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Diritto e Fisco | Editoriale

Risarcimento danni contro ignoti

14 Marzo 2018 | Autore:
Risarcimento danni contro ignoti

Se non è identificato il responsabile del sinistro stradale, si può richiedere il risarcimento per le lesioni subìte al Fondo di garanzia

Restare coinvolti in un incidente stradale può rappresentare una delle esperienze più traumatiche che si possano vivere, soprattutto se il sinistro è molto grave. Come sappiamo, però, a parziale ristoro (almeno da un punto di vista economico) dei danni fisici e materiali subiti c’è la possibilità di richiedere il risarcimento danni all’assicurazione. Può però succedere che in alcuni casi oltre al danno (nel senso letterale del termine) derivante dal sinistro, ci si ritrovi anche ad affrontare la beffa del non essere riusciti ad individuare l’altro conducente coinvolto nell’incidente e che magari è stato il vero responsabile del sinistro. Insomma, ci ritroviamo ad affrontare l’ipotesi in cui è ignoto il conducente che ci ha danneggiati e di conseguenza è sconosciuta anche la sua compagnia assicuratrice. In un caso simile non resta che rassegnarsi e considerare tutto perduto? Non si può chiedere ed ottenere nessun risarcimento danni? La risposta ci fa tirare un sospiro di sollievo. La legge infatti prevede la possibilità di ottenere un risarcimento danni contro ignoti attivando una precisa procedura. Vediamo quindi come bisogna muoversi in questi casi.

Risarcimento danni contro ignoti: chi paga?

La prima domanda che sorge parlando di risarcimento danni contro ignoti, è certamente questa: chi li paga i danni? Essendo infatti il danneggiante non identificato ci si chiede chi risarcisce i danni al suo posto. La riposta a questo quesito si chiama Fondo di garanzia per le vittime della strada [1], che è stato istituito proprio per tutelare e risarcire chiunque subisca un danno prima di tutto fisico a seguito di un sinistro stradale, laddove non c’è possibilità di ricorrere direttamente all’assicurazione del danneggiante perché ad esempio non assicurato o come nel caso di cui stiamo parlando, non identificato. Il Fondo di garanzia, di volta in volta designerà una compagnia assicuratrice che provvederà a svolgere tutte le operazioni di accertamento sul sinistro fino alla liquidazione del risarcimento danni.

Risarcimento contro ignoti: quali danni sono coperti?

Partiamo dalle brutte notizie: il risarcimento danni contro ignoti non copre tutti i danni subiti a seguito di sinistro stradale. In particolare sono i danni all’autoveicolo che vengono risarciti solo in presenza di determinate condizioni. Ma andiamo con ordine. Se un pirata della strada ha causato un incidente nel quale il danneggiato ha subìto lesioni fisiche, il risarcimento potrà coprire integralmente questo tipo di danno, a prescindere dalla sua entità. Quindi si può dire che il risarcimento danni contro ignoti per le lesioni fisiche è sempre previsto. Diverso è invece il discorso relativo ai danni subìti dal veicolo. In questo caso, infatti, il risarcimento contro ignoti si potrà ottenere soltanto se dal sinistro sono derivate lesioni fisiche gravi alla persona. Ma in cosa consistono le lesioni gravi? Si parla di lesioni gravi (o non lievi) quando il danno fisico accertato compromette l’integrità psicofisica del danneggiato in misura superiore al 9% [2]. In questi casi è previsto quindi il risarcimento contro ignoti anche in caso di danni alle cose, seppur in presenza di una franchigia di 500 euro, il che significa che il danno sarà risarcibile solo se superiore ai 500 euro e solo per la parte eccedente tale soglia. Quindi, ad esempio, in caso di danno valutato 3.000 euro, sarà risarcita solo la parte superiore a 500 euro, vale a dire 2.500 euro.

Risarcimento danni contro ignoti: cosa fare in caso di sinistro?

