Bonus mobili 2018: cosa sapere per non sbagliare


Bonus mobili ed elettrodomestici 2018: ecco tutto quello che c’è da sapere e gli errori da evitare per poter usufruire correttamente delle agevolazioni
Il 2018 è l’anno dei lavori in casa. Numerosi, infatti, sono i bonus e le agevolazioni per chi voglia ristrutturare il proprio appartamento, acquistare arredi ed elettrodomestici, migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione o creare degli spazi verdi sul proprio terrazzo o giardino. La legge di bilancio 2018, infatti, ha prestato molta attenzione al tema casa, confermando una serie di previsioni in termini di bonus e detrazioni ed introducendo delle novità. Per conoscere tutti i bonus casa 2018 leggi: Lavori in casa: tutti i bonus del 2018. Con riferimento al bonus mobili ed elettrodomestici, tuttavia, ancora molti sono i dubbi. Cerchiamo, dunque, di fare chiarezza. Vediamo, quindi, cos’è il bonus mobili 2018, come funziona, in cosa consiste la detrazione, quando si può avere l’agevolazione, quali sono i requisiti per ottenere il bonus mobili, quali i documenti da conservare, tutti gli errori e le trappole da evitare al fine di poter usufruire correttamente del bonus mobili ed elettrodomestici 2018.
Indice
Bonus mobili ed elettrodomestici 2018: cos’è
Il bonus mobili è un’agevolazione consistente nella possibilità di detrarre dall’Irpef i costi sostenuti per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici, destinati ad allestire un’abitazione oggetto di ristrutturazione. Avevamo già parlato del bonus mobili nell’articolo: In arrivo il bonus mobili 2018. La legge di bilancio ne conferma l’operatività per il 2018. Si tratta di una detrazione Irpef al 50% relativa all’acquisto di arredi, mobili e grandi elettrodomestici acquistati in occasione della ristrutturazione dell’abitazione.
Bonus mobili 2018: quando si può ottenere
Come anticipato, il bonus mobili è stato prorogato anche per gli acquisti che si effettueranno nel 2018. In particolare, si può usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
Attenzione, però, il bonus mobili 2018 può essere richiesto solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2017. Per gli acquisti effettuati nel 2017, invece, è possibile fruire della detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2016. Infine, se l’acquisto del mobile o dell’elettrodomestico è avvenuto nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2016, il presupposto per poter usufruire della detrazione rimane quello di aver sostenuto spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 26 giugno 2012.
Per ottenere il bonus, inoltre, è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Bonus mobili 2018: per quali acquisti?
Si può usufruire del bonus mobili 2018, per l’acquisto dei seguenti mobili o elettromestici:
- Arredi nuovi, come le librerie, le scrivanie, i letti, gli armadi, le cassettiere, i comodini, i divani, poltrone, i tavoli, le sedie, le credenze, i materassi, gli apparecchi di illuminazione ecc. Attenzione: non è oggetto del bonus mobili 2018 l’acquisto di porte e pavimentazioni (come il parquet), tende e tendaggi e altri componenti di arredo.
- Elettrodomestici nuovi, come i frigoriferi, i congelatori, la lavastoviglie, gli apparecchi di cottura, le lavatrici, le asciugatrici, le stufe elettriche, i forni a microonde, le piastre riscaldanti elettriche, i radiatori elettrici, gli apparecchi elettrici di riscaldamento, gli apparecchi per il condizionamento, i ventilatori elettrici ecc. La classe energetica di tali elettrodomestici non deve essere inferiore alla A+ (A per i forni). Ci si chiede: come è possibile sapere a quale classe energetica appartiene l’elettrodomestico? Ottenere tale informazione è abbastanza semplice: è necessario leggere l’etichetta energetica. E se l’elettrodomestico è privo di etichetta? In questo caso, l’acquisto sarà agevolato, purché per essi non sia stato ancora previsto l’obbligo di presentare l’apposita etichetta.
