L’app sviluppata da Samsung traduce le frasi più comuni in simboli e faccine e viceversa, per restituire ai malati di afasia la voglia di comunicare.
Il mondo delle app di instant messaging si popola di un’alternativa che per una volta potrebbe rivelarsi effettivamente utile, nello specifico a chi non ha la possibilità di farsi capire con le parole.
Arriva Samsung Wemogee che va a colmare un gap espressivo che affligge gli oltre 3 milioni di persone nel mondo, solo 200mila, in Italia che soffrono di afasia, una patologia molto complessa, che comporta la perdita della capacità di comporre o comprendere il linguaggio. Si tratta di un disturbo acquisito, dovuto a lesioni dell’area di Broca e dell’area di Wernicke, le parti del cervello deputate alla progettazione, all’ideazione e all’espressione linguistica.
Le cause più frequenti sono di tipo traumatico, emorragico o ischemico con gravi conseguenze sulla vita del paziente e delle persone che gli sono più vicine con la perdita della rete sociale e pesanti frustrazioni da un punto di vista emotivo.
Coome funziona
Samsung Wemogee funziona come una sorta di traduttore testo-emoji e viceversa: è un software realizzato dalla divisione italiana di Samsung in collaborazione con Leo Burnett Italia, si posiziona a metà strada tra le comuni piattaforme in stile WhatsApp e un frasario di oltre 140 espressioni comuni basato completamente sulle emoji. Gli utenti designati non sono solo i pazienti colpiti da ictus o da altre patologie in grado di intaccare la comprensione o l’espressione del linguaggio, ma anche le persone che stanno loro accanto, che in questo modo ritrovano un modo semplice e pratico di comunicare con i propri cari e rispondere prontamente ai loro bisogni.
L’enciclopedica dotazione di simboli e faccine dello smartphone, con una library di più di 140 frasi, viene combinata da Wemogee in sequenze che arrivano fino a quattro emoji per formare frasi di senso compiuto, suddivise in sei macro aree tematiche. Si parte dalla vita quotidiana per passare a bevande e cibarie, sentimenti, richieste di aiuto, attività ricreative e ricorrenze, mentre la traduzione funziona in entrambi i sensi: italiano-emoji ed emoji-italiano.
Inoltre Samsung Wemogee non è solo una chat di messaging a distanza: questa app, infatti, può essere anche strumento di training in situazioni di compresenza, a supporto delle tradizionali metodologie di riabilitazione, grazie alla funzione display che permette di visualizzare su un unico dispositivo la frase selezionata, sia in forma emoji, sia in forma testuale.
Un business per Samsung
Wemogee, che è in costante evoluzione, sarà disponibile gratuitamente dal 28 aprile sia sui i dispositivi Android che su iPhone e iPad solo in Italia anche se è in programma una sperimentazione clinica che servirà tra le altre cose a documentarne i benefici; la speranza è che un esito positivo possa aiutare a portare il software anche in altri paesi.
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Autore immagine: Google Immagini