Cibo alcalino: cos’è e come usarlo?


In che cosa consiste la dieta alcalina che non ha mai avuto riscontri scientifici ma piace per il suo contenuto. Cosa si mangia e quali sarebbero i benefici.
Dicono che diventiamo quello che mangiamo (vorrei sapere che cosa mangia Cristiano Ronaldo) e così un’alimentazione sana dovrebbe prevenire i malanni e tenerci in salute a lungo. Dicono anche che la stessa dieta potrebbe non andare bene per due persone diverse, quindi se quella mediterranea conviene a Maria magari fa ingrassare a Giuseppe, il quale deve ripiegare sulla dieta dissociata. Che, però, non va bene per Pietro: ha avuto ottimi risultati solo con la dieta Dunkan. E così via. Se anche tu sei in sovrappeso o senti il bisogno di mantenere un certo stile di vita partendo, oltre che dall’esercizio fisico, dall’alimentazione, forse avrai sentito parlare del cibo alcalino e ti sarai chiesto cos’è e come usarlo.
Quella basata sul cibo alcalino è un tipo di dieta che scatena un processo chimico chiamato, appunto, alcalinizzazione. Ai suoi benefici (come succede con tutte le diete) c’è chi crede e chi resta più scettico. Il fatto di non avere una base scientifica solida non aiuta, ma c’è chi è disposto a giurare che il cibo alcalino procura soltanto dei benefici.
Ma quali sono i cibi alcalini? E, domanda che si fa chiunque debba perdere peso e cominciare una dieta: si mangia abbastanza o si fa la fame? Teoricamente uno potrebbe mangiare la quantità di cibo che vuole, purché si limiti a quelli alcalini, cioè soprattutto frutta, verdura, tuberi e legumi. Dopodiché non vengono esclusi altri tipi di alimenti. L’importante è che, in percentuale, siano presenti a tavola in quantità molto inferiore a quelli alcalini
Vediamo, dunque, che cos’è il cibo alcalino, come usarlo, quali sono le sue proprietà ed i benefici che possono apportare al nostro organismo.
Cibo alcalino: che cos’è?
La dieta ideata da Robert O. Young si basa sulla differenza tra il cibo alcalino ed il cibo acido. Quest’ultimo, secondo questa teoria, contribuisce a provocare disturbi come colesterolo alto, calcoli renali, obesità ed alcuni tipi di allergie. Si parla di carne, formaggi, alimenti a base di grano (quindi pasta, farine, pane, ecc.), alcolici, zucchero, uova o caffè che creerebbero uno squilibrio del bilancio acido-base dell’organismo e la perdita di minerali come calcio e magnesio. Rientrano nel cibo alcalino, invece, la verdura, la frutta, le noci, i tuberi, le mandorle ed i legumi.
In pratica, un cibo viene definito alcalino non per il pH contenuto nell’alimento stesso ma a quello dei residui inorganici non metabolizzati dal corpo. Se prendiamo l’esempio di un limone, la sua acidità viene metabolizzata dall’organismo mentre i residui non organici vengono espulsi e basificati così come sono dall’urina.
Per chiarire ancora di più il concetto. Il pH del sangue, in un soggetto sano, varia tra 7,35 e 7,45. Reni e polmoni si occupano di mantenere l’equilibrio tra la produzione e l’escrezione delle sostanze alcaline e di quelle acide. Ci pensa il metabolismo a generare le quantità di acidi volatili, eliminati con la respirazione, e di quelli fissi, che vengono eliminati dai reni e, quindi, con le urine. Tutto ciò indipendentemente dalla dieta che si segue, anche se mister Young sostiene che assumendo maggiori quantità di cibo alcalino si aiuta a mantenere quell’equilibrio.
Chi vuole seguire questo tipo di dieta, dunque, viene invitato a consumare un 70-80% di cibo alcalino e non più del 30% di cibo acido.
Cibo alcalino: ci sono dei benefici?
Come abbiamo già detto, ad oggi non c’è un’approvazione scientifica dei benefici della dieta a base di cibo alcalino. Chi crede in questo tipo di alimentazione ritiene che sia in grado di prevenire molte malattie come l’obesità, l’osteoporosi, le allergie e, addirittura, il cancro (anche se non è mai stato dimostrato) e che contribuisca ad apportare all’organismo maggiore energia.
È vero che mangiare tanta frutta e verdura fresche e legumi a discapito delle troppe bistecche o degli zuccheri in eccesso viene consigliato da qualsiasi medico, quindi da questo punto di vista non è stato inventato nulla. I benefici che si riscontrano dovrebbero essere causati dal cibo non in quanto alcalino ma in quanto sano. Se, poi, si vuole cambiare il nome alla dieta, è un’altra questione.
Cibo alcalino: qual è?
Al bando la pasta e la carne, largo alla verdura e alla frutta. Il cibo alcalino comprende verdure come:
- cavolfiori;
- bietole;
- spinaci;
- carote;
- broccoli;
- sedano;
- zucca;
- zucchine.
Alle quali si aggiunge la frutta, in particolar modo:
- banane;
- pere;
- fragole;
- ananas;
- melone;
- pompelmo;
- arance;
- ciliegie;
- mango.
Frutta e verdura possono accompagnare alcuni tipi di pesce come:
- salmone;
- tonno;
- spigola (o branzino che dir si voglia);
- trota.
Ci sono, poi, i legumi, quindi ceci, fagioli, piselli, lenticchie, ecc.
Se proprio si vuole fare un’eccezione, ci sta anche una bistecca, un uovo sodo o al tegame, un piatto di pasta (di grano duro meglio che di grano saraceno), un pezzo di pane integrale o un alimento che contenga zuccheri purché il loro consumo, rispetto al cibo alcalino, non superi il 20-30%.
E da bere? Meglio evitare il vino, la birra e gli alcolici e preferire l’acqua. Tanta: almeno 2 litri al giorno.
Non manca il consiglio associato a qualsiasi dieta quando si vuole tenere il peso sotto controllo: fare esercizio fisico regolarmente. Una vita sedentaria non potrà mai essere una vita sana. Pardon: alcalina.
note
Autore immagine: isorepublic.com