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Come citare un sito internet

25 Luglio 2018 | Autore:
Come citare un sito internet

Come riportare il nome dell’autore di un articolo pubblicato sul web: come si indica l’indirizzo (URL) della pagina da cui è tratta la fonte.

Devi scrivere una relazione, una tesi o un semplice parare. Nel cercare alcuni spunti sul web, hai trovato un sito che esprime alcuni concetti chiari e importanti. Non è facile riscriverli con parole diverse. Così, hai pensato bene di riportare integralmente le stesse frasi dell’autore. Tuttavia, sai bene che il “copia e incolla” è vietato perché lede il diritto d’autore, salvo venga eseguito per finalità di ricerca scientifica o di insegnamento (in tali ipotesi l’utilizzo deve avvenire per scopi illustrativi e per fini non commerciali). Non è questo il tuo caso: se stai scrivendo una tesi, una relazione, un articolo per un giornale o una rivista del tuo settore, fosse anche un importante trattato o il discorso per un convegno, non ti trovi nell’ambito né dell’insegnamento né della ricerca scientifica. Per metterti al riparo quindi da qualsiasi contestazione, hai deciso di citare il sito internet da cui hai prelevato il testo seguendo le regole previste dalla legge. Già, ma quali sono le regole? Su questo aspetto vai un po’ in crisi. Nessuno ti ha mai spiegato come citare un sito internet né hai trovato un vademecum sul web che ti spieghi come fare. Tutto ciò che sai è che non si può duplicare un testo altrui, sia che l’autore abbia specificato «Riproduzione riservata» sia che non l’abbia fatto.

Ebbene, in questo articolo ti forniremo alcuni importanti chiarimenti in merito. Ti spiegheremo cioè non solo quali sono i limiti imposti dal diritto d’autore nel riportare un’opera altrui ma come vanno indicate le fonti da cui sono state prese le informazioni. Insomma, se ti stai chiedendo come citare un sito internet non ti resta che leggere le seguenti righe.

Perché bisogna citare un sito internet?

Citare le fonti è necessario per due ragioni.

La prima è di carattere giuridico: chi si appropria di un testo scritto da un’altra persona, anche solo in parte, commette un plagio o, meglio, una violazione del diritto d’autore. Le sanzioni sono di carattere penale per chi lo fa a fini di lucro; di carattere amministrativo per chi invece non ha scopi commerciali e dalla pubblicazione non ci guadagna nulla. Chi copia, quindi, può essere denunciato (o meglio querelato).

Attenzione: la violazione del diritto d’autore scatta anche quando:

  • l’opera è anonima: il suo autore non è indicato alla fine o all’inizio dell’articolo e non si evince da nessun’altra parte;
  • al termine dell’opera non è indicato l’avviso “Riproduzione riservata”. Salvo infatti il caso in cui sia indicato “Riproduzione libera” o con “licenze Creative Commons” (nel qual caso l’opera è riproducibile a condizione che si citi la fonte o alle condizioni specificate dall’autore), tutti i contenuti che trovi sul web, sulle riviste o su qualsiasi giornale sono già di per sé riservati, non duplicabili, anche se non indicato espressamente dall’editore. Per capire questa affermazione devi comprendere come funziona il diritto d’autore. Tale diritto nasce in automatico nel momento stesso in cui sorge l’opera a prescindere da qualsiasi formalità (non è quindi necessaria la Siae o un disclaimer). Tutte le opere nascono già protette, salvo diversa volontà;
  • la riproduzione non riguarda l’intera opera ma solo una parte del testo. Per commettere il plagio non è necessario fare un copia e incolla di tutto l’articolo, ma basta una parte rilevante dello stesso. È invece consentita la citazione: anche se la legge non dice quante parole al massimo si possono copiare, non si deve cadere nell’errore di ricopiare le parti essenziali dell’altrui opera, quelle cioè che già da sole possono essere sufficienti a formare un’opera autonoma.

