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I single possono adottare un minore?

21 Novembre 2017 | Autore:
I single possono adottare un minore?

Il desiderio di adottare un bambino non nasce solo nelle coppie. E se anche chi è single stesse pensando a un’adozione, può farlo? Ecco le risposte

Tutti i bambini hanno diritto ad avere una famiglia. E tutti coloro che sentono il desiderio di diventare genitori e amare un bambino, dovrebbero poter avere il diritto di farlo, aiutati dalla legge. Ma è sempre così? Non proprio. Non si parla solo di diventare genitori biologici, mettendo quindi al mondo un bambino. Esiste da sempre un’emergenza sociale, quella dei bimbi che al mondo sono già venuti, ma sono stati abbandonati e non riconosciuti, oppure sono diventati orfani e una famiglia non ce l’hanno. Bambini che al pari degli altri stanno aspettando che qualcuno li accolga e li ami. Stiamo parlando di adozioni. Non solo le coppie sposate però sentono il bisogno di adottare un bambino. Questa esigenza può essere allo stesso modo sentita anche da coppie non sposate eterosessuali, coppie omosessuali e persone single, che ad oggi sono ancora abbastanza penalizzate.

La domanda è: le persone single possono adottare un bambino? La risposta è si, ma non del tutto. Vediamo perché.

Adozione minori: cos’è

L’adozione dei minori è un procedimento previsto per legge che consente a una coppia sposata di accogliere nella propria famiglia in via definitiva un bambino abbandonato o senza genitori. Questo lungo e faticoso procedimento che porta, appunto, alla formazione di una nuova famiglia, fa si che i due coniugi diventino genitori di un bambino che è già venuto al mondo e che, per diversi motivi, è privo del diritto inviolabile di tutti i minori ad avere una famiglia. Ovviamente non sempre si può adottare. La coppia deve essere in possesso di requisiti specifici stabiliti per legge.

Requisiti per adottare

La legge [1] chiede espressamente che sussistano delle condizioni e che la coppia abbia determinate caratteristiche per poter fare domanda di adozione:

  • Innanzitutto il minore deve essere dichiarato in stato di abbandono e quindi di adottabilità, cioè il bambino è considerato privo del sostegno morale e materiale di genitori e parenti, e non per cause temporanee o di forza maggiore, ma in via definitiva
  • La coppia deve essere sposata da almeno tre anni o da meno di tre anni ma con prolungato di tre anni di convivenza alle spalle (da documentare). E non ci devono essere stati, negli ultimi tre anni, periodi di separazione.
  • Ci deve essere una differenza di età minima e massima tra genitori adottivi e bambino: l’età dei genitori deve essere superiore di almeno di 18 anni e al tempo stesso non può superare i 45 anni quella del minore. È permesso a uno solo dei coniugi andare oltre, di non più di 10 anni, l’età massima consentita.
  • La coppia, oltre che sposata, deve essere considerata idonea moralmente e materialmente a crescere un bambino. (Da qui deriva tutto il faticosissimo iter di accertamento e controllo che perdura per tutto il periodo di affidamento preadottivo).

Adozione minori: quali tipologie

Non c’è però un solo modo per diventare genitori adottivi. Per legge esistono diverse tipologie di adozione, a seconda della volontà dei genitori, ma anche delle condizioni che stabilisce la legge stessa.

Adozione legittimante

Qui siamo di fronte all’adozione classica e tradizionale. Quella in cui marito e moglie diventano mamma e papà a tutti gli effetti. Lo status di genitori è completo ed esaustivo. Il figlio adottato diventa figlio legittimo della coppia, ne prende il cognome e taglia ogni legame legale con la condizione o famiglia precedente. Ma per questo tipo di adozione la coppia deve essere sposata.

