Avvocati e medici guadagnano meno di notai e farmacisti, ma molto più dei titolari di discoteche.
Chi non vorrebbe curiosare tra le dichiarazioni dei redditi dei propri amici o dei colleghi di lavoro? Ma se per i lavoratori dipendenti ci sono i contratti collettivi nazionali a stabilire quelli che, in linea di massima, sono i salari, quando invece si parla di imprenditori, lavoratori autonomi e professionisti il calcolo sfugge alla stessa Agenzia delle Entrate. Che, evidentemente, in passato ha elaborato il sistema degli studi di settore per poter determinare, in via presuntiva, il reddito di queste categorie.
Ora, in base alla media di quelle che sono state le dichiarazioni presentate lo scorso anno, il Dipartimento delle Finanze ha reso noto i dati dell’imponibile medio del 2015 relativo alle dichiarazioni dei redditi del 2016 per i contribuenti soggetti agli studi di settore. In pratica si tratta degli autonomi: ecco chi guadagna di meno (o evade di più).
I risultati del censimento faranno sicuramente discutere: non tanto perché ai primi posti si trovano sempre le professioni “protette”, ma perché in fondo alla classifica è possibile trovare attività insospettabili. Come quella degli esercenti night club e discoteche. Possibile che la gestione di un locale notturno dichiari solo 4.700 euro all’anno, molto meno di un semplice bar? E che chi ha una palestra sia l’autonomo più “povero” – secondo la classifica – che esiste in Italia? Se così fosse forse non ne vedremmo una per ogni angolo.
E gli avvocati? Anche se hanno perso, negli ultimi dieci anni, una fetta consistente del proprio reddito, sono sempre – in termini relativi – nella parte medio-alta della classifica, con un reddito medio di 49mila euro annui.
Ecco quindi i dati che risultano secondo l’analisi diffusa in questi giorni.
Notai: 244.000
Farmacie: 116.000
Fabbrica di prodotti chimici: 68.000
Studi medici: 65.000
Studi dentistici: 51.000
Studi legali: 49.000
Calzaturifici: 39.000
Amministratori di condominio: 31.000
Produzione pasta: 24.000
Architetti: 23.000
Agenzie immobiliari: 22.000
Stabilimenti balneari: 19.000
Ristoranti: 18.000
Taxi e noleggio: 18.000
Bar e gelaterie: 17.000
Fotografi: 15.000
Calzolai: 10.000
Istituti di bellezza: 10.000
Corniciai: 9.000
Tintorie e lavanderie: 9.000
Discoteche e night club: 4.700
Centri benessere: 4.600
Esercizio pesca: 4.000
Gestione impianti sportivi: 2.500