Regime forfettario per i professionisti


Regime fiscale agevolato forfettario per i liberi professionisti: chi può aderire, come funziona, conviene.
Il regime forfettario, il nuovo regime fiscale agevolato introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 [1], simile per molti aspetti al regime dei contribuenti minimi, è ad oggi la scelta più conveniente per i liberi professionisti che avviano l’attività e che non prevedono grosse spese o investimenti.
Questo regime, infatti, prevede la tassazione sostitutiva ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività, se si soddisfano particolari requisiti, e la tassazione sostitutiva al 15% negli altri casi, l’esenzione dall’Iva e dai relativi adempimenti (dichiarazione Iva, spesometro, comunicazione delle liquidazioni periodiche…), dagli studi di settore, dall’Irap, dall’Irpef, dalle addizionali e dalla tenuta delle scritture contabili.
Inoltre, chi aderisce al forfettario non sarà obbligato, dal 2019, alla fatturazione elettronica verso le imprese ed i professionisti.
Ma procediamo per ordine e vediamo come funziona il regime forfettario per liberi professionisti, i requisiti di accesso e le agevolazioni previste.
Indice
- 1 Chi rientra nel regime forfettario?
- 2 Quali sono i requisiti per accedere al forfettario?
- 3 Quanto può fatturare chi aderisce al forfettario?
- 4 Quanto può fatturare il libero professionista che aderisce al forfettario?
- 5 Quanto dura il regime forfettario?
- 6 Come si calcola il reddito da tassare per i forfettari?
- 7 Si possono avere dipendenti o collaboratori col forfettario?
- 8 Quali sono i vantaggi del forfettario?
- 9 Chi aderisce al forfettario può dedurre le spese?
- 10 Di quanto viene decurtato il reddito nel forfettario?
- 11 Come si compila il modello redditi per i forfettari?
- 12 Come si esce dal regime forfettario?
Chi rientra nel regime forfettario?
Possono accedere al regime forfettario le persone fisiche, sotto forma di ditta individuale o liberi professionisti; non sono ammesse le società, né i soci di società di persone (come Snc o Sas), di associazioni assimilate o di società a responsabilità limitata trasparenti (Srl trasparenti).
Quali sono i requisiti per accedere al forfettario?
I requisiti per accedere al regime forfettario sono i seguenti:
- i compensi dell’anno precedente non devono risultare superiori alla soglia massima di ricavi annua;
- le spese per lavoro dipendente, nell’anno precedente, devono risultare inferiori a 5mila euro;
- il costo complessivo, al lordo degli ammortamenti, dei beni strumentali alla chiusura dell’esercizio precedente non deve superare 20mila euro;
- per chi fruisce della riduzione della tassazione, cioè del forfettario super agevolato con tassazione al 5%, i requisiti sono gli stessi previsti per i contribuenti minimi:
- l’attività non deve risultare la continuazione di un’attività precedente, svolta anche sotto forma di lavoro subordinato;
- il contribuente non deve aver avuto una partita Iva aperta negli ultimi 3 anni.
Quanto può fatturare chi aderisce al forfettario?
La soglia massima annua di ricavi, per chi rientra nel forfettario, cambia a seconda dell’attività esercitata.
Nella seguente tabella, i limiti massimi di fatturato.
Tipologia di attività | |
Commercio (al dettaglio e all’ingrosso) | 50.000 |
Commercio di alimenti e bevandeCommercio ambulante di alimenti e bevande | 40.000 |
Commercio ambulante non alimentare | 30.000 |
Costruzioni e attività immobiliari | |
Intermediari del commercio | |
Servizi di alloggio e di ristorazione | 50.000 |
Attività professionali, scientifiche,tecniche, sanitarie, di istruzione, Servizi finanziari ed assicurativi | 30.000 |
Altre attività economiche | 30.000 |
Industrie alimentari e delle bevande | 45.000 |
Quanto può fatturare il libero professionista che aderisce al forfettario?
Come abbiamo visto dalla tabella, il libero professionista che aderisce al forfettario può fatturare sino a 30mila euro annui.
Quanto dura il regime forfettario?
Il regime forfettario ha durata illimitata, sinché non si superano i requisiti previsti dalla normativa. Dura 5 anni, invece, il forfettario super agevolato per chi avvia l’attività, con tassazione del 5%.
Come si calcola il reddito da tassare per i forfettari?
