Omicidio colposo per il motociclista che non obbliga il passeggero a indossare il casco


Rischia la condanna per omicidio colposo il conducente della moto che non ha obbligato il passeggero, poi morto a causa di un incidente, ad indossare il casco.
È responsabile per omicidio colposo il motociclista che non abbia obbligato il passeggero, seduto dietro di lui, a indossare il casco se, per colpa di incidente stradale, quest’ultimo abbia perso la vita. Non rileva neanche il fatto che il terzo trasportato sia maggiorenne e quindi pienamente capace e responsabile delle proprie azioni.
Il giro di vite lo pone una recentissima sentenza della Cassazione [1], con cui è stato condannato un centauro per non aver costretto la ragazza, dietro di lui e maggiore di età, a vestire il casco: la giovane, a seguito di un impatto con un’auto, è balzata e caduta a terra dove ha sbattuto la testa e perso la vita.
I giudici della Suprema Corte hanno sottolineato un elemento essenziale: sebbene il codice della strada [2] stabilisca che il conducente è responsabile per il mancato rispetto dell’obbligo del casco da parte del passeggero solo se quest’ultimo è minorenne, il conducente è comunque responsabile per omesso controllo e a nulla rileva che manchi una specifica violazione contravvenzionale.
note
[1] Cass. sent. n. 43449 del 8.11.2012.
[2] Cod. Str. Art. 171 comma 2.