Diffida da chi chiede informazioni sui consumi, potrebbe essere una truffa. Ecco la segnalazione della Polizia.
L’account social della Polizia di Stato mai come in questo periodo sta risultando prezioso per individuare i truffatori che si moltiplicano all’avanzare delle tecnologie.
Per verità il caso di cui parliamo oggi, del quale la Polizia sull’account Facebook “Una Vita da Social” ha dato notizia negli ultimi giorni, è squisitamente “antica” esche sfrutta il caro vecchio telefono fisso.
Vediamo di cosa si tratta.
Indice
Come si presenta la conversazione telefonica?
Attraverso conversazioni telefoniche il finto operatore richiede all’utente i dati necessari che poi gli serviranno ad operare il cambio gestore, naturalmente alla totale insaputa del titolare del contratto.
La presunta società che contatta l’utente afferma di occuparsi della fatturazione delle bollette di gas ed energia. Nel contattare i clienti li informa di aver riscontrato un prezzo troppo elevato, offrendo loro una tariffa più conveniente e valida per tutto il 2016, il 2017 e attivabile dal mese immediatamente successivo. Per concludere l’operazione si richiede che siano trasmessi i dati di una bolletta.
Quale codice viene rubato al cliente?
La bolletta diventa strumento della truffa. All’individuazione del codice identificativo “POD” per la bolletta dell’energia elettrica e “PDR” nel caso del gas l’operatore sarà in grado di effettuare il cambio senza che l’utente l’abbia mai richiesto.
Tuttavia la sola registrazione della telefonata rischia di essere un elemento utile a confermare la richiesta da parte dell’utente.
Ecco come.
Rispondere “sì” a nome e cognome rischia di costare caro
Le telefonate difatti iniziano con la classica richiesta ““E’ lei il signor/la signora…”. Occhio a rispondere di “Sì” perchè quel consenso viene utilizzato – in registrazioni falsificate – per confermare il contratto in maniera truffaldina.
Truffa telefonica energia e gas: come difendersi
Il consiglio per evitare di ricadere nel tranello è – prima ancora di rispondere di sì e confermare le proprie generalità – di richiedere chi parla dall’altro capo. Sarà banale, ma le regole più antiche valgono ancor di più in tempi di crisi, quando le truffe proliferano.