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Bulimia nervosa: sintomi, cause e rimedi

15 Agosto 2018
Bulimia nervosa: sintomi, cause e rimedi

Le persone che soffrono di disturbi dell’alimentazione, hanno specifiche difficoltà nel rapporto con il cibo e con il proprio corpo, sino ad arrivare ad una completa compromissione della propria vita. Tra i più comuni disturbi dell’alimentazione ci soffermeremo ad analizzare la bulimia nervosa.

La bulimia nervosa colpisce prevalentemente adolescenti, nella maggior parte dei casi si tratta di ragazze, o giovani adulti, mediamente intorno ai 16 anni di età. La principale caratteristica di tale disturbo è l’eccessiva attenzione, a tratti ossessiva e maniacale, dedicata al peso, alle forme del proprio corpo e all’alimentazione attivando, di conseguenza, una serie di comportamenti disfunzionali, primo fra tutti il vomito. Gli effetti più immediati del vomito sono la diminuzione della sensazione di malessere fisico e la paura di aumentare di peso. Il peso e le forme corporee, per chi è affetto da tale disturbo, rappresentano i fattori principali su cui viene basata la propria autostima. Chi presenta questo disturbo, generalmente, si vergogna della propria condotta alimentare e tenta di nasconderla a tutti i costi; per questo, spesso, ci si abbuffa in solitudine. Nelle abbuffate la persona affetta da tale disturbo non riesce a resistere all’impulso di mangiare ed è in preda alla sensazione di non riuscire a controllarsi. Vediamo insieme le cause, le conseguenze ed i possibili trattamenti per affrontare uno dei più grandi mostri dei disturbi alimentari che è la bulimia nervosa.

 Che cos’è la bulimia?

Con il termine bulimia, indichiamo letteralmente “fame da bue” . La Bulimia Nervosa può essere caratterizzata da una disregolazione emotiva e da uno scarso controllo degli impulsi ed è caratterizzata dai seguenti aspetti:

  • ricorrenti abbuffate : una persona si abbuffa quando assume una grande quantità di cibo rispetto a quella consumata normalmente, ed ha la sensazione di perdere il controllo mentre mangia;
  • persistente pensiero verso il cibo: la persona che soffre di bulimia pensa costantemente al cibo ed ha avverte un forte desiderio di mangiare;
  • attivazione di comportamenti disfunzionali che seguono le abbuffate di cibo e sono finalizzati a non aumentare di peso (es. vomito autoindotto, uso improprio di lassativi e diuretici, eccessivo esercizio fisico, uso di farmaci anoressizzanti);
  • persistente preoccupazione e sensi di colpa per le forme del corpo e per il peso.

Per poter effettuare diagnosi di bulimia nevosa, le abbuffate devono verificarsi almeno una volta a settimana per tre mesi. E’ possibile distinguere due forme di bulimia nervosa: bulimia con condotte di eliminazione (dopo l’abbuffata si ricorre all’uso di vomito auto-indotto, lassativi o diuretici), e bulimia senza condotte di eliminazione.

Quali sono le cause?

Le cause di tale disturbo alimentare sono ascrivibili in un insieme di cause fisiche, ambientali e di personalità. Tra le principali cause e fattori di rischio troviamo:

  • obesità dei genitori;
  • obesità nell’infanzia della persona affetta da bulimia nervosa;
  • continue critiche dei familiari sul proprio peso e sulle proprie forme corporee;
  • episodi di bullismo vissuti dalla persona affetta da bulimia circa l’alimentazione ed il peso;
  • disturbi dell’alimentazione in famiglia;
  • storia personale di abusi e traumi

Una persona sarà tanto più a rischio di sviluppare una bulimia nervosa se:

  • ha una bassa autostima;
  • non ha fiducia in se stessa;
  • è perfezionista;
  • non ha consapevolezza delle proprie emozioni;
  • manifesta comportamenti impulsivi o comportamenti ossessivi.

Quali sono le conseguenze?

Le conseguenze di un importante disturbo alimentare quale la bulimia nervosa riguardano sia la sfera sociale e relazionale che quella personale e medica. Da un punto di vista psicologico la presenza di un disturbo alimentare ha spesso effetti negativi sull’umore e sulla propria autostima, determinando un grave isolamento sociale e riduzioni degli interessi e delle attività. Gli effetti negativi sull’umore quali tristezza, sensi di colpa e depressione possono proiettare la persona verso un ritiro sociale con conseguente interruzione della rete amicale e parentale; inoltre, possono presentarsi difficoltà di concentrazione sul lavoro, frequenti discussioni in famiglia e problemi di coppia, con pesanti conseguenze sull’immagine di sé e sulla autostima. Inoltre l’utilizzo del vomito autoindotto o l’abuso di lassativi e diuretici può avere conseguenze molto gravi per l’organismo. Le principali conseguenze della bulimia nervosa sull’organismo sono:

  • cronica disidratazione;
  • traumi nella cavità orale;
  • infiammazione dell’esofago;
  • infertilità;

Quali sono i trattamenti per curare la bulimia?

La cura della bulimia nervosa contempla sia trattamenti farmacologici che trattamenti psicoterapeutici e riabilitativi. La cura con antidepressivi si è dimostrata efficace nel miglioramento del tono dell’umore  ed è un trattamento efficace nel breve periodo. Nel medio lungo periodo occorre invece un percorso psicoterapico altrimenti  i sintomi tendono a ricomparire. Per questo motivo la cura della bulimia nervosa deve sempre prevedere un trattamento psicoterapeutico accompagnato da un trattamento riabilitativo. La cura psicologica e riabilitativa si concentra principalmente su tre aspetti:

  • riconoscere la fame fisiologica da quella nervosa e riconoscere e gestire in modo più funzionale le proprie emozioni;
  • ripristinare una condotta alimentare sana;
  • dedicarsi al trattamento del disturbo della propria immagine corporea e dell’insoddisfazione personale che ne deriva;

La cura della bulimia, come di altri disturbi alimentari, richiede un’equipe multidisciplinare e specialistica; la cura può avviene in regime ambulatoriale ma anche in ricovero ospedaliero se consigliato dagli specialisti.


note

Autore immagine: pixabay.com


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