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Come richiedere invalidità, legge 104 e accompagno

30 Ottobre 2019 | Autore:
Come richiedere invalidità, legge 104 e accompagno

Come fare domanda d’invalidità, handicap Legge 104, accompagnamento: certificato medico, richiesta all’Inps, visita della commissione medica, agevolazioni e prestazioni.

Le prestazioni e le agevolazioni riconosciute ai disabili sono numerose: si va dai permessi retribuiti Legge 104 alla pensione d’invalidità civile, dall’assegno di accompagnamento all’assegno d’invalidità, dall’esenzione dal ticket allo sconto per l’acquisto dell’auto. Questi benefici, però, non sono uguali per tutti i disabili, ma dipendono dalle particolari condizioni in cui si trova l’interessato, che può essere riconosciuto invalido (in una determinata percentuale) o inabile, portatore di handicap ai sensi della Legge 104 (non grave, in situazione di gravità o superiore ai 2/3), o, ancora, non autosufficiente con diritto all’accompagno. Un invalido può essere sia portatore di handicap che non autosufficiente, ma il riconoscimento di queste tre condizioni richiede valutazioni differenti, dato che non sono collegate automaticamente l’una all’altra: potrebbe capitare, ad esempio, che un lavoratore a cui è attribuita una determinata percentuale d’invalidità sia autosufficiente e non portatore di handicap. Sono delle apposite commissioni mediche a stabilire se l’interessato è invalido, portatore di handicap o non autosufficiente, effettuando specifici accertamenti sanitari su domanda dell’interessato. Ad ogni modo, anche se le condizioni sono diverse, la procedura per richiedere il riconoscimento dei requisiti per l’invalidità, l’handicap ed i benefici Legge 104, e la non autosufficienza, è unica: la domanda, previo rilascio di un certificato medico introduttivo, va inviata telematicamente all’Inps. Vediamo allora, nel dettaglio, come richiedere invalidità, Legge 104 e accompagno.

Quali differenze tra invalidità, handicap e non autosufficienza?

Come abbiamo appena osservato, nonostante la procedura per presentare la domanda d’invalidità, Legge 104 e accompagnamento sia unica, i requisiti sanitari che danno diritto al riconoscimento delle prestazioni e dei benefici sono diversi.

In particolare:

  • l’invalidità è intesa come la riduzione della capacità lavorativa, se l’interessato ha tra i 18 e 65 anni; se l’interessato è minorenne o anziano, il riconoscimento dell’invalidità è rapportato alle funzioni e ai compiti propri dell’età;
  • il riconoscimento dell’handicap, che dà diritto ai benefici della Legge 104, spetta invece a chi ha una disabilità mentale, motoria o sensoriale tale da impedire o limitare notevolmente l’integrazione sociale, lavorativa, personale e familiare; in parole semplici, l’handicap esprime la condizione di svantaggio sociale che una persona presenta nei confronti degli altri individui ritenuti normali, e si differenzia dalla menomazione (fisica, psichica o sensoriale) che è la causa di quella condizione; lo stato di handicap per la sua valutazione tiene conto, cioè, della difficoltà d’inserimento sociale della persona disabile, difficoltà che è dovuta alla patologia o menomazione riscontrata;
  • la non autosufficienza, infine, che consente di avere l’accompagno, consiste nell’impossibilità di camminare senza l’aiuto di un accompagnatore o di compiere gli atti quotidiani della vita.

Quando chiedere l’invalidità?

L’invalidità ed il riconoscimento dell’handicap e della non autosufficienza non possono essere richiesti direttamente su iniziativa dell’interessato, ma occorre il parere iniziale di un medico, che certifichi le particolari condizioni d’infermità.

Come si chiede il certificato medico introduttivo?

Per ottenere il riconoscimento dei requisiti sanitari per l’invalidità, l’accompagno e la Legge 104 bisogna recarsi dal proprio medico curante, che redige un certificato nel quale deve attestare che il paziente possiede una determinata percentuale di riduzione della capacità lavorativa, o un handicap, o che non è autosufficiente.

Che cosa indicare nel certificato medico introduttivo?

