Dogana: cosa si può portare e cosa no


Stai per andare all’estero e vuoi rientrare con il bagaglio carico di prodotti. Puoi farlo? Quale merce può varcare indenne i controlli alla frontiera?
Davvero parti per Cuba? Non dimenticare di portarmi rum e sigari! Quante volte abbiamo sentito o pronunciato frasi simili. Per ogni amico o parente che va in vacanza c’è una richiesta specifica di portare in dono qualche prodotto tipico del luogo: che sia il sigaro cubano, la scorta di vini del Sudafrica, i meravigliosi prodotti in ebano africani. E chi più ne ha più ne metta. Per non parlare di prodotti più discutibili, ad esempio merce e vestiti di finte marche. Richieste più sensate e altre volte a dir poco strampalate. In mezzo a tutto questo via vai di merce in valigia, non dobbiamo dimenticare il problema Dogana. Non si può comprare e riportare a casa tutto ciò che vogliamo dall’estero, soprattutto in termini di quantità. Che piaccia o no, ci sono le frontiere con cui fare i conti (non solo quelle fisiche, ma ancor di più quelle economiche). Ci sono prodotti espressamente vietati alla dogana e altri invece che sono consentiti, entro però un limite massimo da non superare. Ma che cos’è esattamente la dogana. E soprattutto, parlando di dogana, cosa si può portare e cosa no? Scopriamolo in questo articolo.
Indice
Cos’è la dogana?
Ne parliamo tutti come se fosse un’entità metafisica, che tutto può e tutto vede. La dogana è invece qualcosa di molto concreto. È un ente che controlla l’entrata e l’uscita di tutte le merci dal confine di un paese e ha il potere di applicare i diritti doganali, cioè la riscossione dei dazi e dell’Iva, qualora dovuti.
Succede perché i confini degli Stati non sono solo fisici, ma anche e soprattutto economici. Così ogni Paese del mondo, in base a una propria politica, toglie o mette barriere economiche a protezione delle proprie merci: i cosiddetti dazi, che ricadono tanto sul trasporto merci commerciale quanto sui comuni viaggiatori, se superano certi limiti di ingresso di merci estere.
Ogni Paese ha la sua dogana, controllata a livello governativo (quindi pubblico) e chiamata ad applicare le leggi di quello stato. Essendo noi però cittadini non più solo italiani, ma anche dell’Unione europea, ecco che abbiamo raggiunto una forma di dogana – per così dire – armonizzata, cioè funzionante in base a regole standard che il sistema europeo (con tutti gli stati che ne fanno parte) si è dato. E questa è cosa non di poco conto per noi: ci consente infatti di viaggiare e acquistare in Europa con molta più libertà.
Dogana quindi è l’ente in sé, ma anche i suoi uffici, che sono sparsi su tutto il territorio nazionale e in ogni regione italiana. Vediamo ora come funziona.
Dogana: come funziona?
Come abbiamo accennato, la dogana serve a controllare i flussi di merci importate ed esportate tra Paesi che non godono di una politica economica comune.
In parole povere l’ente agisce in due modi:
- applicando dazi doganali, cioè veri e propri tributi che la persona importatrice delle merci sottoposte a diritti doganali deve pagare. Sono quindi introiti fiscali per uno Stato;
- vietando, e quindi bloccando, tutte quelle merci che, per la loro natura, non possono in alcun modo varcare i confini dello stato, se non dietro presentazione di specifici certificati e autorizzazioni.
- Controllando tutti questi pacchi o bagagli che ritengono sospetti.
Dogana nell’Unione europea
Oramai da tempo, quando parliamo di dogana e dazi doganali, possiamo felicemente escludere i prodotti che riportiamo dai viaggi (o gli acquisti online) all’interno del circuito Ue. Noi cittadini italiani, infatti, siamo anche cittadini europei. E così funziona in tutti gli altri Paesi che hanno scelto di diventare membri di questa discussa Europa (di cui tutti ci lamentiamo, ma da cui tutti abbiamo guadagnato anche benefici e possibilità).
In tutto il territorio dell’Unione europea infatti, vige la libera circolazione di persone, capitali e merci. Ciò significa che noi possiamo viaggiare senza passaporto e varcare i confini di tutti i paesi membri Ue in libertà. E la stessa cosa possono fare le merci. I prodotti che acquistiamo da paesi Ue possono entrare in altri Stati Ue senza alcun diritto di dogana. I dazi sono un ricordo del passato.
