Ho chiuso la partita iva come imbianchino per assistere mia madre anziana e malata. Ho diritto ad un’indennità di disoccupazione?
La risposta al quesito è negativa. In caso di disoccupazione involontaria, lo Stato aveva predisposto, quale misura a sostegno del reddito, la cosiddetta Aspi. Essa era volta a consentire al lavoratore di poter beneficiare, per un periodo limitato di tempo e se in possesso di determinati requisiti, di un sussidio economico, in attesa di trovare una nuova occupazione. Originariamente istituita in favore dei soli lavoratori dipendenti e − con la riforma Fornero − dei collaboratori a progetto, l’Aspi era stata ulteriormente estesa, a seguito dell’entrata in vigore del Jobs Act, anche ai lavoratori autonomi, intendendosi però come tali solo i collaboratori coordinati e continuativi e non anche i titolari di partita iva generalmente intesi. Nel caso di specie, il lettore afferma di aver dovuto, per ragioni famigliari, chiudere la partita iva e, pertanto, cessare l’attività di imbianchino che svolgeva in proprio. Tale attività non può ricondursi in alcun modo ad una collaborazione coordinata e continuativa, trattandosi in sostanza di attività svolta in proprio, di una piccola impresa individuale. Non può beneficiare dell’Aspi. Potrà certamente rivolgersi ad un centro per l’impiego, sottoscrivere una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro ed attendere di essere indirizzato presso un’impresa che cerchi nuovi dipendenti, ma purtroppo non potrà fruire di misure a sostegno del reddito.
Articolo tratto da una consulenza dell’avv. Valentina Azzini