Tutte le persone maggiorenni possono scrivere il loro testamento senza rivolgersi al notaio e con gli stessi effetti giuridici del testamento notarile.
Il nostro ordinamento prevede diverse modalità per fare testamento e tutte hanno per legge la stessa efficacia. I metodi più utilizzati sono il testamento pubblico e il testamento olografo.
Per fare testamento pubblico è necessario recarsi dal notaio, che scrive per il cliente le sue ultime volontà, dopo averle interpretate e tradotte in linguaggio tecnico.
Se invece si sceglie la forma del testamento olografo, non occorre l’intervento del notaio e si può preparare un valido testamento da soli, seguendo queste semplici regole:
- il testatore deve essere maggiorenne e deve essere capace di intendere e di volere;
- il testamento deve essere scritto tutto di proprio pugno, dunque non al computer ma a penna parola per parola e con la propria mano, senza aggiunte o correzioni fatte da altri soggetti;
- il testatore deve indicare, sempre a mano, la data, specificando giorno, mese e anno;
- il testatore deve firmare il testamento alla fine delle varie clausole, scrivendo preferibilmente il suo nome e cognome;
- il foglio su cui viene scritto il testamento deve contenere solo le disposizioni di una persona, per cui non si può fare testamento insieme a qualcun altro all’interno dello stesso documento.
Inoltre è opportuno utilizzare una grafia chiara ed evitare cancellature.
Il contenuto del testamento può essere il più vario, ma ci sono degli elementi che sono necessari e altri che dipendono invece dalle scelte personali di chi lo scrive.
Innanzi tutto è essenziale identificarsi, per esempio scrivendo il proprio nome e cognome, la data e il luogo di nascita. Allo stesso modo è importante specificare con chiarezza a chi intendiamo lasciare i nostri beni, prestando particolare attenzione ai casi, frequenti tra i parenti, in cui più persone abbiano lo stesso nome e cognome.
Anche i beni vanno indicati in modo da non creare equivoci. Per esempio, per individuare un bene immobile come un appartamento o un garage, può essere utile specificare l’indirizzo o i dati catastali.
Per quanto riguarda la distribuzione del patrimonio, il testatore potrà scegliere di lasciare tutti i suoi beni o una quota del suo patrimonio a determinati soggetti, che vengono tecnicamente definiti eredi. Attenzione perché in questo caso all’erede passeranno non solo i beni del defunto, ma anche i suoi debiti, a meno che l’erede decida di rinunciare all’eredità.
In alternativa, il testatore può disporre di beni individuati singolarmente: in questo modo solo questi beni passeranno ai soggetti beneficiari, detti legatari, e non verranno trasmessi i debiti.
Il testatore può anche disporre solo di parte del suo patrimonio. In questo caso, per tutto quello che non è espressamente previsto dal testamento si seguiranno le norme di legge, che attribuiscono l’eredità al coniuge e ai parenti più stretti.
Infine, va detto che il testamento olografo può essere modificato o integralmente revocato in qualsiasi momento. A tale scopo il testatore può:
- fare un nuovo testamento (secondo le regole spiegate sopra) in cui espressamente dichiara di volere revocare il precedente;
- fare un nuovo testamento diverso dal precedente, in modo da revocare implicitamente le disposizioni incompatibili;
- distruggere, lacerare o cancellare il testamento già scritto.
In pratica sono tanti i vantaggi del testamento olografo:
- ha la stessa identica efficacia giuridica del testamento fatto davanti al notaio;
- non ha alcun costo;
- può essere fatto in totale riservatezza, infatti non servono i testimoni, che invece devono essere presenti durante il testamento pubblico notarile;
- può essere lasciato in custodia a un parente o a un amico di cui ci fidiamo;
- può essere fatto, modificato o revocato in qualsiasi momento.
Avv. FRANCESCA ROMANA RIILI – francescaromanariili@yahoo.it