Voucher come funzionano: novità 2017


Buoni lavoro occasionale accessorio: dove si acquistano, come si attivano, come si comunica l’avvio dell’attività, come sono pagati e cosa può cambiare nel 2017.
Sono ancora pienamente validi, nonostante siano state introdotte delle severe disposizioni per limitarne l’uso e sia stato recentemente proposto un referendum per abolirli: parliamo dei famosi voucher Inps, cioè dei buoni utilizzati per retribuire il lavoro occasionale accessorio. Si tratta di ticket del valore orario di 10 euro, di cui 7,50 vanno al lavoratore, con cui originariamente venivano pagati tutti quegli impieghi definiti “marginali”: ora, invece, i voucher sono stati estesi a tutte le tipologie d’impiego, di lavoratori e di datori di lavoro, con limitazioni poco efficaci, tant’è che nell’ultimo anno il loro utilizzo è cresciuto del 32%.
Questo, nonostante attivare ed utilizzare i buoni non sia affatto semplice, ma richieda diversi passaggi: tanto più che, da qualche mese a questa parte, è stato introdotto il nuovo obbligo di comunicare all’Ispettorato del lavoro ogni singola prestazione, con la sua esatta durata.
Ma procediamo per ordine e vediamo, in questa semplice guida, come funzionano i voucher, come si acquistano e si attivano, come vengono pagati e quali sono, infine, le novità 2017.
Indice
Voucher Inps: come funzionano
I voucher Inps per lavoro occasionale accessorio, noti anche come ticket o buoni lavoro, sono dei tagliandi, distribuiti sia in forma cartacea che elettronica, che servono, come accennato, per retribuire in modo regolare le prestazioni di lavoro occasionale o discontinuo. Chi è retribuito con i voucher, difatti, oltre alla paga ha diritto sia ai contributi previdenziali Inps (per la sola pensione) che all’assicurazione Inail contro gli infortuni.
Per pagare il lavoratore con i voucher, tuttavia, non basta acquistare i buoni corrispondenti alle ore di lavoro e consegnarli al lavoratore. I buoni, difatti, devono essere attivati nel sito dell’Inps, dopo che committente e lavoratore si sono registrati; inoltre, se il committente è un’impresa o un professionista, deve essere inviata una comunicazione all’ispettorato del lavoro che indichi luogo e orario di ogni singola prestazione lavorativa.
Voucher Inps: a quanto ammonta la paga del lavoratore?
Ogni voucher ha il valore di 10 euro e corrisponde a un’ora di lavoro (anche se nulla vieta che lavoratore e committente si accordino per riconoscere una retribuzione maggiore utilizzando più buoni per ogni ora). Di questi 10 euro, solo 7,50 euro vanno al lavoratore, mentre:
- 1,30 euro, cioè il 13% del valore del voucher, sono accreditati nella Gestione separata dell’Inps (come contributi per la pensione);
- 70 centesimi sono riconosciuti all’Inail, per l’assicurazione contro gli infortuni;
- 50 centesimi sono riconosciuti all’Inps per la gestione dei voucher.
Sui voucher non sono dovute imposte perché si tratta di un reddito esente: quanto guadagnato con i buoni lavoro non va, dunque, dichiarato nel 730 o nel modello Unico.
Inoltre, i voucher sono pienamente compatibili con la Naspi (la nuova indennità di disoccupazione), la mobilità e le altre misure a sostegno del reddito sino a un massimo di 3000 euro annui: al di sopra di tale soglia, l’importo percepito è invece limitatamente cumulabile con gli ammortizzatori sociali (che vengono ridotti dell’80% rispetto a quanto ricevuto dal lavoratore con i voucher).
Voucher Inps: limite massimo e nuove proposte 2017
A proposito di limiti, bisogna sottolineare che, per ora, l’importo massimo annuo che si può ricevere con i voucher è pari a 7.000 euro netti, cioè 9.660 euro lordi; se la prestazione è resa per un’impresa o un professionista, poi, il limite scende a 2.000 euro netti per singolo committente. Queste soglie sono state previste per non distorcere la finalità dei voucher, che è quella di fornire una copertura al lavoro occasionale. Se la retribuzione, invece, è più alta rispetto agli importi esposti, si presume che il lavoro sia continuativo e non occasionale.
Ad oggi, però, questa regolamentazione potrebbe essere in bilico. Le proposte per una nuova disciplina dei voucher, infatti, sono indirizzate verso un considerevole ribasso del tetto massimo di retribuzione, dai 3.000 ai 5.000 euro annui.
Inoltre, è stato proposto di circoscrivere i buoni, come nel passato, solo ad alcune categorie di lavoratori, come gli studenti, gli agricoltori e i lavoratori domestici.
Ad ogni modo, ancora non si ha la certezza di un’imminente riforma dei voucher, anche se appare abbastanza probabile, a causa delle frequenti “storture” nel loro utilizzo.
Voucher Inps: dove e come si acquistano
I buoni lavoro possono essere acquistati sia attraverso modalità dirette che online (tramite internet).