Questo lieto fine nasconde un iter lunghissimo che passa per varie fasi:

  • Presentare domanda di idoneità all’adozione al Tribunale minorile della città di residenza
  • Il Tribunale invia la domanda ai servizi sociali dl territorio entro 15 giorni.
  • I servizi sociali hanno 120 giorni di tempo per fare indagine e verifiche sulla coppia e rilasciare un report al Tribunale
  • Il Tribunale, entro due mesi dalla ricezione del rapporto, convoca i genitori e decide se rilasciare l’idoneità.
  • Se sono idonei, i genitori vengono messi in lista d’attesa e, appena arriva il primo bambino idoneo alla coppia, previo consenso, si comincia con il periodo di affido preadottivo
  • La preadozione dura un anno (sempre sotto vigilanza)
  • Al termine dell’anno di preadozione, sentite tutte le parti (bambino compreso), il Tribunale emette la sua sentenza, che può essere a favore dell’adozione o meno.
  • La sentenza si può impugnare.

Adozione in casi particolari

Esiste un tipo di adozione attivabile quando quella legittimante non è possibile. È proprio questa, l’adozione in casi particolari che, come dice la stessa definizione, non rappresenta la normalità, ma le eccezioni alla regola. È questo il caso a cui i single che vogliono adottare devono guardare con attenzione, perché qualora volessero diventare genitori adottivi, sarà questa l’unica modalità consentita loro.

Questa tipologia permette infatti di ricorrere all’adozione anche quando manca la condizione di stato di abbandono e quindi non c’è adottabilità. Ma in questi casi il bambino adottato non taglia del tutto i legami con la famiglia precedente e non acquisisce lo stato di figlio legittimo dei genitori che lo adottano.

La legge [2] in questo caso apre le porte dell’adozione a:

  • Persone che sono unite al bambino da vincolo di parentela fino al sesto grado o da un preesistente rapporto stabile duraturo col bambino, quando il bimbo è orfano di padre e di madre
  • A un coniuge, quando il bambino sia figlio, anche adottivo, dell’altro coniuge
  • Quando il bambino è disabile e orfano
  • Quando non c’è la possibilità di affidamento preadottivo

Adozione internazionale

È la forma più conosciuta di adozione, quella che consente a una coppia italiana di accogliere nella propria famiglia un bambino nato in un paese estero. In questo caso il procedimento deve seguire le norme di diritto internazionale e le normative del Paese di provenienza del bambino. É inoltre un tipo di adozione molto costoso.

Adozione nazionale minori: è permessa ai single?

Veniamo alla domanda clou: i single possono adottare? E diamo una risposta. I single possono adottare soltanto facendo leva sull’adozione in casi particolari. Non vale per loro l’adozione legittimante. E il figlio che adottano non acquisisce lo status di loro figlio legittimo.

L’adozione dei single è permessa nei casi particolari che abbiamo esaminato sopra, cioè:

  • Persone unite da vincolo di parentela fino al sesto grado o da un rapporto prolungato, stabile e duraturo
  • Quando il bambino, orfano di entrambi i genitori, vive una condizione di disabilità
  • Quando non è possibile l’affidamento preadottivo (ad esempio non ci sono coppie idonee ad adottare il bambino o le coppie si rifiutano)

L’affido e la continuità affettiva: due carte a favore dei single

Inoltre è stata di recente approvata una riforma della legge sulle adozioni [3] che, di fatto, potrebbe rinforzare la possibilità per i single di adottare bambini. In che modo?

Diciamo che questa legge vuole proteggere i bambini e le bambine presi in affido, garantendo loro il diritto alla continuità affettiva, qualora l’affidatario volesse chiederne l’adozione. Ricordiamo poi che:

  • l’affido familiare è assolutamente permesso alle persone single
  • l’adozione in casi particolari può essere chiesta anche da chi ha un preesistente rapporto stabile e duraturo con un bimbo orfano e disabile (come potrebbe essere l’affido)

Va da sé che, anche se non è chiarito per legge, in questo modo viene lasciato ampio spazio ai giudici di decidere a favore di un single che ha in affido un bambino qualora volesse adottarlo. Insomma l’adozione dei single potrebbe anche nascere da un affido.

