Furti in abitazioni ai danni di persone anziane da finti ispettori dell’Inps. Attenzione, entrano in casa e portano via l’oro.
Ennesima truffa agli anziani. Tornano a colpire i professionisti dell’imbroglio e in trappola finiscono, ancora una volta, soprattutto le persone più avanti negli anni. Questa volta a presentarsi alla porta dei malcapitati non c’è un tecnico o un venditore, ma un finto ispettore dell’Inps: la scusante è di misurare la superficie totale dell’appartamento per non avere sospesa o revocata la pensione.
La truffa è avvenuta a Roma Centocelle, La Storta, Tor Sapienza e il Prenestino. In un caso i finti impiegati sono stati ripresi da un impianto di videosorveglianza di un palazzo e presto potrebbero venire identificati.
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Come avviene la truffa dei falsi ispettori Inps
Una volta in casa, avviene la rapina vera e propria e va in scena un copione purtroppo già visto: i truffatori con pretesti assurdi fanno in modo che oro e gioielli vengano loro portati: mettere oro e gioielli in un posto sicuro perché – ad esempio – l’apparecchio acustico o il pacemaker usato dall’anziano potrebbe farli esplodere. Le vittime ci credono e radunano i gioielli, così per i rapinatori è un gioco da ragazzi rubarli prima di uscire dall’appartamento.
Attenzione a chi viene a casa
È bene ricordare che l’Inps non invia ispettori a casa dei propri assistiti e che il personale delle aziende di acqua, elettricità o gas non va in giro a chiedere soldi né vecchie bollette da visionare o multe da pagare e dunque chi si spaccia per tecnico di queste aziende o per il messo comunale inviato per il controllo è facile che sia proprio un truffatore o un ladruncolo in cerca di potenziali vittime da alleggerire (leggi anche Multa a domicilio? Ultima truffa porta a porta).
Truffe «fuori casa»: occhio agli specchietti o alle ruote
Infine attenzione al trucco dello specchietto o della ruota sgonfia, spesso messo in atto nei parcheggi dei supermercati. Funziona così: una persona bussa allo sportello dell’auto del malcapitato di turno dicendo di essere stato colpito dallo specchietto durante la manovra o avvertendo di aver notato una ruota sgonfia. Quando l’automobilista scende per controllare o scusarsi, un complice, da dietro l’auto entra nell’abitacolo e fa razzia di borse e borselli. Sembra impossibile, eppure accade molto spesso.
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Autore immagine: Pixabay.com