Il ministero dell’Economia e finanza analizza i dati emergenti dalle dichiarazioni Irpef degli italiani: la Lombardia è la più ricca, Calabria la più povera.
I dati rilasciati dal ministero dell’Economia e Finanze sulla base delle dichiarazioni Irpef del 2016 dimostrano un lieve aumento rispetto agli anni precedenti nel reddito medio degli italiani, con notevoli differenze regionali.
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In 40,8 milioni presentano dichiarazione Irpef
A presentare la dichiarazione Irpef riguardante l’anno di imposta 2015 sono stati in 40,8 milioni. Dai dati emerge che il reddito complessivo ammonta a circa 833 miliardi di euro per un valore medio di 20.690 euro (+1,9% rispetto all’anno di imposta 2014).
Quasi la metà dei contribuenti è sotto ai 15mila euro
Nonostante il reddito medio è in aumento, quasi la metà dei contribuenti mostra redditi annuali piuttosto bassi: il 45% di essi infatti si colloca nella classe che va fino a 15mila euro, mentre solo il 5% supera i 50mila euro. Sarebbe proprio questo 5% a versare il 38% dell’Irpef totale.
Si dichiara di più: ma in 10 milioni sono a imposta zero
Sebbene ogni caso i dati mostrano un aumento nel numero dei soggetti dichiaranti, rimane alto il numero dei soggetti con imposta netta pari a zero: in queste cifre rientrano anche i «contribuenti con livelli reddituali compresi nelle soglie di esenzione e quelli la cui imposta lorda si azzera per le detrazioni fiscali», come spiegato dal ministero.
Cresce il reddito di impresa
Se il reddito da lavoro dipendente è in leggero calo, cresce invece il reddito da impresa, con valori del +14,4% sulla contabilità ordinaria e +8,6% per la contabilità semplificata; così come cresce il reddito da lavoro autonomo, con un (+7,6%), di certo influenzato dall’introduzione del regime forfetario per le partite Iva con dimensioni economiche ridotte.
La Lombardia è la più alta in reddito, ultima la Calabria
A livello territoriale è la Lombardia la regione che nell’anno di imposta 2015 ha registrato il reddito medio più alto, seconda la Provincia autonoma di Bolzano. Ultima invece la Calabria, con reddito medio di 14.780 euro contro i 24.520 euro: un’ulteriore conferma dell’ancora enorme divario tra nord e sud.