In base all’attuale divieto di pagamenti in contanti superiori a 3mila euro, che succede se la polizia ti trova con questa somma nel portafoglio? Ti può sanzionare per violazione della normativa antiriciclaggio?
La legge in materia di contrasto e prevenzione al riciclaggio del denaro sporco stabilisce [1] il divieto di «trasferimento» di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore dell’operazione, anche frazionata, è complessivamente pari o superiore a 3.000 euro.
Questa soglia, dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, si abbasserà a 1.999,99 euro. Pertanto, a partire da 2.000 euro in su, non sarà possibile fare in contanti né pagamenti, né prestiti, né donazioni, ma bisognerà ricorrere a strumenti tracciabili come: bonifici, assegni, carte di debito e carte di credito. Poi, dal 1° gennaio 2022, il tetto all’uso dei contanti scenderà a 1.000 euro.
Il trasferimento potrà, tuttavia, essere eseguito per il tramite di banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane S.p.A. Con il termine «trasferimento di denaro contante» si intende il passaggio dei soldi tra due soggetti diversi (anche se uno dei due è il Fisco o la Pubblica Amministrazione), a qualsiasi titolo la cessione avvenga: sia, ad esempio, in caso di vendita che di donazione. Quindi, anche un regalo di svariate migliaia di euro deve avvenire con bonifico o assegno (se di valore “non modico” è anche necessario il notaio).
È esclusa dal divieto in questione la consegna del denaro allo scopo di “deposito”: per cui si possono versare e prelevare dal conto corrente bancario o postale cifre anche superiori a 3mila euro, fatti comunque salvi gli obblighi fiscali (leggi Prelievi e versamenti: come evitare il fisco). Ciò in quanto, nel caso di deposito, il soggetto titolare del denaro resta comunque sempre lo stesso. Per ipotesi, si potrebbe liberamente consegnare una somma in contanti a un amico, senza alcun limite di importo, affinché la custodisca nella propria cassaforte per il tempo in cui l’interessato è in vacanza.
Detto ciò, è chiaro che il semplice concetto di trasporto di denaro contante, anche oltre 3mila euro, non rientra nel divieto in questione e la polizia non potrebbe mai applicare alcuna sanzione al relativo possessore, fatti salvi gli accertamenti ai fini di altri reati.
Ricordiamo che se si viola il divieto dell’utilizzo del contante oltre la soglia consentita si subisce una sanzione amministrativa che va da 2mila a 50mila euro, a seconda dell’importo trasferito.
note
[1] D.lgs. n. 231/2007 art. 49.