Ad esempio, se rientriamo in Italia dall’Irlanda o dalla Francia, o dalla Germania, non c’è alcuna dogana a pendere sulle nostre teste sui prodotti che lì abbiamo acquistato:
- a patto che ciò che acquistiamo sia destinato al nostro uso personale o familiare e non ad essere rivenduto;
- a meno che non si tratti di prodotti particolari – alcol e tabacco o merce vietata – sottoposti a precisi limiti, a seconda delle normative introdotte da ciascun Stato membro.
Dogana fuori dall’Unione europea
Di dogana invece si comincia a parlare quando varchiamo i confini europei e importiamo prodotti da paesi extra Ue oltre il limite consentito. Pensiamo alla Cina, agli Stati Uniti, ai Paesi africani, all’Asia. Tutto ciò che non è Europa (o meglio Unione europea) allora in qualche modo ci mette di fronte all’obbligo di dazi doganali da pagare e limiti ancora più stringenti sulla merce da importare.
Dogana: cosa si può portare?
Detto questo, cerchiamo di capire meglio, parlando di dogana, cosa si possa portare e cosa no – sia all’interno del circuito europeo che in quello extraeuropeo.
Dogana: cosa si può portare all’interno dell’Unione europea
In linea generale, se viaggi e varchi i confini tra paesi appartenenti all’Unione europea, non devi dichiarare e pagare la dogana sui prodotti che acquisti e importi. Di norma si può portare tutto ciò che compri nei negozi, compresi molti prodotti di origine animale.
Alcune restrizioni – quindi alcuni limiti ai prodotti che è possibile portarsi dietro – possono essere introdotte da ogni Paese membro. In particolare, possono subire limitazioni:
- alcol e tabacco;
- contanti;
- prodotti di origine animale, se ad esempio ci sono epidemie in corso;
- i minori di 17 anni.
Per quanto riguarda alcolici e prodotti con tabacco, ogni paese Ue può introdurre proprie regole sui limiti massimi di merce che è possibile importare. Questi limiti però non possono essere inferiori a:
- 800 sigarette;
- 200 sigari;
- 1 kg di tabacco;
- 10 litri di superalcolici;
- 20 litri di vino alcolizzato;
- 90 litri di vino;
- 110 litri di birra
Quindi alcol e tabacco si possono portare. Nessun paese (a parte alcuni casi specifici), può mettere in discussione questi quantitativi minimi consentiti.
Anche i contanti si possono portare da un Paese all’altro dell’Ue. Solo che:
- Si possono portare liberamente e senza dichiararli fino a 10 mila euro;
- Dai 10 mila euro in su, dovrebbe essere obbligatorio dichiararli alle autorità doganali.
E i prodotti di origine animale si possono portare tra paesi Ue? Se hai trovato un ottimo prosciutto crudo in Spagna o dell’eccellente carne irlandese, la puoi riportare a casa terminato il viaggio? Di norma si. I prodotti di origine animale si possono portare, a meno che non vi sia una particolare problematica sanitaria – come un’epidemia – che blocca un po’ le cose e rende necessario vietare alcuni prodotti per un determinato periodo di tempo.
A conti fatti quindi, all’interno dell’Ue (quindi viaggiando tra Italia e Spagna o tra Francia e Spagna, o tra Irlanda e Germania, ecc) è si può portare tutto ciò che acquisti, senza dichiarare. E alcuni prodotti (come il tabacco, l’alcol e i contanti) possono subire delle limitazioni. Meglio sempre verificare prima di partire, contattando le autorità doganali. Ricorda che queste possono sempre effettuare controlli, facendoti aprire i bagagli.
Dogana: cosa si può portare da paesi extra Ue
Le cose si complicano un po’ di più se viaggi e importi prodotti in un Paese dell’Unione europea da un Paese extraeuropeo. Ad esempio se fai entrare merce dalla Cina in Italia, dagli Cuba in Italia, ecc.
In questo caso devi dichiarare e pagare la dogana sui prodotti che fai entrare o uscire dall’Ue se superi un certo limite. A volte invece devi dichiarare e basta, anche dotandoti di apposite autorizzazioni di accompagnamento ai prodotti. Anzi, specifichiamo bene che la dogana si paga solo sui prodotti che importi da paesi fuori dall’Unione europea, che non fanno parte della famiglia comunitaria.
