Questo sito contribuisce alla audience di
Diritto e Fisco | Articoli

Legge 104, posso prendere i permessi se il disabile lavora?

1 Novembre 2017 | Autore:
Legge 104, posso prendere i permessi se il disabile lavora?

È possibile richiedere i permessi retribuiti ed il congedo straordinario per l’assistenza di un familiare portatore di handicap grave che lavora?

Sono dipendente pubblico, mio padre convivente ha un handicap grave ma è imprenditore, posso chiedere permessi Legge 104 e congedo anche se lavora?

Il principale presupposto perché i permessi mensili retribuiti, cioè i cosiddetti permessi Legge 104, siano riconosciuti, e perché sia riconosciuto il congedo straordinario retribuito di 2 anni, è il possesso, da parte della persona assistita, della certificazione di handicap in situazione di gravità.

Non rileva, invece, il fatto che il portatore di handicap sia o meno lavoratore, perché né la Legge 104, né la legge che riconosce il congedo straordinario [1] prevedono, tra i requisiti, che il portatore di handicap grave non sia lavoratore.

Non rileva nemmeno il fatto che il lavoratore che beneficia delle assenze sia dipendente pubblico e non del settore privato, in quanto il diritto ai permessi retribuiti ed al congedo straordinario spetta a tutti i lavoratori dipendenti, a prescindere dal settore in cui sono occupati.

Chi ha diritto ai permessi Legge 104

Nel dettaglio, possono beneficiare di permessi retribuiti, se sono lavoratori dipendenti, i seguenti parenti del disabile:

  • i genitori (naturali, adottivi ed affidatari);
  • il coniuge o il convivente;
  • i figli;
  • i parenti e gli affini sino al 2°grado (eccezionalmente entro il 3°grado).

I permessi possono essere accordati ad un unico lavoratore per assistere lo stesso disabile (il cosiddetto referente unico). Quest’ultimo è colui che beneficia dei permessi mensili per tutti i mesi di assistenza alla persona con handicap grave.

Il diritto non può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l’assistenza dello stesso disabile (eccezion fatta per i genitori).

Pertanto, il familiare disabile deve presentare all’Inps un’autodichiarazione in cui risulta la scelta del lavoratore suo familiare da cui vuole essere assistito [2]. Se il disabile è seguito da parenti diversi a turno, è necessario che ciascun avente diritto presenti, di volta in volta, la domanda per ottenere il riconoscimento dei permessi retribuiti per prestare legittimamente la dovuta assistenza [3].

Il diritto ai permessi retribuiti è concesso anche se:

  • nell’ambito del nucleo familiare del disabile si trovano conviventi familiari non lavoratori idonei a prestare assistenza;
  • sono presenti altre forme di assistenza pubblica o privata (come strutture pubbliche, assistenti “no profit” e personale badante [4]).

I permessi spettano a condizione che la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno (per le intere 24 ore) presso strutture ospedaliere o simili (pubbliche o private) che assicurino assistenza sanitaria continuativa (tolte alcune eccezioni in cui si richiede comunque l’assistenza del familiare).

A chi spetta il congedo straordinario retribuito

Per quanto riguarda il congedo straordinario retribuito, pari a un massimo di 2 anni nell’arco della vita lavorativa, questo può essere concesso, nell’ordine :al coniuge, ai genitori, ai figli, ai fratelli o alle sorelle e ai parenti e agli affini entro il 3°grado del disabile grave.

Il congedo straordinario è riconosciuto a un solo lavoratore per l’assistenza alla stessa persona disabile in situazione di gravità: pertanto, se esiste già un referente unico titolare dei permessi Legge 104, un eventuale periodo di congedo straordinario può essere autorizzato solo in favore dello stesso referente.

Anche il congedo, come i permessi, spetta a condizione che la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno (per le intere 24 ore) presso strutture ospedaliere o simili (pubbliche o private) che assicurino assistenza sanitaria continuativa (tolte alcune eccezioni in cui si richiede comunque l’assistenza del familiare).

Permessi e congedi per l’assistenza del disabile lavoratore

Torniamo ora alla domanda del lettore, che si chiede se permessi e congedo retribuiti possano essere fruiti anche se il disabile assistito lavora. In base a quanto esposto, considerando che:

  • il padre del lettore è portatore di handicap in situazione di gravità ai sensi della Legge 104 e svolge un’attività lavorativa in proprio;
  • ai sensi della stessa Legge 104, il fatto che il disabile lavori non influisce sul suo status di portatore di handicap grave (ciò che impedisce la prosecuzione del lavoro è soltanto l’inabilità permanente ed assoluta allo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa, una condizione ben diversa dall’handicap, in quanto mentre quest’ultimo è la situazione di svantaggio, conseguente ad una menomazione o ad una disabilità, che limita o impedisce il ruolo sociale di un soggetto, l’inabilità è l’assenza della capacità lavorativa);
  • il lettore è il familiare più prossimo in grado di prestare assistenza al padre disabile, che convive con lui e non è ricoverato a tempo pieno;
  • il lettore è lavoratore dipendente;

Non esiste alcuna disposizione che impedisca al lettore di chiedere i permessi retribuiti mensili o il congedo straordinario per assistere il genitore.

A riprova del fatto che il possessore di handicap grave possa lavorare, ricordiamo anche una nota circolare dell’Inps [5], che conferma la possibilità di concedere i permessi retribuiti Legge 104 al lavoratore disabile per sé stesso. È inoltre possibile la contemporanea fruizione dei 3 giorni di permesso da parte del lavoratore disabile grave e da parte del familiare lavoratore referente per la sua assistenza [6].


note

[1] D.lgs 151/2001.

[2] Mess. Inps n. 1740/2011.

[3] Risp. Interpello Min. Lav. n. 32/2011.

[4] Cass. sent. n.27232/2014.

[5] Inps circ. n. 133/2000.

[6] Mess. Inps n. 24705/2011.


Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo.Diventa sostenitore clicca qui

1 Commento

  1. Se il disabile usufruisce già dei permessi 104 (per riduzione orario lavorativo) è ugualmente possibile usufruire del congedo straordinario e dei 3 giorni mensili? Grazie

Lascia un commento

Usa il form per discutere sul tema (max 1000 caratteri). Per richiedere una consulenza vai all’apposito modulo.

 


NEWSLETTER

Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato.

CERCA CODICI ANNOTATI

CERCA SENTENZA

Canale video Questa è La Legge

Segui il nostro direttore su Youtube