L’acquisto diretto dei buoni lavoro può essere effettuato:
- recandosi presso una tabaccheria convenzionata;
- recandosi presso uno sportello delle poste;
- presso uno sportello di una banca.
L’acquisto in modalità telematica dei voucher, invece, può essere effettuato direttamente tramite il portale web dell’Inps o tramite banking online.
I committenti liberi professionisti o imprenditori, in particolare, possono acquistare i voucher solo tramite una delle seguenti modalità:
- procedura telematica Inps;
- tabaccai che aderiscono alla convenzione Inps-Fit;
- servizio internet banking Intesa Sanpaolo;
- banche popolari.
Voucher Inps telematici: attivazione
Se i voucher sono stati acquistati online, direttamente tramite il sito dell’Inps, la procedura di attivazione dei buoni è la seguente:
- in primo luogo, il lavoratore, se non ne è già in possesso, deve munirsi di codice pin per l’accesso ai servizi online dell’Inps; è possibile richiedere il pin direttamente sul sito web dell’istituto, oppure recarsi presso una sede Inps muniti di documento d’identità; nel primo caso, si riceve la prima parte del pin sulla propria mail o sul proprio numero di cellulare e la seconda parte via posta, nel secondo caso il pin viene fornito subito dallo sportello; è possibile richiedere il ripristino del pin se lo si è perso, ma se i contatti forniti non sono più validi bisogna revocare il vecchio pin e chiederne uno ex novo;
- deve poi essere effettuata la registrazione del lavoratore: il lavoratore stesso, dopo avere effettuato l’accesso al sito dell’Inps, dovrà recarsi alla pagina “Elenco di tutti i servizi”, poi andare alla pagina “Lavoro accessorio”, ed infine alla sezione “Registrazione prestatore/lavoratore”. A questo punto, il cittadino dovrà compilare il form presente nel portale web con tutti i suoi dati. In seguito, potrà richiedere la Inps card, emessa da Poste Italiane, per ricevere direttamente lì i pagamenti relativi ai voucher. La registrazione deve poi essere convalidata dal Contact Center dell’Inps, che contatterà il lavoratore per verificare l’esattezza dei dati;
- effettuata la registrazione, si deve accedere alla funzione Compilazione anagrafica del committente: in pratica, chi paga i voucher, sia azienda che privato, deve accedere al portale dell’Inps (qualora munito di codice Pin, diversamente dovrà prima accreditarsi, come il lavoratore), alla pagina “Lavoro accessorio” e compilare i propri dati nella sezione “Gestione anagrafica”;
- terminate le registrazioni di committente e prestatore, si deve procedere alla compilazione della sezione Dichiarazione rapporto di lavoro: in questa fase, il committente deve comunicare l’inizio di un rapporto di lavoro con voucher utilizzando la sezione “Dichiarazione rapporti”, compilando i campi seguenti:
- maschera Tipo d’impresa: il primo campo da compilare, nel form di dichiarazione del rapporto, è una maschera denominata “Tipo d’impresa”, nella quale chi paga i voucher deve specificare se è un committente privato, un datore di lavoro domestico, un ente pubblico, o un’impresa familiare;
- maschera Inizio e termine del rapporto: il committente deve poi specificare la data iniziale e finale del rapporto, nonché il codice fiscale del lavoratore. Si tratta di termini generali del rapporto, poiché, successivamente, ogni singola prestazione dovrà essere inserita entro l’arco di tempo compreso tra la data d’inizio e di fine del rapporto;
- maschera luogo di lavoro: in questo campo, il committente deve indicare l’indirizzo completo del luogo in cui sarà svolta la prestazione lavorativa;
- maschera attivazione della prestazione: terminata la compilazione del form di dichiarazione, per attivare la prestazione si deve infine accedere alla sezione “Consuntivazione” e selezionare il codice fiscale del lavoratore prescelto, del quale preventivamente era stata inserita la dichiarazione d’inizio rapporto. Diviene così possibile inserire le date d’inizio e termine della specifica prestazione e il relativo compenso lordo; basta cliccare, infine, su “conferma pagamento” per terminare la procedura.
Voucher Inps cartacei: attivazione
Nell’ipotesi dei voucher cartacei, la procedura di attivazione è uguale a quella appena spiegata, ma devono essere inseriti, nella sezione “attivazione voucher”, il codice fiscale del committente, il codice di controllo e l’identificativo del buono.
Voucher Inps acquistati in tabaccheria o in banca: attivazione
Per quanto riguarda, invece, l’attivazione dei voucher acquistati in tabaccheria o in banca, i passaggi della procedura sono i medesimi previsti per i voucher telematici e per quelli cartacei acquistati all’Inps o alle Poste, nelle fasi dell’accredito e della registrazione di committente e prestatore presso il portale dell’Istituto.
Le fasi successive prevedono, in alternativa:
- l’accesso, nel portale web dell’Inps, al servizio “Lavoro accessorio”, alla pagina “Dichiarazione Prestazioni”- “Crea prestazioni”: si deve dichiarare la tipologia del committente (privato, ente pubblico, impresa familiare), il nominativo ed il codice fiscale del lavoratore, la data d’inizio e di fine del rapporto;
- l’attivazione del voucher chiamando il Contact Center integrato Inps Inail, al numero 803-164, o recandosi direttamente presso una sede locale dell’Istituto.