Come appena esposto, il medico deve indicare nel certificato il riconoscimento dell’invalidità, e/o dell’handicap, e/o della non autosufficienza; il professionista deve anche scrivere, nel documento, per quanto riguarda il riconoscimento della non autosufficienza che dà diritto all’accompagno, che il disabile è, alternativamente:

  • impossibilitato a deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore (per ottenere l’assegno di accompagnamento);
  • impossibilitato a compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza (per l’assegno di accompagnamento).

Il medico, se riscontra ulteriori patologie, può comunque scrivere nel certificato che il disabile è anche:

  • affetto da malattia neoplastica (tumore);
  • affetto da patologia in situazione di gravità;
  • affetto da patologia di competenza Anffas (disabilità intellettiva o relazionale).

Il professionista deve poi specificare che la domanda è inviata ai fini del riconoscimento delle seguenti condizioni (ne può indicare più di una):

  • handicap;
  • invalidità;
  • cecità;
  • sordità;
  • disabilità.

In ultimo luogo, deve specificare l’esistenza di problematiche connesse ad un eventuale spostamento del disabile, per richiedere, eventualmente, la visita medica domiciliare.

Che cosa succede se manca la spunta sulle condizioni per il diritto all’accompagnamento?

La Corte di Cassazione si è pronunciata sui casi di compilazione incompleta della domanda per il riconoscimento dell’invalidità e della non autosufficienza per l’indennità di accompagnamento [1]: la domanda giudiziale volta al riconoscimento delle condizioni sanitarie è comunque proponibile, nonostante l’incompletezza della pratica. Quanto esposto vale sia nel caso sia nel caso in cui nel certificato medico introduttivo manchi il segno di spunta sulle condizioni per beneficiare dell’indennità di accompagnamento, sia nel caso in cui il segno di spunta sulla sussistenza di tali condizioni sia negativo.

L’improponibilità della domanda giudiziale resta, invece, in caso d’inidoneità del certificato medico o certificato medico negativo ,

In base a quanto disposto dalla Cassazione, dunque, per proporre la domanda giudiziale di accertamento delle condizioni sanitarie per ottenere l’indennità di accompagnamento basta la semplice presentazione della domanda di invalidità civile, con allegata la certificazione medica attestante la natura delle infermità invalidanti.

In presenza di queste situazioni, i funzionari Inps non possono rifiutarsi di dar seguito alla liquidazione delle prestazioni, come precisato dall’istituto [2].

Il medico deve consegnare il certificato introduttivo?

Una volta trasmesso il certificato all’Inps in via telematica, il medico deve rilasciare un’attestazione, con il numero di protocollo assegnato dal sistema. L’interessato deve conservare il documento ed il numero, che serve per inviare all’Inps la domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari per l’invalidità, l’handicap o l’assegno di accompagnamento.

Dove si fa la domanda d’invalidità?

La domanda d’invalidità (la procedura è unica anche per handicap /Legge 104 e accompagno) può essere inoltrata dall’interessato:

  • direttamente all’Inps per via telematica, accedendo al sito con le apposite credenziali;
  • chiamando il contact center Inps (occorrono comunque le credenziali);
  • tramite patronato.

Come si accede al sito dell’Inps?

Per inviare la domanda d’invalidità, Legge 104 o accompagno all’Inps bisogna essere in possesso del codice pin dispositivo, o dell’identità unica spid almeno di secondo livello, o della carta nazionale dei servizi: con queste credenziali è possibile accedere ai servizi online dell’istituto.

Come si chiede il pin dell’Inps?

È possibile richiedere il pin direttamente dal sito dell’Inps: metà del codice arriverà subito, l’altra metà per posta; il pin così ottenuto deve essere però convertito in pin dispositivo, inviando un fax col modulo di richiesta conversione compilato e il proprio documento d’identità, oppure caricando modulo e documento online nel sito web dell’istituto. Ci si può anche recare presso una sede Inps, muniti di carta d’identità e codice fiscale, e richiedere il pin allo sportello: in questo caso viene assegnato subito il pin dispositivo.

Come si chiede lo spid?

