS, ambito territoriale e sociale, è un’aggregazione intercomunale che ha il compito di avviare nuove forme e modalità di progettazione, organizzazione, e gestione associata dei servizi sociali.

Nel dettaglio, l’ATS deve:

– assumere la presa in carico continuativa del soggetto non autosufficiente e del nucleo familiare di riferimento, monitorare lo status ed eventualmente aggiornare il programma socio assistenziale familiare;

– verificare le qualificazioni soggettive ed oggettive degli operatori privati, nel caso in cui gli interventi socio assistenziali siano supportati, integrati o sostituiti da questi ultimi;

– svolgere attività di consulenza e supporto agli assistenti familiari;

– erogare eventuali prestazioni integrative complementari definite nel programma.

Prestazioni integrative

Possono essere assegnate, in base alle previsioni dell’assegnato assistente sociale, le seguenti ulteriori prestazioni integrative:

servizi professionali domiciliari: rientrano nell’insieme gli interventi integrativi e complementari svolti esclusivamente da operatori sociosanitari ed educatori professionali;

servizi e strutture a carattere extra domiciliare: si tratta di interventi integrativi e complementari di natura non sanitaria, per il potenziamento delle abilità e di prevenzione e rallentamento della degenerazione del livello di non autosufficienza, da svolgersi esclusivamente presso centri socio educativi riabilitativi diurni per disabili, centri diurni per anziani, centri di aggregazione giovanile;

sollievo: rientrano nella categoria gli interventi di sollievo domiciliare, diurna extra domiciliare e residenziale, per sostituzioni temporanee degli assistenti familiari;

trasferimento assistito: si tratta di servizi di accompagnamento, trasporto o trasferimento assistito per particolari necessità (visite mediche, accesso al centro diurno etc.), articolati in trasporto collettivo/individuale senza assistenza, con assistenza, con assistenza carrozzato e trasporto barellato.

pasti: è incluso il servizio di consegna a domicilio dei pasti, ma è esclusa la fornitura;

supporti: rientrano nella categoria la fornitura e l’installazione a domicilio di dotazioni e attrezzature (ausili) o strumenti tecnologici di domotica, non finanziati da altre leggi nazionali o regionali vigenti, per la mobilità e l’autonomia, per la gestione dell’ambiente domestico e delle comunicazioni, tali da ridurre il grado di non autosufficienza, il livello di bisogno assistenziale e il rischio di degenerazione ulteriore, quali:

– le protesi e gli ausili inerenti le menomazioni di tipo funzionale permanenti (compresi pannoloni per incontinenti, traverse, letti e materassi ortopedici antidecubito e terapeutici, cuscini jerico e cuscini antidecubito per sedie a rotelle o carrozzine);

– gli apparecchi per facilitare l’audizione ai sordi e altri apparecchi da tenere in mano, da portare sulla persona o da inserire nell’organismo, per compensare una deficienza o una infermità;

– le poltrone e i veicoli simili per invalidi, anche con motore o altro meccanismo di propulsione, compresi i servoscala e altri mezzi simili adatti al superamento di barriere architettoniche per soggetti con ridotte o impedite capacità motorie;

– le strumentazioni tecnologiche ed informatiche per la sicurezza dell’ambiente domestico e lo svolgimento delle attività quotidiane;

– gli ausili, le attrezzature e gli arredi personalizzati che permettono di risolvere le esigenze di fruibilità della propria abitazione;

– le attrezzature tecnologicamente idonee per avviare e svolgere attività di lavoro, studio e riabilitazione nel proprio alloggio, qualora la gravità della disabilità non consenta lo svolgimento di tali attività in sedi esterne;

– l’adattamento di veicoli ad uso privato, utilizzati per la mobilità di beneficiari gravemente disabili, per la modifica degli strumenti di guida;

– la realizzazione di opere direttamente finalizzate al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti adibiti ad abitazioni private.

– i percorsi di integrazione scolastica.

Durata delle prestazioni

Il Progetto Home Care Premium sarebbe dovuto essere attivo dal 1 marzo 2015 fino al 30 novembre 2015; è stato invece prorogato sino al 30 giugno 2016. Pertanto, sino a tale data, i beneficiari del progetto possono continuare a godere delle prestazioni.

Iscrizione in banca dati

Per beneficiare delle prestazioni, occorre in primo luogo essere iscritti in banca dati, cioè essere riconosciuti dall’Inps come richiedenti della prestazione.

L’Inps è già in possesso di tutti i dati relativi ai seguenti soggetti:

– iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;

-iscritti alla gestione magistrale;

– pensionati utenti della gestione dipendenti pubblici.

Se però il richiedente non ha rapporti diretti con le suddette gestioni (coniuge, figlio, familiare, o altro), deve presentare richiesta d’iscrizione in banca dati.

L’interessato deve dunque compilare il modulo “Iscrizione in banca dati”, scaricabile dalla sezione “Modulistica”, all’interno del Portale Inps, ed inviarlo tramite i seguenti canali:

-tramite posta elettronica certificata, all’indirizzo pec della sede provinciale competente per territorio;

-tramite mail, all’indirizzo mail della sede provinciale competente per territorio, assieme a una copia del documento di identità in corso di validità;

– tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, allegando copia del documento di identità in corso di validità;

-tramite fax, al numero della sede provinciale competente per territorio, allegando copia del documento d’identità in corso di validità.

In alternativa, il modulo può essere consegnato direttamente alla sede provinciale competente per territorio.

Richiesta Pin

Prima dell’invio della domanda, è inoltre necessario che l’interessato si munisca di codice Pin dispositivo, indispensabile per l’accesso ai servizi online dell’Inps.

Il Pin si può richiedere:

online: in questo caso la prima metà del Pin è fornita subito, e l’altra metà arriva per posta;

– direttamente, presso una qualsiasi sede Inps: in questo caso il Pin è rilasciato subito interamente.

Presentazione Isee

È inoltre indispensabile, prima della presentazione della domanda, che vi sia già una DSU (dichiarazione sostitutiva unica, in pratica l’Isee) in corso di validità: il modello da presentare, nel dettaglio, è l’Isee sociosanitario, indispensabile per determinare l’ammontare del contributo mensile dell’Inps in favore del beneficiario e l’ammontare del contributo massimo in favore dell’ATS per la fornitura di prestazioni integrative.

L’attestazione è acquisita direttamente dall’Istituto.

Presentazione domande

L’Inps, con un recente messaggio, ha comunicato che la Direzione Centrale sta procedendo ad un’analisi di impatto del progetto Home Care Premium, per rinnovarlo ed assicurare che sia raggiunto il maggior numero possibile di potenziali beneficiari.

Nel frattempo, l’acquisizione di nuove domande è sospesa, ma le prestazioni sono prorogate al 30 giugno 2016.


note

[1] Inps Mess. 6573/2015.


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1 Commento

  1. Ancora con questa presa per i fondelli! È una vergogna che l’INPS prenda per il c–o chi soffre veramente 24/24 e per giunta si trova in gravissime difficoltà economiche, illudendolo con una operazione d’immagine, sconosciuta alla maggior parte degli addetti ai lavori, e che ti esclude, pur avendo tutti i requisiti, o per “problemi tecnici” o per favolosi e fantasiosi redditi fantasma!

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