La seconda ragione per cui è opportuno citare un’opera è per ragioni di autorevolezza: quando riporti una fonte, infatti, dai al tuo testo maggior valore, specie se la fonte è autorevole. In questo modo, salvo che tu non sia già una persona famosa e conosciuta, rassicuri il lettore che le tesi e le soluzioni da te prospettate sono condivise dalla comunità scientifica o da una parte di questa. In più dimostrerai che hai effettuato una ricerca, il che darà pregio al tuo lavoro.

Se parafraso il testo sono responsabile?

Si cade spesso in un equivoco. Il diritto d’autore copre solo l’esposizione formale delle idee, il modo in cui queste sono espresse: in altri termini le parole e lo stile narrativo. Il diritto d’autore non copre – né mai potrebbe – le idee. Non si può mettere il copyright sulla cultura. Quindi tu ben potresti prendere un articolo di un altro giornale e, con una attenta opera di parafrasi, cambiarne l’esposizione: in tal caso, se non citerai la fonte, non sarai responsabile di una violazione del diritto d’autore, anche se lo fai a scopo di lucro. Tieni inoltre conto che, secondo la giurisprudenza, non è sufficiente limitarsi a trovare dei semplici sinonimi ad alcune parole se la struttura del testo rimane la stessa: devi essere artefice di un’opera completamente diversa, non riconducibile alla prima e dotata di una propria originalità.

Come citare una fonte?

Per metterti al riparo da possibili contestazioni dell’autore del testo o dell’editore, devi innanzitutto tenere presente che l’oggetto della citazione può essere solo una parte minima del testo originale. Come abbiamo anticipato poc’anzi, non puoi fare copia e incolla di una serie di paragrafi. Dovrai insomma stare attento a non prelevare la parte più importante dell’opera altrui.

Il secondo aspetto che devi considerare, se intendi citare la fonte (così come devi) è che il diritto d’autore quasi sempre si sdoppia in capo a due soggetti:

  • l’autore del testo, ossia lo scrittore, che è titolare del diritto alla paternità dell’opera. Non puoi cioè dire che un testo è tuo se questo è stato scritto da un’altra persona;
  • l’editore che è il soggetto o l’azienda che ha accettato di pubblicare il testo dell’autore e ha ottenuto la cessione dei diritti economici di sfruttamento dell’opera. Con internet, di solito, l’autore del testo è anche editore; pensa ai siti personali o ai blog. Ma ben potrebbe trattarsi di un soggetto diverso; pensa a Il Corriere delle Sera che pubblica un articolo a firma Mario Rossi.

Quando si fa la citazione di una fonte è quindi necessario riportare sia il nome dell’autore del testo, sia l’editore (che, nel caso di internet, è il nome del sito stesso). Oltre a ciò viene di solito indicata la pubblicazione, ossia il giornale o la rivista su cui è stato pubblicato l’articolo: l’anno e la pagina (nel caso di internet, come vedremo, ci si può limitare a riportare l’url ossia l’indirizzo presente sulla barra del browser).

Cosa indicare quando si cita un sito internet?

Alla luce di quanto abbiamo appena detto, se si vuole citare un sito internet, è necessario indicare i seguenti dati:

  • il nome e il cognome dell’autore del testo (se presente);
  • il titolo dell’articolo da cui è tratto il testo;
  • la data di pubblicazione dell’articolo da cui è tratto il testo (non sempre però è presente su internet);
  • il nome del sito internet ossia la testata o il nome del dominio scelto dall’editore (nel nostro caso bisognerà scrivere: “Articolo pubblicato su: «La Legge per Tutti»”);
  • la pagina internet ove si trova l’articolo originale ossia l’url. Puoi copiare e incollare l’indirizzo presente sulla barra del tuo browser preceduto o meno da “www.”.

Nel momento in cui decidi di citare un sito internet devi, come detto, procurarti tutte le informazioni della fonte. Questo non significa fare particolari indagini sull’autore se questo non è indicato (nel qual caso si potrà omettere tale dato). Dovrai poi essere in grado di riportare l’url. Più avanti ti spiegheremo come fare senza la necessità di copiare ogni singola lettera (visto che a volte si compone di caratteri alfanumerici molto complessi).