Diciamo così, che come quasi tutto in Italia, ciò che non entra dalla porta della legge rientra poi dalla finestra della giurisprudenza. E le responsabilità che i legislatori italiani non vogliono assumersi, vengono poi demandate ai giudici, che spesso decidono caso per caso, dando il via al cambiamento della società. In attesa che la legge intervenga una volta per tutte.

Casi in cui l’adozione legittimante è permessa ai single 

Ci sono poi altri due casi in cui i single potrebbero riuscire ad ottenere un’adozione, questa volta piena e legittimante: ma deve essere una condizione di single che subentra a seguito di una malattia o morte di uno dei coniugi o a seguito di una separazione. In particolare:

  • Se durante il preaffido uno dei coniugi muore o diviene incapace, il giudice può comunque procedere a consentire l’adozione nell’esclusivo interesse del minore.
  • Se durante il preaffido la coppia si separa, l’adozione può essere concessa a uno dei due, sempre nell’esclusivo interesse del bambino.

Adozione in casi particolari: iter da seguire

Nel caso di adozione particolare ovviamente, il procedimento è diverso da quello che si deve affrontare per l’adozione piena e legittimante. Ecco i passi da fare:

  • Si presenta domanda alla cancelleria del Tribunale della città in cui è residente il minore, presentando tutta una serie di documenti, tra cui: certificato nascita, stato di famiglia, fedina penale, cud e documenti che attestino il reddito, atto di nascita del minore, certificato di matrimonio o dello stato civile di libero,
  • Ricevuta la domanda, il Tribunale fissa un’udienza per verificare i requisiti
  • Il Tribunale avvia le indagini tramite i servizi sociali competenti
  • Il Tribunale, a verifiche fatte, si riunisce e decide emettendo la sua sentenza
  • La sentenza emessa può essere impugnata entro 30 giorni dalla persona che ha richiesto l’adozione, dal minore, dal tutore o dal pubblico ministero.

Adozione internazionale minori: è permessa ai single?

Per le adozioni internazionali valgono gli stessi requisiti dell’adozione nazionale in casi particolari. Anzi, a dire il vero, è stata proprio una sentenza emessa su un caso di adozione internazionale [4] a provare di fatto l’apertura decisiva delle adozioni ai single. E così in linea generale, valgono le stesse regole. Salvo poi una complicanza in più: cosa ne penserà il Paese di origine del bambino o della bambina?

Anche se il Tribunale si schiera a favore della persona single che ha chiesto l’adozione del bimbo o bimba stranieri, l’adozione sarà possibile concretamente solo se anche il Paese da cui proviene il bimbo prevede la possibilità per i single di adottare.


note

[1] Legge n. 184 del 4 maggio 1983 (modificata con la legge n. 149 del 28 marzo 2001)

[2] Art. 44, legge n. 184 del 4 maggio 1983 (e successive modificazioni)

[3] Legge 173 del 2015

[4] Corte Cost. sentenza n. 347 del 29 luglio 2005


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1 Commento

  1. Si è ripetuto varie volte che non c’è il diritto dell’adulto ad adottare, ma solo quello del bimbo ad avere una famiglia.
    Ciò dovrebbe essere il primo passo per rivedere l’interpretazione della presunta libertà di educazione. I genitori non possono abbandonare i bimbi, e i bimbi non possono essere tolti ai genitori se non in casi gravi, ma il bimbo è il fine e i genitori il principale mezzo per realizzarlo. Non è libertà chiamarlo Venerdì, né violare gli obblighi di istruzione (come il Padre Padrone) o di vaccinazione, né compiere su di lui scelte troppo drastiche in tema di educazione confessionale, medicine alternative ecc. Se ai genitori vengono rifiutati i permessi per motivi di famiglia, i danneggiati sono i bimbi.
    Altrettanto per gli anziani, che però se non incapaci restano soggetti autonomi. Se il nonno non vuole essere assistito, il nipote non può richiedere un permesso per assistenza famigliare. Le case di riposo sono un servizio per gli anziani, non per figli e nipoti, come fossero pensioni per cani al servizio dei loro padroni, sussidiarietà o no.

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