Essendo la richiesta di risarcimento danni contro ignoti un’ipotesi “particolare” di risarcimento, spesso vista con sospetto sia dalle assicurazioni che dai giudici (non sono pochi infatti i casi di frode o tentativi di frode messi in atto sfruttando questo strumento), è bene che in caso di sinistro vengano prese tutte le precauzioni del caso per tutelare i propri interessi di persona danneggiata. Innanzitutto, se possibile, è utile cercare di ricordare e appuntare il numero di targa (o anche solo le iniziali) e quantomeno il modello e il colore dell’auto “pirata”. In secondo luogo può risultare fondamentale rintracciare eventuali testimoni del sinistro, avendo cura di farsi dare i nominativi e rispettivi indirizzi di residenza per poterli contattare in un secondo momento. Terzo step è quello di recarsi il prima possibile in pronto soccorso per sottoporsi a tutti gli accertamenti del caso e farsi certificare così le lesioni subite. A questo punto è opportuno sporgere denuncia di sinistro all’autorità (Carabinieri, Polizia di Stato). Precisiamo sin da ora che per ottenere il risarcimento non è obbligatorio né denunciare il sinistro, né presentare querela contro ignoti alle autorità [3]. Ciò non toglie però che la denuncia o la querela danno maggiore credibilità alla richiesta di risarcimento e, in un eventuale giudizio, anche le rilevazioni e le risultanze delle indagini svolte da Carabinieri o Polizia potranno risultare utili alla ricostruzione del fatto (quindi a dimostrare che l’incidente si è verificato per condotta dolosa o colposa del conducente di un altro veicolo) e a provare l’impossibilità di identificare il responsabile. A questo punto non vi resta che inviare la richiesta di risarcimento, tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, a “Consap Spa” (via Yser, 14 – 00198 Roma) e alla compagnia assicuratrice che agisce per conto del Fondo di Garanzia Vittime della Strada, allegando tutta la certificazione medica utile a valutare l’entità e la tipologia delle lesioni subite.
Una volta inviata la richiesta di risarcimento è molto probabile che la compagnia assicuratrice che gestisce nel caso specifico il Fondo di garanzia non paghi spontaneamente. Sarà dunque necessario avviare una causa nei suoi confronti (non prima che siano trascorsi 60 giorni dall’invio della richiesta di risarcimento). Solo al termine della causa, con una sentenza di condanna al pagamento nei confronti dell’assicurazione, si potrà finalmente ottenere il risarcimento danni.

Risarcimento danni contro ignoti in caso di auto parcheggiata

Un caso particolare ma certamente molto frequente è infine quello di danni causati da ignoti alla macchina parcheggiata. Pensiamo ad esempio al guidatore sbadato che urta la nostra auto durante una manovra, o anche a veri e propri atti vandalici, come la famosa “rigata” o il danneggiamento di vetri e specchietti. Si può in questi casi ottenere un risarcimento danni contro ignoti? Come abbiamo detto, in queste ipotesi di sicuro non si potrà far ricorso al Fondo di garanzia per ottenere un risarcimento, non essendosi verificate lesioni alla persona. Cosa resta da fare allora? L’unica speranza risiede nel contratto di assicurazione che abbiamo stipulato con la nostra compagnia. Se infatti abbiamo sottoscritto delle garanzie accessorie, come quella contro gli atti vandalici, denunciando il danno ai Carabinieri o alla Polizia, potremo sperare di ottenere un risarcimento dalla nostra assicurazione. In caso contrario, o ci travestiamo da detective privati e cerchiamo di risalire all’autore del misfatto o, più probabilmente, non ci resterà che metter mano al portafogli e riparare il danno a spese nostre.


Laddove non ci sia possibilità di ricorrere direttamente all’assicurazione del danneggiante perché non identificato, si potrà ottenere il risarcimento danni facendo richiesta al Fondo di garanzia vittime della strada.

note

[1] D. lgs. n. 209 del 07.09.2005.
[2] Cass. sent. n. 24214/2015 del 27.11.2015.
[3] Cass. sent. n. 20066/2013 del 02.09.2013.


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