Corte Costituzionale: chi sono i giudici?


Giudici della Corte Costituzionale: come avviene la nomina dei componenti e come vengono scelti i candidati alla Suprema Corte?
Sono quindici i giudici che fanno parte della Corte Costituzionale, sebbene il metodo che regola la loro nomina sia differente. I magistrati, infatti, vengono scelti dal Capo dello Stato, votati dal Parlamento e per il resto sono provenienti dalle supreme magistrature ordinarie e amministrative [1]. La composizione variegata e soggetta a diversi criteri di selezione, parlamentare, presidenziale e devoluta alle supreme magistrature, serve a garantire l’indipendenza della Corte Costituzionale da ogni altro potere, nonché il suo equilibrio interno e una completa rappresentazione culturale.
Indice
Cos’è la Corte Costituzionale?
Si tratta dell’organo giurisdizionale che svolge la funzione di garantire l’esatta osservanza e l’unità della legge. La Corte Costituzionale, oltre a rappresentare il giudice di legittimità di ultima istanza, si occupa di dirimere i conflitti di attribuzione e di competenza fra le varie giurisdizioni, nonché di regolarne i limiti. Divisa in sezioni, civili, tributarie, del lavoro e penali, ognuna delle quali presieduta da un consigliere, la Corte Costituzionale ha sede in Roma e, nelle ipotesi previste dalla legge, decide anche a Sezioni Unite. In quest’ultimo caso, oltre al Primo Presidente, sono presenti nove membri e le decisioni assumono spiccata autorevolezza.
Qual è la composizione della Corte Costituzionale?
La Suprema Corte è composta da quindici magistrati nominati per un terzo dal Parlamento in seduta comune, per un altro terzo vengono scelti dal Presidente della Repubblica. I restanti, invece, sono eletti dal Collegio della Corte Costituzionale, del Consiglio di Stato e della Corte dei conti. In altri termini:
- cinque giudici sono soggetti a nomina parlamentare;
- cinque giudici sono soggetti a nomina presidenziale;
- cinque giudici sono soggetti a nomina per volere delle supreme magistrature.
Quali magistrati possono diventare membri della Corte Costituzionale?
I giudici che possono diventare componenti della Corte Costituzionale vengono prescelti fra professionisti che vantano una preparazione giuridica elevata e che hanno maturato comprovata esperienza tecnica. Si tratta in particolare di giudici, anche non più in servizio, appartenenti alle giurisdizioni ordinarie e amministrative. