La donna incinta può non mettere la cintura di sicurezza solo se è in possesso di un cetificato medico che attesta le condizioni di rischio derivanti dall’uso della stessa.
Erroneamente si ritiene che la gravidanza sia una valida giustificazione per non indossare la cintura di sicurezza in auto: in verità, per le gestanti è ammissibile l’esenzione solo se in possesso di una certificazione medica rilasciata dal ginecologo curante. Tale certificazione deve comprovare specifiche condizioni di rischio conseguenti all’uso delle cinture di sicurezza.
La donna incinta, pertanto, non può agire di propria iniziativa, decidendo di non indossare la cintura di sicurezza e stabilendo che è meglio o peggio per il proprio “pancione”. Anche lei è infatti tenuta a rispettare, come ogni altro automobilista, la regola generale che impone la cintura.
A tutto voler concedere, la causa giustificatrice che escluderebbe l’applicazione di una sanzione amministrativa resta pur sempre quella dello stato di necessità (ossia per evitare un pericolo attuale di un danno grave alla persona).
Non si dimentichi che, in fin dei conti, in caso di incidente stradale, sia pure di lieve entità, i rischi per il feto sarebbero di gran lunga superiori. Peraltro, proprio lo stato di gravidanza aumenta il rischio di essere proiettati fuori dall’abitacolo del veicolo.