Guida all’acquisto della casa: costi e benefici


L’Agenzia delle Entrate spiega quali sono i passi da compiere per l’acquisto di una nuova abitazione: tra agevolazioni e imposte.
Abbiamo intenzione di comprare una casa: come ci si comporta? Ce lo spiega direttamente l’Agenzia delle Entrate con la Guida per l’acquisto della casa: le imposte e le agevolazioni fiscali, un vademecum che accompagna il contribuente dal calcolo delle imposte ai requisiti per le agevolazioni fiscali.
Prima dell’acquisto, i dati catastali
Iniziamo dal principio. Prima di compare casa – spiega la Guida – è opportuno raccogliere più informazioni possibili sull’immobile, partendo dalla situazione catastale e ipotecaria. A tal fine, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione alcuni servizi online utili di cui avevamo già parlato, come, per esempio, quello dell’ispezione ipotecaria, che consente di individuare, gratuitamente, il proprietario dell’immobile, nonché di controllare se ci siano ipoteche o pendenze.
Poi, il contratto preliminare
Secondo passo, è decidere di procedere o meno alla stipula del contratto preliminare, quell’accordo – in poche parole – tra venditore e compratore in cui i due si impegnano a stipulare un successivo e definitivo contratto di compravendita.
Sul contratto preliminare è importante sapere che deve essere redatto per iscritto, tramite una scrittura privata, una scrittura privata autenticata o un atto pubblico; deve essere registrato entro 20 giorni dalla sottoscrizione, pagando l’imposta di registro (200 euro) e l’imposta di bollo (2 marche da bollo da 16 euro).
Le imposte da pagare
La guida riporta anche i costi e specifica che le imposte da versare variano in base al tipo di venditore, che sia un privato o un’azienda e che l’acquisto venga effettuato in presenza o meno dei benefici «prima casa».
Nello specifico, se il venditore è un privato o un’impresa, con vendita esente da Iva, l’acquirente dovrà pagare l’imposta di registro nella misura proporzionale del 9%, l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale (50 euro). In caso contrario, chi acquista è tenuto a versare l’Iva al 10%, più le imposte di registro, ipotecaria e catastale (200 euro ciascuna).
Per quanto concerne i requisiti, nel caso del venditore privato o dell’impresa esente da Iva, saranno dovute l’imposta di registro proporzionale nella misura del 2%, l’imposta ipotecaria e quella catastale (50 euro).
Se la vendita è soggetta ad Iva, sono dovute l’imposta di registro, quella ipotecaria e quella catastale (200 euro), più Iva ridotta al 4%.
Anche il contribuente che è già proprietario può avvalersi del beneficio fiscale, a condizione che la casa posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto. Se questo non avviene, si perdono le agevolazioni usufruite per l’acquisto dell’immobile (più una sanzione del 30%).
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