Patente da privatista: quali differenze


Come ottenere il permesso di guida senza autoscuola.
La maggioranza dei neo-maggiorenni aspira a ottenere immediatamente la patente di guida ma i costi che si devono affrontare sono sempre più consistenti. Per prendere la patente presso una scuola guida, infatti, la spesa per l’iscrizione oscilla tra i 700 e i 900 euro. Pertanto, diverse persone decidono di tentare il conseguimento della licenza di guida senza frequentare i corsi in autoscuola, appunto studiando privatamente. Ma quali sono le differenze in caso di patente da privatista?
La patente da privatista, infatti, prevede un costo medio di 650 euro, con un risparmio quindi di 100/150 euro rispetto alla preparazione completa tramite autoscuola. In base alla nuova normativa, questo vantaggio è però ridotto al minimo rispetto al passato perché i privatisti debbono, obbligatoriamente, svolgere 6 ore di guida (15 euro circa per 30 minuti di guida) con un istruttore abilitato, cioè all’interno di una scuola guida (con un costo medio che si aggira intorno ai 180/400 euro).
Chi vuole conseguire la patente da privatista deve innanzitutto compilare il modulo TT2112 che si può ritirare presso gli uffici della Motorizzazione o scaricarlo dal Portale dell’automobilista. In questo documento vanno indicati i dati personali e i dettagli legati all’esame (per esempio il veicolo con il quale viene sostenuta la pratica). Serviranno, poi, 3 fototessere con sfondo chiaro. Quindi occorrerà fare i seguenti versamenti di importo complessivo pari a 56 euro, necessari per l’iscrizione alla Motorizzazione: un versamento di 16 euro sul c/c 4028; un versamento di 16 euro sul c/c 4028 (per la prenotazione dell’esame); un versamento di 15 euro sul c/c 9001 e un versamento di 9 euro sul c/c 9001. Tra i documenti da consegnare come privatista c’è anche un certificato medico con marca da bollo e fotografia. La visita medica per la patente si esegue da un medico ASL e il costo varia in base alla città (dai 20 ai 30 euro). Il certificato deve, poi, essere rilasciato entro tre mesi dalla domanda depositata alla Motorizzazione. I cittadini extracomunitari debbono, inoltre, presentare fotocopia autenticata del permesso di soggiorno valido e non scaduto.
Prendere la patente come privatista consente di gestire i tempi in base alle proprie necessità. Basterà, infatti, un manuale teorico da acquistare o scaricare da Internet e poi dedicarsi allo studio autonomo. Una volta pronti, occorrerà poi prenotarsi tramite un’autoscuola, a sostenere l’esame di teoria, che si svolgerà nella prima sessione disponibile ed entro i 6 mesi dalla domanda. Una volta superato l’esame teorico, verrà consegnato anche al privatista il foglio rosa per cominciare le lezioni di guida pratica e pertanto lo stesso potrà esercitarsi con un istruttore in possesso della patente da almeno 10 anni e che abbia non più di 60 anni.
E’ bene rammentare, tuttavia, che il privatista è obbligato anche ad effettuare 6 ore di lezione con un istruttore abilitato e professionista all’interno di un’autoscuola. Queste ore, infatti, dovranno essere annotate su un apposito libretto e saranno distribuite in: guida notturna; guida su strade urbane di scorrimento o su strade extraurbane secondarie e guida su autostrade o strade extraurbane.
L’ esame pratico potrà essere sostenuto solo dopo che sia trascorso un mese dalla data in cui il privatista ha superato la prova teorica.
Nel tempo di validità del foglio rosa (6 mesi) il candidato avrà la possibilità di sostenere due prove di guida, anche nel caso in cui sia stato respinto all’esame teorico. Se, invece, ad entrambe le prove di guida verrà bocciato, dovrà sostenere nuovamente anche l’esame di teoria [1].
Per prenotarsi all’esame pratico sarà necessario contattare periodicamente l’ufficio della Motorizzazione per informarsi sulle date di svolgimento degli esami di guida dei privatisti. Quindi, almeno quindici giorni prima delle prove, il candidato dovrà recarsi presso l’ufficio della Motorizzazione per prenotarsi.
La prova pratica [2] da privatista risulta identica a quella effettuata presso l’autoscuola e si svolge in 3 fasi: nella prima vengono testate le abilità del candidato a prepararsi ad una guida sicura, potendo l’esaminatore rivolgere anche domande di teoria; nella seconda vengono verificate le capacità di effettuare manovre varie e nella terza viene esaminato come il soggetto guida nel traffico ed esegue la serie di azioni richieste dall’esaminatore.
note
[1] Art. 122 Cod. della Strada.
[2] Art. 121 Cod. della Strada.
Autore dell’immagine: Pixabay.
Fatta da privatista, anno 1985.
Pagato in tutto 60.000 Lire, foto comprese.