Approvato il voucher baby-sitting anche per gli autonomi, la misura viene resa strutturale, ecco come funziona.
Il voucher baby sitter era stato sin dal suo principio utilizzabile sia dalle lavoratrici dipendenti, sia dalle lavoratrici parasubordinate e autonome, ma il fatto che la misura adottata in via sperimentale per lo scorso anno sia stata resa strutturale nella legge di stabilità 2017 è certamente rilevante. Ancor più rilevante il fatto che tra le autonome oggi rientrino anche le imprenditrici artigiane o iscritte ad altra cassa e non solo le lavoratrici iscritte alla gestione separata.
Imprenditrici e artigiane: la babysitter è agevolata
Il costo della baby sitter o dell’asilo nido viene agevolato anche per le madri lavoratrici autonome o artigiane.
La possibilità concessa dalla misura di ottenere un vantaggio che si concretizza in voucher spendibili in servizi sociali per l’infanzia, in sostituzione della fruizione del congedo parentale, è stato un successo nello scorso anno.
I voucher possono essere spesi presso strutture pubbliche o private accreditate o destinati a servizi privati di assistenza (baby-sitting).
L’apertura del bonus anche per le lavoratrici autonome era un risultato già rilevante in fase di sperimentazione, un risultato che oggi viene riconfermato e esteso non solo alle lavoratrici iscritte alla gestione separata, ma anche a quelle iscritte ad altra gestione.
La dotazione finanziaria del bonus baby sitter per gli anni futuri viene inoltre incrementata, dai 2milioni della fase sperimentale ai 10 milioni annui per il 2017 e il 2018.
Conferatigianato: il superamento di una disparità evidente
Confaratigianato rivendica parte del merito di questo obiettivo raggiunto: “Le imprenditrici artigiane conquistano il diritto a coniugare attività d’impresa e impegni familiari”, così Edgarda Fiorini, Presidente di Donne Impresa Confartigianato. “Il decreto – spiega ancora la Presidente Fiorini – segna il superamento di un’incomprensibile disparità di trattamento tra dipendenti e titolari d’impresa. Apprezziamo che nella prossima legge di bilancio, grazie anche alla nostra battaglia, la misura sperimentale prevista lo scorso anno è stata resa strutturale per gli anni 2017 e 2018, incrementando le risorse dai 2 milioni di euro del 2016 ai 10 milioni per ognuno degli anni futuri”.