Come assumere una collaboratrice domestica? Come regolarizzare una badante? quali sono le regole da seguire e gli adempimenti necessari?
Hai necessità di assumere una badante o una collaboratrice domestica? Non sai come fare?Anche il lavoro domestico da anni è dotato di un proprio contratto collettivo di riferimento. Il CCNL del lavoro domestico viene aggiornato annualmente soprattutto per quanto concerne le retribuzioni. Infatti anche in questo settore, pur con tutte le sue particolarità, vigono regole ferree sia in fase di assunzione del lavoratore, che in fase di continuità dl rapporto di lavoro. Particolarità dicevamo, perché anche se il lavoro domestico è ormai equiparato a tutte le altre attività di lavoro dipendente, ci sono cose che lo distinguono dagli altri. In particolar modo la figura del datore di lavoro che in primo luogo non funge da sostituto di imposta e poi, in secondo luogo non è tenuto ad adempiere a molte cose comuni alle altre tipologie di lavoro dipendente. Ma allora, come assumere una badante? Cosa deve fare il datore di lavoro? Vediamo nel dettaglio tutte le regole da seguire per rendere legale il lavoro di un collaboratore domestico.
Indice
Contratto badante o colf, come fare?
Come dicevamo, il datore di lavoro non funge da sostituto di imposta. Nel lavoro domestico il datore di lavoro è la famiglia presso cui il lavoratore presta servizio e nel caso della badante, spesso è lo stesso soggetto bisognoso di assistenza, sia esso un anziano o un soggetto disabile. Per evitare pesanti sanzioni, in un settore che ancora oggi statisticamente, risulta tra quelli con più alto tasso di lavoro nero, il lavoratore va assunto con regolare contratto. Il CCNL di categoria indica, per le varie tipologie di lavoro domestico, una serie di voci che vanno inserite nel contratto al momento dell’assunzione. Come si fa un contratto di lavoro domestico? La redazione del contratto non è obbligatoria, anche se consigliabile, perché per regolarizzare il lavoratore basta la lettera di assunzione. Al riguardo va sottolineato che le sanzioni previste quando ci si trova di fronte a lavoro nero nel settore, sono tra i 1.500 ed i 12.000 euro, senza considerare che in caso di condanna all’assunzione, il datore di lavoro sarà tenuto a pagare anche gli arretrati dei contributi previdenziali con tutti gli interessi e le altre sanzioni previste. Nel contratto o nella lettera di assunzione, oltre ai dai anagrafici di datore di lavoro e lavoratore (per i quali si allegano i documenti di riconoscimento con i codici fiscali di entrambi), si deve inserire il livello di inquadramento, la retribuzione oraria o giornaliera, la durata del contratto, i riposi, gli orari di lavoro, le mansioni del lavoratore ed il luogo del dove si svolgerà il lavoro. Il contratto o la lettera di assunzione va firmata da entrambe le parti in causa, cioè datore di lavoro e dipendente.
Cosa deve fare il datore di lavoro?
Il rapporto di lavoro parte dal giorno successivo alla stipula del contratto. Dopo la firma cosa deve fare il datore di lavoro? Il rapporto di lavoro va registrato all’Inps e questo è un adempimento a carico del datore di lavoro. Infatti anche per la badante o la colf, bisogna versare i contributi previdenziali all’Istituto di Previdenza Sociale. Da qualche mese l’Inps ha messo a disposizione sul portale ufficiale dell’Istituto, nell’area “servizi per il cittadino”, il cassetto previdenziale per ilo lavoro domestico al quale si può accedere dopo registrazione ai servizi telematici dell’Istituto. Grazie a questo strumento, le famiglie possono tenere sotto controllo lo stato dei pagamenti dei contributi dovuti, le scadenze in cui pagarli, oltre che modificare i dati del rapporto di lavoro, sempre di comune accordo con il lavoratore. I bollettini per pagare i contributi possono essere scaricati dal portale o vengono spediti a casa del datore di lavoro da parte dell’Inps. Sono i cosiddetti MAV, bollettini ci conto corrente postale già precompilati, compresi gli importi da pagare. I versamenti sono trimestrali e posticipati, con scadenze prefissate il 10 gennaio, il 10 aprile, il 10 luglio ed il 10 ottobre.
L’inquadramento del lavoratore
Nella lettera di assunzione va riportato anche il livello con cui si va ad inquadrare il dipendente. Il livello assume importanza anche per verificare quale stipendio erogare al dipendente, visto che il CCNL di settore prevede una tabella con le retribuzioni minime da applicare. I livelli con cui assumere un lavoratore nel settore domestico sono 4, A, B, C e D e tutti hanno dei sottolivelli Super. Per quanto concerne il lavoro specifico della badante, i livelli A, AS e B non possono essere applicati al lavoro di badante, perché essi, nello specifico, riguardano lavoratori non addetti all’assistenza di persone. In definitiva, per regolarizzare un lavoratore domestico bisogna attenersi alle disposizioni previste dal CCNL di categoria. I livelli di inquadramento previsti sono, in sintesi:
- Livello A ed AS: si tratta di lavoratori non addetti all’assistenza di un invalido o di un anziano, con esperienza non superiore ai 12 mesi per quanto riguarda il livello A, che prevede una retribuzione minima pari ad € 629,15 al mese. Per il livello AS, da applicare a baby sitter con lavoro discontinuo o a dame di compagnia lo stipendio mensile minimo previsto è pari ad € 743,55.
- Livello B e BS: in questo livello si inquadrano i collaboratori familiari con esperienza superiore all’anno e lo stipendio minimo deve essere almeno di € 800,74 euro. Con il livello BS invece, si inizia ad entrare nel campo del lavoro di assistenza a persone, lavoro specifico della badante, la figura largamente più diffusa di lavoratore domestico. Lo stipendio mensile previsto dalle tabelle è di almeno € 857,94 per i lavoratori conviventi con l’assistito, che nel caso in cui preveda anche il lavoro notturno, sale ad € 986,62 per mese.
- Livello C e CS: in questa fascia si inquadrano lavoratori con determinate esperienze lavorative o conoscenze specifiche. Stipendio minimo per mese di lavoro da € 915,15 o € 972,33 a seconda che il livello sia il C o il CS.
- Livello D e DS: Nel livello più alto si inseriscono i collaboratori familiari in possesso di specifici requisiti professionali, cioè lavoratori specializzati per i quali il CCNL prevede uno stipendio minimo di € 1.143,91 che sale ad € 1.201,11 euro per il livello DS.
Di Giacomo Mazzarella
note
Autore immagine: pixabay.com
buonasera, anche io devo assumere una badante e non so proprio da dove iniziare, sono completamente spaesato. ho visto che in rete ci sono dei siti come operatorisalute.it che forniscono recensioni e informazioni ma non so proprio come muovermi. voi che mi consigliate di fare? grazie a chi risponderà