Will Robots take my job? Il sito che calcola la percentuale di rischio di perdita del lavoro a causa della tecnologia. Ecco chi rischia di più.
Secondo uno studio dell’università di Oxford, il 47% dei lavori che conosciamo scomparirà nei prossimi due decenni: si estingueranno tutte le professioni che possono essere sostituite da Internet, affidati a una app o a un robot o facilmente delocalizzate.
Dunque perdere il lavoro per l’avvento dei robot, un tempo previsione futuristica e fantascientifica, oggi scenario temuto da molti e, in alcuni casi, già messo in atto. L’evoluzione tecnologica nel mondo del lavoro avanza a ritmi incalzanti e sono in molti a chiedersi quali saranno le prime professioni in cui le macchine prenderanno il posto degli uomini.
Indice
Robot sostituiscono i lavoratori: aumenta la disoccupazione?
Non necessariamente ci sarà un aumento della disoccupazione, bensì un cambiamento del mercato del lavoro, che richiederà professionalità diverse. Resisteranno prevedibilmente i lavori altamente qualificati e quelli creativi: ingegneri, programmatori, stilisti e scrittori n futuro saranno ancora tra noi. Così per quelli poco qualificati, ma non sostituibili: spazzini, parrucchieri, badanti.
Ma per alcuni lavori manuali la sostituzione è già avvenuta, almeno in misura limitata basta pensare ai self service nelle pompe di benzina e alle casse automatiche presso i caselli autostradali. In molti sminuiscono il problema sostenendo che le macchine affiancheranno gli uomini. Dall’altra parte c’è invece chi ipotizza robot operativi in settori creativi. Dunque quali sono i lavori più a rischio?
Will Robots take my job?
La risposta ci viene data da un sito web pensato apposta per dirci quel è la nostra percentuale di rischio di perdita del nostro lavoro: «Will Robots take my job?» un algoritmo creato da Mubashar Iqbal e Dimitar Raykov. Il sito che cerca di prevedere proprio in che modo e con quali tempi le macchine prenderanno il posto degli uomini. Il portale contiene anche una lista delle professioni più a rischio: il cassiere con 97% di probabilità è in testa, e la cosa non rappresenta una sorpresa visto che in molti punti vendita coesistono già con le casse automatiche; al secondo con 94% cuochi e al terzo gli impiegati nella vendita al dettaglio con il 92%. Altre categorie a rischio potrebbero essere i bigliettai del treno, che con un semplice click il biglietto del treno è nostro, senza code allo sportello o corse dell’ultimo minuto e senza controlli. Senza dimenticare insegnanti, ormai la rete è affollata di lezioni e-learning e sarà un’opzione sempre più apprezzata dagli universitari di tutto il mondo, e traduttori , Google Translator è il ruba il mestiere agli odierni professionisti delle lingue.
Chi paga le tasse?
Come si vuol dire, chi vivrà vedrà e in tal caso, varrebbe prendere in seria considerazione le parole del co-fondatore di Microsoft, Bill Gates, secondo cui «i robot che svolgono lavori umani dovrebbero pagare le tasse».
note
Autore immagine: Pixabay.com