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Cosa deve fare il dipendente in caso di fallimento del datore di lavoro

25 Luglio 2012
Cosa deve fare il dipendente in caso di fallimento del datore di lavoro

In caso di fallimento del datore di lavoro, il lavoratore ha due diverse e concorrenti strade per ottenere il pagamento di quanto ancora non gli sia stato versato.

1. Richiesta di intervento al Fondo di Garanzia presso l’INPS.

Tale richiesta si può fare solo per ottenere il pagamento del:

– Trattamento di fine rapporto di lavoro (cosiddetto TFR) non corrispostogli dal datore di lavoro;

– retribuzioni spettanti per gli ultimi tre mesi di rapporto di lavoro, purché rientrino nei dodici mesi anteriori alla data della domanda di fallimento [1].

Requisiti per l’intervento del Fondo di garanzia sono dunque:

a) la cessazione del rapporto di lavoro subordinato;

b) l’apertura di una procedura concorsuale.

La domanda di intervento del Fondo (per la quale non c’è necessariamente bisogno di un avvocato) deve essere presentata dal lavoratore o dai suoi eredi alla sede dell’INPS nella cui competenza territoriale l’assicurato ha la propria residenza; se avanzata ad una Sede diversa essa verrà trasferita d’ufficio a quella territorialmente competente.

La domanda può essere presentata sul modello appositamente predisposto (TFR/CL – SR50 – lo potete prelevare da qua ) oppure in carta semplice, purché vengano riportate tutte le informazioni contenute nel citato modello.

La domanda va controfirmata dal Curatore della procedura fallimentare. I tempi per ottenere il pagamento sono relativamente brevi (se rapportati ai tempi della giustizia italiana).

2. Richiesta di insinuazione allo stato passivo del fallimento

Conviene sempre che, per tutti i restanti crediti non coperti dal Fondo di Garanzia, il lavoratore depositi anche una domanda, indirizzata al Tribunale ove si è aperto il fallimento, in cui chieda di essere ammesso al passivo: cioè di essere iscritto nelle liste dei creditori tra i quali saranno ripartiti i ricavi del fallimento. Anche per tale attività non è obbligatorio farsi assistere da un legale. È sufficiente dimostrare il proprio credito (per es. con buste paga, CUD, lettera di assunzione, ecc.).

Generalmente è lo stesso Curatore del fallimento, subito dopo l’apertura della procedura, a inviare a tutti i creditori (compresi quindi gli ex dipendenti) una lettera in cui li invita a presentare domanda di ammissione allo stato passivo e spiega loro come fare.

Dopo la domanda e la successiva udienza per l’ammissione al fallimento, i lavoratori verranno pagati con gli eventuali ricavi derivanti dalla vendita dei beni dell’impresa fallita. Condizione perché ciò avvenga è che, ovviamente, vi siano beni da liquidare o che le aste vadano a buon fine: una condizione di tutt’altro facile avveramento, atteso che gran parte dei fallimenti si chiudono sempre per mancanza di moneta con cui pagare i creditori intervenuti.

È proprio per evitare, al lavoratore, il rischio di rimanere insoddisfatto qualora tali vendite non si realizzino, che è stato istituito il Fondo di Garanzia di cui abbiamo appena parlato.

Nell’ipotesi in cui la procedura fallimentare riesca a realizzare dei ricavi dalla vendita dei beni dell’impresa, i ricavi serviranno per pagare i creditori. I lavoratori, però, saranno pagati in via privilegiata rispetto agli altri creditori intervenuti nel fallimento (in proposito, si dice che essi vantano un “privilegio”). I lavoratori hanno la precedenza rispetto a ogni altro credito privilegiato.


note

[1] Qualora gli ultimi tre mesi del rapporto di lavoro coincidano, in tutto o in  parte, con un periodo di sospensione del rapporto durante il quale non è sorto alcun diritto retributivo – per esempio per la fruizione di permessi non retribuiti o di trattamenti previdenziali interamente sostituivi della retribuzione – la garanzia è riferibile ai tre mesi immediatamente precedenti, purché rientranti nei dodici mesi prima del deposito della domanda di fallimento.


