Un software malevolo all’interno delle e-cig che si attiva al collegamento della porta USB.
Il nuovo bersaglio dei criminali digitali, capaci di diffondere malware sui computer di ignari utenti, sono le sigarette elettroniche.
Negli anni è aumentato l’utilizzo di questi dispositivi che potrebbero ora diventare il tramite del nuovo pericolo per la diffusione di malware: le e-Cig possono infatti essere modificate in modo tale da permettere un vero e proprio attacco hacker ai PC nel momento in cui le sigarette vengono collegate alle porte USB di un dispositivo per effettuare la ricarica.
Come si diffonde il virus nelle sigarette elettroniche?
Secondo varie ricerche sono sempre più numerosi i gruppi di criminali informatici che hanno pensato bene di sfruttare le sigarette elettroniche per colpire i PC degli utenti aggirando ogni sorta di sicurezza « camuffando » la periferica inserita come un mouse o una tastiera. Attraverso questo stratagemma il malware può facilmente impossessarsi del PC al quale è stato collegato sfruttando dunque la sigaretta elettronica in ricarica quale mezzo di distribuzione di un qualsiasi pericoloso programma malevolo.
Come difendersi dal virus sulle sigarette elettroniche?
Il virus delle sigarette elettroniche non è paragonabile all’attacco famoso del ransomware “WannaCry” (I virus informatici più diffusi (e pericolosi) in Italia e WannaCry, nuovo attacco del Ransomware) ma è importante mettere in evidenza come un semplice oggetto, quale una e-cig, possa divenire un pericoloso oggetto per la comunità di internet e non solo.
L’unica nota positiva è che in tali dispositivi non è possibile memorizzare ed eseguire script complessi e dunque non dovrebbero esserci problematiche davvero serie. Il solito consiglio degli esperti in questo caso è chiaramente quello di aumentare, prima di tutto, la sicurezza del proprio PC con gli aggiornamenti di sicurezza o l’installazione di antivirus. Inoltre cercare di ridurre al massimo la ricarica tramite porte Usb del proprio PC in modo da ridurre a monte il rischio di accesso ai propri dati.
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