Malattia: è lecito guarire di sabato?


Il weekend non deve essere calcolato come assenza per malattia in caso di rientro a lavoro il lunedì successivo quando l’orario di lavoro è articolato su cinque giorni.
A favore del lavoratore che si assenta per malattia è prevista tutta una serie di diritti come la possibilità di beneficiare di un’indennità ma, allo stesso tempo, è prevista anche una serie di obblighi da rispettare per poterne giovare.
Ma andiamo con ordine.
Indice
Malattia: come comunicarla al datore di lavoro
Nel momento in cui il lavoratore si ammala deve rivolgersi al suo medico curante che è tenuto a inviare il certificato telematicamente. Il lavoratore quindi non dovrà più provvedere, come accadeva in precedenza, all’invio in formato cartaceo ma dovrà solo richiedere il numero di protocollo identificativo e provvedere a comunicarlo al datore di lavoro. Nel caso in cui il lavoratore non riesca a reperire il proprio medico curante, potrà rivolgersi alla Guardia Medica o a altro medico.
Certificato di malattia in caso di vacanza all’estero
Occorre distinguere due diverse ipotesi:
- soggiorno in uno Stato membro dell’Unione Europea: il lavoratore dovrà rivolgersi ad un medico competente che accerterà lo stato di malattia e provvederà alla trasmissione del certificato all’istituzione competente;
- soggiorno in Stato extracomunitario: nel caso in cui tale stato estero non abbia stipulato accordi con l’Italia, il lavoratore dovrà farsi rilasciare la certificazione medica che attesta lo stato di malattia e poi dovrà rivolgersi al Consolato Italiano per certificare la documentazione. Fatto ciò, dovrà provvedere entro due giorni all’invio all’Inps e al datore di lavoro.
Malattia e assenza dal lavoro: la visita fiscale
Quali sono gli orari in cui può presentarsi il medico per la visita?
Diversi sono gli orari di reperibilità, sulla base della tipologia di lavoro.
Se si tratta di dipendenti pubblici, il medico può presentarsi ogni giorno dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Le fasce orarie sono più ridotte per i dipendenti privati. Essi dovranno essere reperibili infatti tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00.
Nessuna differenza è prevista invece per quel che riguarda i giorni di reperibilità. Sia i dipendenti pubblici che quelli privati, infatti, dovranno essere reperibili per l’intera settimana, giorni liberi, domeniche e festivi compresi.
Periodo di malattia: giorni festivi, sabato, domenica e giorni liberi
Nel calcolo dei giorni di malattia spesso sorgono dubbi quando ci si trova a dover conteggiare il weekend o i giorni liberi. Cerchiamo di vederci chiaro!
Normalmente i giorni festivi che ricadono nel periodo di malattia devono essere considerati nel calcolo del periodo di assenza. Come abbiamo visto poco sopra, il lavoratore in malattia, infatti, deve essere reperibile per la visita medica tutti i giorni della settimana, compreso il weekend, i giorni liberi e i giorni festivi.
Non sempre è cosi!
Non dovranno essere calcolati come assenza il sabato e la domenica se ricorrono queste condizioni:
– l’ultimo giorno di malattia indicato nel certificato coincide con il venerdì
– l’orario di lavoro sia articolato in cinque giorni oppure la giornata del sabato sia considerata libera (ad esempio nel caso di docenti)
– il lavoratore rientra il lunedì seguente.
Solo in questo caso quindi sarà possibile tornare alle proprie attività già dal sabato mattina altrimenti occorrerà attendere la scadenza dei giorni di malattia, cosi come indicata nel certificato rilasciato dal medico curante, noto anche al datore di lavoro.