Innanzitutto, cosa puoi portare alla dogana senza pagare i diritti doganali?
- Puoi portare, senza dover pagare i diritti doganali, prodotti acquistati (profumi inclusi) fino a un massimo di 300 euro per viaggiatore, 430 euro se viaggi via aereo o via mare, 150 se sei un minore di 15 anni. Se superi questi limiti pagherai ti toccherà pagare tutti i diritti doganali;
- Puoi inoltre portare tabacco fino a un certo limite. In particolare, in Italia puoi portare al massimo 200 sigarette, 50 sigari, 250 grammi di tabacco,
- Puoi portare alcol fino a un certo limite. Sempre in Italia questo limiti è di 1 litro di alcol con gradazione massima 22%, alcol etilico con massimo 80%, 2 litri di bevande alcoliche con gradazione fino al 22%, 4 litri di vino fermo e 16 litri di birra.
- Puoi portare carburante fino a 10 litri in un contenitore portatile;
- Puoi portare denaro contante fino a un massimo di 10 mila euro, sopra la quale la cifra va assolutamente dichiarata alla dogana.
- Puoi portare prodotti alimentari solo se accuratamente accompagnati da certificati sanitari e autorizzazioni. Via libera anche al caviale fino a 125 gr per viaggiatore e ai prodotti alimentari speciali consumati per motivi medici e latte in polvere per bambini. Ok anche ai cibi base, come pasta e pane. Si possono portare anche prodotti della pesca fino a 20 kg e, da alcuni paesi (Isole Færøer, dalla Groenlandia e dall’Islanda) piccole quantità di carne e formaggi fino a un massimo di 10 kg.
- Puoi portare solo dietro certificato Cites (una speciale licenza di importazione) flora e fauna in via d’estinzione.
Ricordiamo, che affinché quanto detto finora sia valido, i prodotti acquistati, entro i limiti consentiti, devono essere occasionali, destinati all’uso personale e non alla rivendita.
Se i limiti consentiti vengono superati hai l’obbligo di sdoganare i prodotti, pagando i relativi diritti doganali. Paghi dazio insomma.
Dogana: cosa non si può portare?
Abbiamo visto fin qui ciò che si può portare alla dogana senza dichiararlo e ciò che invece si deve dichiarare. Vediamo ora invece ciò che assolutamente non si può portare:
- Animali, senza aver ottenuto il certificato sanitario emesso dal Paese di provenienza o nel caso l’animale sia di chi viaggia, tutta la documentazione veterinaria richiesta, vaccinazioni comprese;
- Animali ad alto rischio estinzione senza certificato Cites;
- Piante molto rare (se non dietro autorizzazione del Paese);
- Zanne di elefante, avorio, pelli di rettile senza certificato Cites;
- Coralli, sabbie e altri elementi di ambienti protetti senza certificato Cites;
- Medicinali vietati nello Stato in cui si va (se il medicinale è fondamentale per tua salute devi dotarti di un certificato medico);
- Prodotti contraffati (griffe falsificate, dvd pirata e altri prodotti simili);
- Quadri, sculture, altri beni, auto possono essere consentiti con un’apposita autorizzazione, rilasciata dagli uffici Esportazioni delle Sovrintendenze;
- Esplosivi, armi da fuoco e liquidi infiammabili possono essere vietati (in alcuni casi sono ammessi dietro specifiche autorizzazioni)
- possono anche essere vietati frutta, verdura, carne, salumi e prodotti caseari (senza le dovute autorizzazioni). Eccezione vengono fatte per latte in polvere per bambini e alimenti speciali per motivi medici; piccoli quantitativi di prodotti della pesca,prodotti alimentari essenziali (pane e pasta).
- Droga.
Dogana: quando si paga?
Se le autorità doganali sospettano che tu stia portando con te un prodotto vietato o stia superando i limiti consentiti, possono chiederti di dimostrare il contrario, di aprire i bagagli per verificare, e possono costringerti a pagare i dazi doganali su quei prodotti. Se poi il prodotto è totalmente vietato, sarà sequestrato dalle autorità.
note
Autore immagine: Pixabay
I doganieri dell aereo porto di lamezia terme sono incompetenti meglio fargli fare un corso di agiornamento che sono troppo arretrati stanno ancora a30 anni indietro nn conoscono le nuove norme 28.10.2018