Nel regime forfettario, il reddito da tassare è pari ai ricavi, al netto dei contributi previdenziali e delle perdite, decurtati da un coefficiente di redditività che varia, a seconda dell’attività, dall’86% al 40%. Per i professionisti è pari al 78%.
Si possono avere dipendenti o collaboratori col forfettario?
Chi aderisce al forfettario può assumere dipendenti e avvalersi di collaboratori, ma le spese per lavoro dipendente e per i collaboratori devono risultare inferiori a 5mila euro annui.
Quali sono i vantaggi del forfettario?
Le agevolazioni per chi aderisce al forfettario sono:
- tassazione del 5% o 15% che sostituisce Irap, Irpef e addizionali;
- non soggezione all’Iva e ai relativi adempimenti (dichiarazione, liquidazioni periodiche, spesometro…);
- non soggezione agli Studi di Settore;
- nessun obbligo di tenere i registri Iva obbligatori (acquisti, vendite, etc.), ma solo di numerare progressivamente le fatture e conservarle (escluse le fatture acquisti);
- sulle fatture non deve essere addebitata l’Iva, e non si deve subire ritenuta d’acconto;
- sconto del 35% sui contributi per chi è iscritto alla gestione Inps commercianti.
Chi aderisce al forfettario può dedurre le spese?
Chi aderisce al regime forfettario non può dedurre le spese dal reddito, esclusi i contributi previdenziali e le perdite pregresse.
Di quanto viene decurtato il reddito nel forfettario?
Gli aderenti al forfettario non possono, come abbiamo detto, dedurre costi dal reddito: i compensi, infatti, sono ridotti da un coefficiente di redditività, che cambia a seconda dell’attività svolta, come espresso nella seguente tabella:
Settore di attività | Coefficiente di redditività |
Commercio (al dettaglio e all’ingrosso) | 40% |
Commercio di alimenti e bevande | 40% |
Commercio ambulante di alimenti e bevande | 54% |
Costruzioni e attività immobiliari | 86% |
Intermediari del commercio | 62% |
Servizi di alloggio e attività diristorazione | 40% |
Attività professionali, scientifiche,tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari ed assicurativi | 78% |
Altre attività economiche | 67% |
Industrie alimentari e delle bevande | 40% |
Come si compila il modello redditi per i forfettari?
Innanzitutto, il quadro nel quale vanno indicati i redditi tassabili col regime agevolato Forfettario è il quadro LM del modello Redditi. La compilazione non è difficile, ma bisogna prendere nota in anticipo del proprio codice attività (codice Ateco) e del coefficiente di redditività che si applica per la propria attività. Il coefficiente di redditività riduce i ricavi di una determinata percentuale: per i professionisti, il coefficiente di redditività è pari al 78%: significa che su mille di compensi ne sono tassati 780. Questo perché non è permessa la deduzione di alcuna spesa, eccetto i contributi previdenziali e le perdite pregresse.
Passiamo ora alla compilazione del quadro LM:
- nel rigo LM 21 bisogna barrare le due caselle con cui si conferma di avere i requisiti per fruire del regime forfettario e si conferma l’assenza di cause ostative; se si tratta di una nuova attività, con diritto alla tassazione sostitutiva del 5%, bisogna barrare anche la casella 3;
- nel rigo LM 22 si deve indicare:
- il codice Ateco dell’attività;
- il coefficiente di redditività legato all’attività;
- il totale dei componenti positivi (ricavi-compensi);
- nel rigo LM 34 è indicato (il calcolo è effettuato automaticamente dal software delle Entrate Redditi Online) il reddito imponibile, cioè il reddito decurtato dal coefficiente di redditività: ad esempio, se il professionista ha guadagnato 10mila euro nell’anno, l’imponibile è pari a 7.800 euro;
- nel rigo LM 35 si devono indicare i contributi previdenziali pagati nell’anno;
- nel rigo LM 36 è indicato il reddito al netto dei contributi (reddito meno contributi);
- nel rigo LM 37 bisogna indicare eventuali perdite pregresse;
- nel rigo LM 38 è indicato il reddito al netto delle perdite, sul quale va applicata l’imposta sostitutiva del 15% (del 5% se si possiedono determinati requisiti, per i primi 5 anni di attività);
- infine, nel rigo LM 39 è indicata l’imposta.
Come si esce dal regime forfettario?
Per chi non vuole più aderire al regime forfettario, è possibile passare al regime fiscale ordinario. Per approfondire: Come uscire dal regime forfettario.