Voucher Inps: come si fa la comunicazione all’ispettorato
Una volta attivati i voucher, se il committente è un’impresa o un lavoratore autonomo è obbligato inviare una mail all’Ispettorato del lavoro per comunicare ogni singola prestazione da effettuare. Sono obbligati all’invio i committenti imprenditori e liberi professionisti.
La mail deve essere inviata almeno 60 minuti prima che inizi l’attività. I 60 minuti precedenti all’avvio della prestazione devono essere rispettati anche in caso di variazione, ad esempio se cambia l’orario o il luogo di lavoro: in questi casi, la nuova comunicazione va inviata, ugualmente, 60 minuti prima che l’interessato inizi, effettivamente, a lavorare.
Se il lavoratore termina di lavorare più tardi rispetto a quanto indicato nella mail, il committente deve segnalarlo, con una nuova mail, prima dell’inizio dell’attività ulteriore. Se il lavoratore termina di lavorare prima, il committente deve inviare una nuova mail entro i 60 minuti successivi alla conclusione del lavoro. Se il lavoratore, invece, non si presenta la nuova mail va inviata entro i 60 minuti successivi all’ora di inizio della prestazione.
Voucher Inps: come si compila la comunicazione
La comunicazione da inviare tramite mail alla propria sede locale dell’Ispettorato del lavoro deve:
- avere come oggetto il codice fiscale e la ragione sociale del committente;
- riportare nel testo del messaggio:
- i dati del committente;
- i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore;
- il luogo della prestazione;
- il giorno di inizio della prestazione;
- l’ora di inizio e di fine della prestazione.
La mail deve essere inoltrata tramite un indirizzo mail ordinario (ma si ritiene che il messaggio possa essere inviato anche tramite posta elettronica certificata) e non deve riportare allegati.
Se il committente ha necessità di integrare le informazioni già trasmesse, deve effettuare una nuova comunicazione utilizzando le stesse modalità.
Voucher Inps: come incassarli
Alla fine della prestazione di lavoro, se sono stati acquistati i voucher cartacei, si deve consegnare la ricevuta figlia al lavoratore, che potrà recarsi in una tabaccheria per incassare il proprio compenso.
I voucher acquistati in banca, invece, possono essere pagati al lavoratore solo nelle filiali dello stesso circuito.
I voucher telematici possono essere pagati tramite la Inps Card (si tratta di una carta di credito nella quale possono essere accreditate le prestazioni erogate dall’Inps, distribuita da Poste Italiane) o tramite bonifico domiciliato.
I voucher acquistati alle poste possono essere pagati dal secondo giorno successivo al termine della prestazione, ed entro 2 anni dalla data d’emissione. Inoltre, i buoni possono essere cambiati presso le sedi Inps entro 24 mesi dal giorno dell’emissione.
Voucher Inps: sanzioni
Se la comunicazione dell’avvio attività con i buoni lavoro non è inviata all’Ispettorato almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione, il committente è condannato a pagare una sanzione amministrativa che varia da 400 a 2.400 euro, in relazione a ciascun lavoratore per cui non ha effettuato la comunicazione. Se manca l’attivazione presso l’Inps, cioè se non è stata presentata la dichiarazione di inizio attività all’Inps, si applica la maxi-sanzione per lavoro nero.
Come si fa e levare i vaucher alle piccole imprese edili artigiane….non si può assumere personale per un lavoro che dura 15/ 20 giorni e pagare tutti gli oneri iassicurativi INPS…INAIL cassa edile..per un intero mese come prevede la legge ??? PER Un lavoro di poca entità ECONOMICA ….il signor. Poletti non vive la realtà della Sardegna che è differente del nord…..il lavoro è poco e quello che c’è è pacato bassissimanente ….eliminando i voucher ai piccoli artigiani edili….si incentiva il lavoro nero…non hanno capito un caz…..
Non anno capito niente come posso assumero una persona a €3000 al mese con tasse quando una ristrutturazione di un bagno costa €5000 incluso materiali pago l’operaio compro i materiali – agevolazione che si trattiene la banca 8% vado a meno €1000 senza calcolare il mio guadagno che e nullo poi pago le tasse sulla fattura e poi vado alla mensa del governo a mangiare dovete vivere la realta’ senza pensare che ce imps e inail pensate a fare leggi adeguate al campo di lavoro non generico non tutti nello stesso sacco
Scusatemi ma nel caso si omette la data nella mail all’ispettorato del lavoro, in che sanzione ricorre?
o meglio di che importo parliamo?
Buongiorno ho fatto alcune prestazioni accessorie. Volevo sapere i 1,30 euro che vengono trattenuti per i fini pensionistici ,l’INPS aggiorna i contributi versati e e di conseguenza la pensione viene ricalcolata. Oppure bisogna andare negli uffici per fare la verifica ed ulteriore correzione? Grazie