Il sistema Spid dà al cittadino la possibilità di avere delle credenziali uniche per accedere ai servizi pubblici online, compresi quelli dell’Agenzia delle Entrate: le credenziali sono però utilizzabili in modo differente, a seconda del livello di identità Spid richiesto:

  • il primo livello di sicurezza permette l’autenticazione con id e password stabilite dallo stesso utente;
  • il secondo livello permette l’autenticazione con una password valida per tutti i servizi ed una seconda password momentanea (la cosiddetta otp, one time password) inviata all’utente per accedere allo specifico servizio;
  • il terzo livello permette invece l’autenticazione tramite smart card abbinata a una password.

Per avere l’identità unica ci si deve rivolgere ai gestori di identità digitale (identity provider): si tratta di soggetti privati accreditati dall’Agid (l’agenzia per l’Italia digitale) che forniscono al cittadino le identità digitali e le gestiscono, dopo averlo identificato e averne verificato i dati. È possibile effettuare le operazioni di identificazione anche a distanza e online.

Attualmente lo spid può essere richiesto ai seguenti gestori:

  • Sielte;
  • InfoCert S.p.a;
  • Poste Italiane S.p.a;
  • Intesa;
  • Namirial;
  • Telecom Italia Trust Technologies Srl.

Una volta scelto il provider, il cittadino può sempre cambiarlo e può, inoltre, avere più di un’identità digitale.

Come fare domanda d’invalidità senza pin?

Se non si è pratici con le procedure online, si può comunque inviare la domanda d’invalidità attraverso un patronato: in questo caso sarà il patronato a inviare l’istanza e non si avrà bisogno del pin, della cns o dello spid.

Come richiedere l’invalidità all’Inps?

Una volta in possesso del codice pin o delle differenti credenziali, per inviare la domanda d’invalidità si deve:

  • accedere al sito web dell’Inps;
  • cliccare su “Accesso ai servizi”, “Servizi per il cittadino”; bisogna indicare come username il proprio codice fiscale e il codice pin di 16 cifre assegnato (che sarà cambiato, al primo accesso, in un codice di 8 cifre; la procedura è diversa se si utilizza la cns o lo spid);
  • a questo punto si deve entrare nella sezione “Servizi per il cittadino”, nella quale appare un lungo elenco di funzioni a cui accedere: è necessario selezionare “Invalidità civile: invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari”; la domanda, come già detto, vale per tutte le prestazioni richieste, sia per l’invalidità che per l’indennità di accompagnamento e per l’handicap;
  • entrati nell’area “Invalidità civile”, bisogna selezionare, sulla sinistra, la sezione “Acquisizione richieste”.

Una volta entrati su “Acquisizione richieste”, bisogna compilare la domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari per ottenere l’invalidità, l’handicap o la non autosufficienza per l’assegno di accompagnamento; la domanda è composta da 3 sezioni e vengono richieste le seguenti informazioni:

  • dati personali: indirizzo, numeri di telefono, email, eventuale domicilio per l’invio delle comunicazioni;
  • eventuale indicazione di un nominativo e di un’utenza telefonica di una seconda persona, per contatti;
  • numero del certificato rilasciato dal medico curante;
  • condizione per la quale si richiede il riconoscimento dei requisiti sanitari:
    • sordo civile;
    • cieco civile;
    • invalido civile;
    • portatore di handicap;
    • collocamento mirato;
  • si devono poi indicare:
  • l’Asl territorialmente competente;
  • eventuali giornate da escludere per fissare l’accertamento.

Effettuate queste operazioni, cliccando sul tasto “continua”, compare una schermata contenente i seguenti dati:

  • numero di protocollo assegnato alla domanda;
  • giorno e ora della visita medica (assegnata automaticamente dal sistema);
  • identificativo visita;
  • commissione medica competente ed indirizzo presso cui sarà effettuata la visita.

Lo stesso procedimento va utilizzato non solo per la domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari per le prestazioni connesse all’invalidità (o all’handicap, alla cecità, alla sordità, alla non autosufficienza…), ma anche per quella di aggravamento dei requisiti.

Si può correggere la domanda d’invalidità?