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37 Commenti

  1. l azienda dove lavoravo è andata in liquidazione.
    penso che sia stata affittata da un altro gruppo visto che continuano a svolgere la loro attività, in ogni caso il mio contratto è scaduto il 30/06/2015 e non mi è stato rinnovato. io devo ricevere ancora gli stipendi di aprile (metà), maggio,giugno, quattordicesima e tfr (1anno).
    mi hanno detto che ci sarà da aspetare la nomina del curatore.
    io però non assolutamente idea di cosa ci sia da fare e quali potrebbero essere i tempi per avere ciò che mi spetta visto che sono abbastanza in difficoltà (sopratutto a trovare un lavoro)

  2. Salve,volevo sapere se un’azienda e’obbligata a chiedere la cassa integrazione prima di aprire la mobilita’?E se non e’obbligata cosa ci perde un’azienda nel chiederla oppure non chiederla,cioe’quali sono i motivi principali per non chiederla?Quanto dura la cassa integrazione tra quella ordinaria e straordinaria?Dopo la cassa integrazione c’e’la mobilita’?Quanto dura?E’possibile fare la disoccupazione dopo la mobilita?Se si,quanto dura?

  3. Buongiorno io sono un operaio edile lavoro da 24 anni sempre con la stessa impresa pero’ nel 2013 a fatto il cambiamento da impresa a società’ Volevo gentilmente sapere io è da tre anni che l’impresa non mi a ancora saldato tutta la liquidazione e in più cinque mensilità ancora da riscuotere . ora io sono disoccupato da due mesi perché il lavoro è diminuito tanto .volevo sapere se la società’ fallisce so che copre L’INPS, volevo sapere come fare e i tempi per poter riprendere i soldi che mi aspettano? Grazie e distinti saluti

  4. la mia azienda vuole fallire ,come devo comportarmi per non perdere i 10 anni di TFR ferie equantaltro,la ringrazio…

  5. salve ,mi sono licensiato fini di l’anno 2014 e ho ancora 2 anni e 6 mesi no pagati piu il tfr , mio avvocato mi consiglio di no fare fallire la ditta ,voglio sapere se mi conviene o no grazie

  6. Salve volevo sapere l’azienda dv lavoravo è fallita, fatto insinuazione causa tutto sono in mano ad uno Avvocato , la mia domanda è percepirò solo tfr e busta paga? o anche tredicesima quattordicesima e ferie? Perché ad oggi ancora nn ho capito bene

  7. L’azienda mi deve molti soldi.dopo le procedure di routine e’ andato l,ufficiale giudiziario. Il datore mi aveva assunto nella sua azienda affittata a una altra sua azienda srl.con questo gioco fa una vita da nababbo.posso querelare lui personalmente?perche lui mi ha assunto e premeditatamente sapeva che non ci avrebbe pagato a me e altri colleghi.occultando tutto.grazie per leggere questo.

  8. buon giorno mi chiamo Stefano Zammattio mi trovo in mobilità e l’azienda dove lavoravo in concordato ho diritto ad avere il mio TFR…

  9. Se una determinata curatela Fallimentare, riesce a recuperare ingenti somme, per contenziosi instaurati in materia di Rimborso IVA, generato in epoca non sospetta, dalla gestione ordinaria della SOCIETA’ poi fallita, le relative somme recuperate potrebbero essere destinate ad un PIANO DI RIPARTO a beneficio dei Dipendenti che con il loro LAVORO hanno determinato questo CREDITO?

  10. Buon giorno sono un ex operaio di una ditta in fallimento volevo sapere dopo gli accertamenti del giudice del mio stato passivo l’Inps che anticipa agli operai i primi 3 mesi più tfr o solo tfr grazie alla risposta.

  11. Salve sono iscritto ad un al fondo pensione COMETA, ma sono 2 anni e mezzo che la mia azienda non versa i contributi dovuti, come risolvere per legge questa situazione e come andrebbe a finire se l’azienda chiude?

  12. Ho scoperto ieri che la ditta di cui sono stata licenzinta il 15 novembre 2016 É andata in fallimento il 15.03.2017 io non sapevo nulla che cosa devo fare? Mi mancano 5 buste paga più licenziamento e tfr…

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