Ci sono beni e beni. Alcuni pignorabili, altri no. Si evita, in pratica, di colpire quelli di prima necessità per salvaguardare la dignità del debitore…
È risaputo: ci sono beni che non possono essere pignorati, visto che il legislatore ha la volontà di tutelare la dignità del debitore. Ma quali sono nello specifico? E cosa si intende per beni di prima necessità?
Indice
Beni non pignorabili
I beni che il legislatore ritiene impignorabili sono quelli di prima necessità, quali ad esempio:
- vestiti, biancheria, letti, tavoli e sedie, posate e utensili, armadi, cassettiere, frigoriferi, stufe e fornelli a gas o elettrici, lavatrici;
- commestibili e combustibili necessari a coprire il fabbisogno di un mese;
- libri, attrezzi e oggetti indispensabili (vedi computer) allo svolgimento dell’attività lavorativa e armi utilizzate per l’adempimento di un pubblico servizio.
Ci sono beni che non possono essere pignorati perché rivestono un valore affettivo e morale, come: la fede nuziale, gli oggetti sacri o necessari alla professione del culto religioso, le decorazioni al valore, la corrispondenza, gli scritti di famiglia e i manoscritti, purché non appartengano a collezioni di pregio.
E per concludere, non possono essere pignorati neanche gli animali di affezione o da compagnia tenuti presso la casa del debitore o negli altri luoghi a lui appartenenti, senza fini produttivi, alimentari o commerciali, nonché gli animali impiegati ai fini terapeutici o di assistenza del debitore, del coniuge, del convivente o dei figli.
La prima casa può essere pignorata?
Più che prima casa, in questo caso occorre parlare di unica casa. Equitalia, infatti, non può pignorare l’unica casa del debitore a condizione che:
- sia l’unica abitazione del debitore nella quale ha la residenza;
- non si tratti di un immobile di lusso, accatastato A/8 e A/9 (ville e castelli).
Nel caso manchi anche una di queste condizioni lo stato può procedere al pignoramento sempre che il debito sia superiore a 120 mila euro.
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note
Autore immagine: Google Immagini
Salve,io e mio marito abbiamo 64 e 65 anni,non abbiamo nessuna pensione e mio marito per lavorare ha dovuto aprire una partita iva.Fa le pulizie per una ditta e fattura 800€ al mese,paghiamo un affitto di 400€ al mese,le bollette e le medicine per me che ho il diabete.Non ci è mai stato possibile pagare fisco e altro perchè il lavoro che avevamo prima non ci faceva guadagnare abbastanza,in quanto le spese erano troppo alte,quindi debiti con banche e fisco.Come dobbiamo fare per non avere il pignoramento del conto corrente?Grazie per la risposta