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Come scoprire se ho un’ernia del disco

1 Luglio 2018
Come scoprire se ho un’ernia del disco

Mal di schiena: come distinguere un’ernia del disco da una lombalgia, dalla lombosciatalgia o da una semplice protrusione. Quali sono i sintomi dell’ernia e quale tipo di dolore si avverte.

Hai un forte mal di schiena? Quando ti siedi senti una compressione sulla zona lombare e quando stai in piedi hai bisogno di riposarti spesso? Se non riesci neanche a piegarti a dovere è molto probabile che tu ti stia chiedendo se hai un’ernia. L’ernia del disco, e in particolare quella lombare – quella cioè che interessa la parte bassa della schiena – comporta di solito proprio i sintomi che hai appena descritto. Questo non significa però che hai necessariamente un’ernia. Esistono infatti tanti stadi intermedi come la protrusione e il bulging. In questo articolo cercherò di fornirti qualche delucidazione in merito ai sintomi dell’ernia. Sebbene il modo più certo per risolvere ogni tuo dubbio sia eseguire una risonanza magnetica, è probabile che, prima di fare una fila in ospedale (a volte di mesi), di sottoporti a raggi o di pagare una clinica privata per l’accertamento strumentale, tu voglia avere qualche informazione in più e sapere «come scoprire se ho un’ernia del disco». In questo articolo proverò a rispondere al tuo dubbio.

Dolore dell’ernia: com’è fatto?

Di solito, per verificare l’esistenza di una patologia si parte dalla sintomatologia riferita dal paziente. Si chiede cioè che tipo di dolore avverte il malato. La domanda tipica del medico è: «Prova a descrivere il tuo dolore. Il tuo dolore è come se fosse…: una coltellata, una scossa, una pressione?»

Il dolore dell’ernia è davvero tra i più lancinanti. In genere la sua localizzazione varia a seconda della vertebra interessata dal problema.

A volte la gente cade in inganno ritenendo che il dolore dell’ernia debba essere localizzato in corrispondenza della colonna vertebrale. Non è affatto così. Anzi, sulla colonna non si avverte quasi nulla. Il riflesso è invece a sinistra o a destra della colonna (a seconda del lato della vertebra) in corrispondenza della zona superiore alla natica o sulla natica stessa (di solito dove vengono fatte le punture intramuscolari). Il dolore può essere molto ampio o concentrato in un punto soltanto. Negli stadi più forti, coinvolge anche la gamba; questo perché l’ernia comprime sul nervo sciatico che parte proprio dall’inizio della natica e finisce sino alle dita del piede. Quando l’ernia è espulsa o comunque particolarmente grossa si verifica la cosiddetta parestesia della gamba: si tratta di formicolio, assenza di sensibilità e perdita della forza.

Il dolore dell’ernia è anche soggettivo e dipende dal tipo di conformazione della schiena: su alcuni soggetti, anche un’ernia di minime dimensioni può dar luogo a dolori molto forti; in altri casi è addirittura asintomatica e si scopre dopo molto tempo. In genere, a fare la differenza è lo spazio intervertebrale (che varia da paziente a paziente, spesso per ragioni genetiche o di attività svolte). Lo spazio intervertebrale è quello che intercorre tra una vertebra e l’altra: tanto più è stretto, tanto maggiore è il dolore. La ragione di ciò è semplice: l’ernia non è altro che una protuberanza del disco determinata da uno schiacciamento delle vertebre.

Per capire ciò devi immaginare l’ernia come una sorta di bublegum di quelle con dentro il liquido alla menta: questa massa gelatinosa è posta tra tutte le vertebre e consente loro di muoversi e snodarsi (se non fosse così, la nostra schiena sarebbe rigida come la tibia o l’avambraccio). Bene, quando c’è una compressione tra le vertebre, questa massa gelatinosa fuoriesce dalla sua sede e sporge verso l’esterno (un po’ come quando premi un panino ed esce fuori la marmellata). Proprio questa fuoriuscita del disco, che si chiama appunto ernia, determina il dolore che tu avverti e il senso di paralisi alla schiena.

Se ti senti abbattuto e afflitto, posso capirti: i dolori di schiena sono quelli che maggiormente coinvolgono l’aspetto emotivo delle persone. E la ragione è semplice: il nostro cervello trasmette le informazioni a tutto il corpo grazie a un liquido che è il midollo osseo. Se c’è qualcosa che mette in pericolo questo sistema di trasmissione, il cervello va in allarme e si difende. Ecco perché ti senti così debole, sensibile e paralizzato. Quindi, fatti forza: è del tutto normale che tu ti senta abbattuto.

Leggi anche I diritti di chi soffre di mal di schiena

Come scoprire se ho un’ernia del disco?

Come ti dicevo prima, c’è un modo sicuro per scoprire se hai un’ernia ed è la risonanza magnetica. La radiografia non sempre consente questo tipo di accertamento.

Qui di seguito ti indicherò alcuni dei sintomi, fermo restando che l’indagine del medico potrà essere di maggior conforto. Questo perché esistono vari stadi dell’ernia: in una scala di gravità si passa dal bulging alla protrusione, dall’ernia pura e semplice all’ernia espulsa.

In ogni caso esistono dei metodi “visivi” per capire se hai un’ernia del disco.

Un primo metodo è quello di tossire o starnutire. Se hai un’ernia sentirai un lancinante dolore, come una sciabolata, sul lato della schiena interessato.

Un altro tipico sintomo è la difficoltà ad andare di corpo.

Sicuramente, il sistema classico è quello di provare a piegarsi, a gambe rette, per raccogliere qualcosa da terra. Tuttavia, una eventuale rigidità può dipendere anche da una semplice lombalgia o da una sciatalgia dovuta a un colpo di freddo.

Se hai un problema al nervo sciatico ti risulterà difficile metterti sulle punte di entrambi i piedi e rimanerci a lungo: troverai cioè che una gamba è più debole dell’altra.

Se vuoi fare una controprova, stenditi su un letto e prova a sollevare una gamba mentre una persona la spinge verso il basso; ripeti l’operazione con entrambe le gambe e verifica se con una delle due riesci a resistere maggiormente alla forza contraria.

Il metodo tradizionale e più sicuro per capire se hai un’ernia del disco è la cosiddetta «manovra di Lasègue». Eseguirla è davvero molto facile. Sdraiati su un letto a pancia in su. Stendi le gambe e prova a sollevarle singolarmente senza fletterle. Ripeti l’operazione con entrambe le gambe. Se troverai che, così facendo, senti tirare la schiena e non riesci a portare le gambe a 80, 90 gradi rispetto alla posizione supina vuol dire che c’è una compressione sulla vertebra e che probabilmente hai un’ernia. Di solito chi ha l’ernia inizia a sentire dolore già quando la gamba è a 45-50 gradi.



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