Se qualcosa va storto durante la compilazione della domanda, non è necessario compilare da zero una nuova istanza, ma si può recuperare dalla sezione “Recupero richiesta”.

Dalla sezione Invalidità civile, terminata la compilazione della domanda, è poi possibile visualizzare la domanda (o le domande, se le richieste sono più d’una), dalla sezione “visualizzazione richieste”, o modificarle, dalla sezione “Modifica richiesta”.

Si può modificare la data dell’appuntamento con la commissione medica?

Si può anche modificare la data dell’appuntamento per la visita medica, alla sezione “Cambio appuntamento”, ma solo entro 48 ore dall’acquisizione della richiesta.

Come funziona la visita per invalidità?

L’interessato, una volta fissata la data della convocazione, deve poi presentarti all’appuntamento, davanti alla commissione medica, perché siano effettuati gli accertamenti sanitari richiesti. La commissione medica per l’invalidità è detta Cmi, commissione medica integrata: si tratta della commissione medica locale Asl integrata da un medico dell’Inps.

È importante sapere che è possibile farsi assistere, durante la visita, da un medico di fiducia, che può anche non essere il medico curante.

Quando si ottiene il verbale per l’invalidità, la Legge 104 e l’accompagno?

Una volta effettuata la visita medica da parte della commissione Asl, questa si conclude con un verbale, nel quale possono essere riconosciute o meno la condizione d’invalidità, di handicap, ulteriori condizioni ed i correlati benefici.

Come fare ricorso contro il verbale d’invalidità?

In caso di mancato riconoscimento dell’invalidità, dell’handicap o della non autosufficienza, o di riconoscimento di condizioni differenti, è possibile presentare ricorso al tribunale, dopo essersi sottoposti un accertamento tecnico preventivo.

Come si chiede la pensione d’invalidità?

Una volta ottenuto il verbale di riconoscimento dell’invalidità dalla commissione medica, si deve richiedere la pensione d’invalidità, o meglio l’assegno per invalidi civili totali o parziali (spetta per il riconoscimento dell’invalidità civile dal 74% in su), attraverso il servizio online, disponibile nel portale dell’Inps, “Verifica dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”, modello AP 70. In alternativa, la domanda può essere inoltrata tramite call center o patronato.

Come si chiede l’accompagno?

Lo stesso procedimento vale anche per richiedere l’assegno di accompagnamento, nel caso in cui l’interessato sia stato riconosciuto non autosufficiente, e per le altre prestazioni economiche erogate dall’Inps collegate alle condizioni sanitarie riconosciute.

Come si chiede la Legge 104?

La Legge 104 non dà diritto direttamente a delle prestazioni, come assegni o pensioni (eccetto i contributi Inps Home Care Premium, ed alcune pensioni agevolate, collegate però allo stato di handicap di un familiare assistito), ma a benefici e agevolazioni: dai permessi mensili retribuiti al congedo straordinario, dalle agevolazioni per l’acquisto di veicoli alla detrazione delle spese sanitarie. Le modalità di richiesta e fruizione di queste agevolazioni sono differenti; per conoscerle nel dettaglio: Legge 104 tutte le agevolazioni.


note

[1] Cass. ord. n. 24896 del 4 ottobre 2019 e n. 25804 del 14 ottobre 2019.

[2] Inps messaggio 3883/2019.


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1 Commento

  1. Salve mi chiamo Sandra Secci avrei bisogno di un consiglio spero di riuscire a spiegarmi in poche parole:
    a mio padre di anni 81 è stato riconosciuto nel anno 2015 lo stato di portatore di handicap in situazione di gravita’ ai sensi della legge 104/62 comma 3 art. 3 non soggetta revisione;

    a gennaio di quest’anno a causa di una serie di fraintendimenti ha presentato richiesta di riconoscimento dello stato di invalidità, era convinto di richiedere l’accompagnamento; poiché il tutto è stato fatto con molta superficialità sia dai medici sia dal CAF che ha presentato la pratica, la commissione medica non mi pare gli riconosca il grado di invalidità che già aveva dal 2015?

    si può chiedere l’annullamento della richiesta e visita fatta?

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