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Diritto e Fisco | Editoriale

Come farsi dare una sentenza in tribunale

23 Marzo 2018 | Autore:
Come farsi dare una sentenza in tribunale

Chiunque abbia un interesse giuridico può ottenere copia di una sentenza. Differenza tra copia semplice, copia autentica o conforme e formula esecutiva.

Forse non tutti sanno che non solo le parti in causa e i loro avvocati, ma chiunque abbia un interesse tutelato dalla legge può richiedere copia di qualsiasi atto, documento, sentenza o provvedimento depositato o emesso da un giudice del tribunale. Si pensi, ad esempio, agli eredi oppure ai creditori delle parti.

Molti degli atti giudiziari (sentenze, decreti, autorizzazioni, ecc.) emessi dal giudice vengono ormai notificati agli avvocati attraverso la posta certificata e sottoscritti con firma digitale: questo non toglie però che il cittadino interessato ad un determinato procedimento possa chiedere sempre una copia presso la cancelleria del tribunale competente.

Vediamo come farsi dare una sentenza in tribunale.

Farsi dare una sentenza in tribunale: quali sono le copie?

Prima di approfondire come farsi dare una sentenza in tribunale, è opportuno ricordare che le copie si distinguono in:

  • copie semplici: sono quelle costituite da una semplice fotocopia del documento, non autenticata e, pertanto, priva di alcun valore legale o di prova; vengono usate normalmente per fini di studio, ai soli fini di conoscere il contenuto dell’atto;
  • copie autentiche (o conformi): in questo caso il cancelliere (che è pubblico ufficiale) autentica la conformità della copia all’originale. Sulla fotocopia viene messo un timbro con data e sottoscrizione a penna. Tale certificazione fa sì che la copia abbia lo stesso valore legale dell’originale; può quindi essere utilizzata come prova con valore di atto pubblico e esibita in altri procedimenti o presso pubbliche amministrazioni;
  • in forma esecutiva: tutti gli ordini o le condanne del giudice divenuti definitivi (come un decreto ingiuntivo non opposto, una sentenza passata in giudicato, ecc.) hanno la capacità di far avviare l’esecuzione forzata (ad esempio il pignoramento dello stipendio, del conto corrente, ecc.). A tal fine devono essere muniti della cosiddetta formula esecutiva da parte del cancelliere, con cui il giudice comanda a tutti gli ufficiali giudiziari di dar esecuzione al provvedimento in questione. La formula esecutiva viene concessa solo alla parte a cui favore è stato pronunciato il provvedimento o dai suoi successori. Alla stessa parte non può essere rilasciata più di una copia in forma esecutiva dello stesso atto.

Le cancellerie possono rilasciare copie semplici o autentiche a chi dimostri la propria qualità di soggetto interessato al procedimento (si pensi all’autorizzazione all’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario per conto di un minore).

Farsi dare una sentenza in tribunale: a chi rivolgersi?

Si può richiedere copie di atti giudiziari sia in materia civile che penale. La richiesta di copie di atti giudiziari deve essere presentata alla cancelleria competente.

Nei grandi tribunali non è sempre facile individuare l’ufficio di riferimento. In linea di massima, bisognerebbe almeno conoscere il giudice che ha emesso il provvedimento: in questo modo sarà più semplice individuare la cancelleria competente. Ad esempio, se sappiamo che il giudice Tizio appartiene alla prima sezione civile (o penale) del tribunale, dovremmo rivolgerci alla cancelleria civile (o penale) della prima sezione del tribunale. È qui, infatti, che è custodito il fascicolo con all’interno l’atto di cui abbiamo bisogno.

Non è necessario conoscere il nome del giudice; in alternativa, è possibile risalire alla sentenza mediante il suo numero di registro (ogni provvedimento giudiziario è contraddistinto da numero e anno, in genere indicati in altro a sinistra oppure a destra). Un po’ più difficile è rintracciare la sentenza attraverso il solo nominativo delle parti.

In quasi tutti i tribunali, poi, c’è una cancelleria adibita appositamente alla conservazione delle sentenze. In questa ipotesi, rintracciarla sarà molto facile.

Farsi dare una sentenza in tribunale: cosa serve?

Trovata la cancelleria competente, per farsi dare una sentenza in tribunale occorre qualificarsi, cioè identificarsi davanti al cancelliere, e chiedere di cosa si ha bisogno.

Quando si tratta di copie semplici:

  • se la sentenza è esente dal pagamento dei diritti di cancelleria basta una richiesta orale. Viceversa, occorre compilare un apposito modulo di richiesta copie semplici;
  • fotocopia della carta di identità del richiedente (se la richiesta non viene presentata tramite avvocato);
  • in caso di delega, occorre presentare anche la delega in originale e la fotocopia della carta di identità del delegato

Per le copie autentiche (o conformi):

  • richiesta orale (specificando l’uso o la richiesta della formula);
  • fotocopia della carta di identità del richiedente (se la richiesta non viene presentata tramite avvocato);
  • in caso di delega occorre presentare anche la delega in originale e la fotocopia della carta di identità del delegato.

Farsi dare una sentenza in tribunale: quanto costa?

Il costo delle copie è determinato dal numero di pagine della sentenza e dall’urgenza. Si intendono senza urgenza quelle copie per le quali bisogna attendere almeno tre giorni per il rilascio; con urgenza, invece, quelle il cui rilascio avviene immediatamente (per questa ragione il costo è maggiore).

Le copie penali sono esenti da bolli amministrativi ma pagano i diritti semplici di copia che variano a seconda dell’urgenza con cui vogliono ottenersi.

Per un maggior approfondimento sui costi delle marche da bollo necessarie al rilascio delle copie si rinvia alla lettura di questo articolo.


note

Autore immagine: Pixabay.com


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