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Come fare denuncia di furto

22 Novembre 2017 | Autore:
Come fare denuncia di furto

Nel caso di furto occorre immediatamente sporgere denuncia/querela presso le forze dell’ordine. Ecco alcuni consigli utili.

Il furto, soprattutto in abitazione, è con ogni probabilità il reato più temuto dagli italiani. Quante volte, di notte, ci siamo svegliati di soprassalto convinti di aver udito un rumore sospetto? Oppure abbiamo girato e rigirato la chiave nella toppa per assicurarci che la porta fosse ben chiusa? Per non parlare, poi, dei timori per le automobili lasciate nei parcheggi incustoditi, del portafogli nelle tasche dei pantaloni, e via discorrendo. Appena ci siamo resi conti di aver subito un furto, è necessario sporgere immediatamente denuncia. Per farlo, potremo recarci presso la caserma dei carabinieri o la stazione di polizia più vicina. Vediamo come fare denuncia di furto.

Il furto

Il codice penale punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri [1]. Se il furto avviene in abitazione, con strappo (il classico “scippo”) [2] ovvero con metodi fraudolenti o violenti [3], la pena può arrivare fino a sei anni. Il furto semplice, cioè quello diverso dal furto in abitazione, con strappo o aggravato, è punibile soltanto a querela di parte. Ciò significa che, anche se le autorità (polizia, carabinieri) dovessero venire a conoscenza del fatto, non potrebbero intraprendere di propria iniziativa un procedimento penale contro il colpevole. È necessaria, infatti, la chiara ed espressa volontà di punire il fatto, volontà che deve essere manifestata dalla vittima mediante querela di furto. Negli altri casi, invece, è possibile procedere d’ufficio. Approfondiamo.

Procedibilità: d’ufficio o a querela di parte

La denuncia serve per portare a conoscenza di un fatto che abbia i connotati del reato l’autorità incaricata di indagare ed, eventualmente, intervenire. Si è detto che la denuncia serve a segnalare i reati perseguibili d’ufficio. Cosa significa? L’ordinamento italiano prevede, per alcune tipologie di reato, la necessità che sia la persona offesa a consentire che le autorità possano intervenire. In altre parole, senza il consenso della vittima il reo non può essere consegnato alla giustizia. Quando c’è bisogno di questo “permesso”, si parla di reato procedibile a querela di parte. Secondo il codice di procedura penale [4], la querela è una condizione di procedibilità con la quale si manifesta la volontà di procedere in ordine ad un fatto che costituisce reato. In termini più semplici, la querela è la volontà, manifestata per iscritto o verbalmente da chi è vittima del reato, di perseguire l’autore del fatto delittuoso. Senza questo consenso la legge non può punire l’autore del reato. Al contrario, si procede d’ufficio quando non c’è alcun bisogno che la vittima esterni la sua volontà di far punire il colpevole, in quanto lo Stato procederà indipendentemente da essa. Perché allora alcuni reati sono punibili a querela e altri no? Perché di norma i primi sono meno gravi e, per evitare di ingolfare ancor più la macchina della giustizia, la legge ha pensato di lasciare alla discrezionalità della vittima la loro concreta punibilità. È il caso, come ricordato sopra, del furto semplice, punibile soltanto a querela di parte.

La denuncia di furto

La denuncia è l’atto con cui una persona porta a conoscenza dell’autorità competente (pubblico ministero o ufficiale di polizia giudiziaria) un reato perseguibile d’ufficio del quale ha avuto notizia. Nel caso di denuncia di furto, quindi, ciò che si segnala alle autorità è l’indebita sottrazione subita da parte di un ladro. In realtà, si potrebbe denunciare anche un furto subito da altri: si pensi a chi, dalla propria finestra, scorga un ladro nella casa del vicino. La denuncia è, normalmente, facoltativa, nel senso che non si è obbligati a sporgerla (fatta eccezione per alcuni gravi delitti) e può essere presentata in forma orale o scritta. Nel primo caso l’ufficiale di polizia giudiziaria (carabinieri, polizia, guardia di finanza) redige verbale che andrà poi firmato dal denunciante, mentre nel secondo l’atto dovrà essere sottoscritto dal denunciante o da un suo procuratore legale [5]. Per la denuncia da parte dei privati non è previsto un contenuto formale tipico e il denunciante può limitarsi alla semplice esposizione del fatto: si potrà dire, ad esempio, che al rientro da lavoro è stata trovata la porta scassinata e alcuni oggetti mancanti in casa; oppure, che il cellulare che si custodiva nella tasca della giacca è stato sottratto alla fermata dell’autobus. È sempre consigliabile, comunque, essere il più precisi possibili: è importante descrivere dettagliatamente l’episodio, in modo da poter aiutare le forze dell’ordine a compiere il loro lavoro. Quando la denuncia è facoltativa non è previsto alcun termine per la sua presentazione. La persona che presenta una denuncia ha diritto di ottenere attestazione della ricezione.

La querela di furto

Quanto detto per la denuncia vale anche per la querela: entrambe sono dichiarazioni fatte pervenire, in forma scritta oppure orale, alle autorità competenti. La querela di furto potrà essere sporta nel caso di furto semplice, così come specificato sopra. Chi riceve la querela provvede all’attestazione della data e del luogo della presentazione, all’identificazione della persona che la propone e alla trasmissione degli atti all’ufficio del pubblico ministero. Anche chi presenta la querela ha diritto di ottenerne l’attestazione di ricezione [6]. A differenza della denuncia, la querela deve manifestare inequivocabilmente la volontà che si proceda in ordine a un fatto previsto dalla legge come reato. Il diritto di querela, inoltre, deve essere esercitato, a pena di decadenza, entro tre mesi dal giorno della notizia del fatto che costituisce reato (quindi, entro tre mesi dal momento in cui si è avuta conoscenza del furto). Il termine è di sei mesi soltanto per alcuni particolari delitti (ad esempio, violenza sessuale e stalking).

Denuncia di furto e querela di furto: meglio non complicarsi la vita

Un consiglio pratico: quando subite un furto, non chiedetevi se si tratti di furto semplice o aggravato, di furto in abitazione o con strappo: correte alle autorità per segnalare l’accaduto. Infatti, nella sostanza denuncia e querela sono praticamente identiche: una volta raggiunta la caserma dei carabinieri o il comando di polizia, spetterà all’autorità qualificare la segnalazione come denuncia o querela. Anzi, quasi sempre l’atto viene intestato con la dicitura “denuncia/querela”, a scanso di ogni equivoco. Pertanto, l’unica cosa che conta è segnalare l’accaduto alle orze dell’ordine.



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