Lo standard MLA di citazioni (che normalmente viene seguito per le pubblicazioni di carattere umanistico) non impone l’indicazione della pagina web in quanto questa è un dato che può, nel tempo, cambiare (se il titolare del sito apporta alcune modifiche).

Come citare i dati di un sito internet?

La citazione può essere fatta indifferentemente nel corpo del testo (magari con una precisazione inclusa tra parentesi tonde) oppure con una numerazione che richiama le note a fine articolo.

Ad esempio si può scrivere:

Come dice Mario Rossi nel suo libro “L’arte di vendere le cose”, edito da Mondadori nel 2013, pagina 14, «la pubblicità è l’anima del commercio; per cui, per vendere, devi prima acquistare».

Oppure si può scrivere

«La pubblicità è l’anima del commercio; per cui, per vendere, devi prima acquistare» (così M. Rossi in “L’arte di vendere le cose”, Mondadori Ed., 2013, pag. 14.

Oppure

«La pubblicità è l’anima del commercio; per cui, per vendere, devi prima acquistare» (1).

e poi in nota:

(1) M. Rossi in “L’arte di vendere le cose”, Mondadori Ed., 2013, pag. 14.

Quando citi una fonte è indifferente se riporti prima il nome dell’autore o prima il titolo dell’articolo. Di solito però si usa operare nel seguente modo:

N. e Cognome Autore, Titolo articolo, data di pubblicazione, Nome editore (nome sito web), url.

Si può anche optare per questa seconda forma:

Titolo articolo, in Nome sito internet, data di pubblicazione di N. e Cognome Autore, url.

L’ordine con cui citare un sito internet

La legge non dice con quale ordine debbano essere citati gli estremi della fonte anche se, nella prassi, sono state elaborate alcune modalità fisse. O formati più diffusi sono il Modern Language Association (MLA), l’American Psychological Association (APA) e il formato Chicago: si tratta di semplici prassi in voga negli USA ma non vincolanti, tantomeno in Italia.

Per stare in regola con la nostra legge basterà indicare i dati che abbiamo citato prima ossia nome e cognome dell’autore (il nome può essere anche punteggiato, il cognome va riportato per esteso), il titolo e la data dell’articolo, il nome del sito internet, la pagina da cui è stata tratta l’informazione.

Il link deve essere cliccabile?

Quando si riporta un link a un altro sito, di solito il collegamento è ipertestuale. Il link cioè diventa “cliccabile” dimodoché, passandovi sopra il mouse e facendo clic, si viene riportati alla fonte. La legge però non lo prevede espressamente. Quindi il link può essere anche “statico”.

Andando sulle questioni tecniche che interessano di più i programmatori, ci si può chiedere se il link debba necessariamente essere dofollow o possa anche essere nofollow (in quest’ultimo caso, Google non si accorge della presenza del link ipertestuale). Come detto, la legge non richiede che il link sia cliccabile quindi, se si dovesse scegliere tale via, non è necessario renderlo dofollow.

Come copiare l’indirizzo URL del sito 

Per copiare l’URL della pagina web da cui hai tratto la tua fonte è sufficiente che ti posizioni con il mouse sulla barra del browser su cui stai navigando in corrispondenza della parte ove è riportato l’indirizzo. Evidenzia tutto il testo e copialo (di solito il tasto di scelta rapida è CTRL+C); dopo incollalo sull’editor di testo che stai usando, come Word, Page, ecc. (di solito il tasto di scelta rapida è CTRL+V).



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4 Commenti

  1. Grazie molto esaustivi.

    Per cui se dovessi riportare un articolo interamente sul mio ebook basta riportare l’url di riferimento.

    Capito bene?

    grazie

    1. La citazione deve rispettare una precisa forma. Secondo la legge,  il riassunto, la citazione o la riproduzione debbono essere accompagnati dalla menzione del titolo dell’opera, dei nomi dell’autore, dell’editore e, se si tratti di traduzione, del traduttore. Per maggiori informazioni, ti suggeriamo la lettura dei seguenti articoli: Il diritto di citazione; Diritti d’autore; Cos’è il diritto d’autore?.

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