Si precisa che è possibile includere tra le spese da portare in detrazione anche quelle relative al trasporto e al montaggio dei beni.
Bonus mobili 2018: è necessaria la ristrutturazione
Come già sottolineato, per ottenere il bonus mobili ed elettrodomestici 2018 è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia. La ristrutturazione può riguardare sia singole unità immobiliari, sia parti comuni di edifici. Sul punto, è bene sapere che quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (ad esempio, guardiole, appartamento del portiere, ecc.), i singoli condomini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus, invece, non è concesso se i singoli condomini acquistano arredi per la propria abitazione.
Bonus mobili 2018: per quali interventi edilizi
Con una recente nota, l’Agenzia delle Entrate [1] ha avuto modo di chiarire quali interventi edilizi sono necessari per poter usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici 2018. Ebbene gli interventi edilizi necessari per avere la detrazione sono:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Attenzione: i lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
Ecco alcuni esempi di lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto al bonus.
Manutenzione straordinaria
- installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- realizzazione dei servizi igienici;
- sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso;
- rifacimento di scale e rampe;
- realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate;
- costruzione di scale interne;
- sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.
Ristrutturazione edilizia
- modifica della facciata;
- realizzazione di una mansarda o di un balcone;
- trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda;
- apertura di nuove porte e finestre;
- costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
Restauro e risanamento conservativo
- adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti;
- ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio
Per quanto concerne, invece, i lavori su parti condominiali che danno diritto al bonus, alcuni esempi sono i seguenti: tinteggiatura pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci, sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni, riparazione o sostituzione di cancelli o portoni, riparazione delle grondaie, riparazione delle mura di cinta.
Bonus mobili 2018: quanto si detrae dall’Irpef?
La detrazione Irpef di cui si può usufruire ammonta al 50% e il limite massimo di spesa ammessa in detrazione è di 10mila euro, che viene ripartito in 10 rate annuali di pari importo. Si pensi a colui che spende una somma di 10mila euro in arredi e grandi elettrodomestici: questi potrà ottenere una detrazione Irpef di 5mila euro, ripartita in 10 rate annuali da 500 euro; lo sconto sulle tasse di cui potrà usufruire il soggetto in questione avrà, pertanto, una durata di 10 anni.
Bonus mobili 2018: come va effettuato il pagamento dei beni?
Al fine di ottenere il bonus mobili è necessario aver effettuato o effettuare i pagamenti con bonifico o carta credito o di debito (bancomat). In caso di utilizzo della carta di credito o di debito, la data di pagamento coincide con il giorno di utilizzo della carta da parte del suo titolare, che è indicata nella ricevuta di transazione (non rileva, pertanto, il giorno di addebito sul conto corrente). Attenzione: non è possibile pagare tramite assegno bancario, contanti o altri mezzi di pagamento. Quanto appena detto vale anche per il pagamento delle spese di trasporto e di montaggio dei beni.
Bonus mobili 2018: quali sono i documenti da conservare?
Colui che vuole ottenere la detrazione Irpef prevista dal bonus dovrà premurarsi di conservare i seguenti documenti:
- ricevuta del bonifico, dal quale emerga la causale del versamento, la data nonché il numero della fattura, i dati del richiedente la detrazione (il quale può anche essere diverso dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario;
- ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
- documentazione di addebito sul conto corrente;
- fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti,
- dichiarazione di ristrutturazione oppure titolo abilitativo comunale da cui risulti la data di inizio lavori. Qualora l’intervento non ne preveda l’obbligatorietà, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
note
[1] Agenzia delle Entrate, guida «Bonus mobili ed elettrodomestici» del 21.01.2018.
Salve, la realizzazione di una parete in vetro in soggiorno, può essere considerata ristrutturazione straordinaria e dare quindi diritto al bonus mobili? Devo effettuare anche variazione catastale?
gRAZIE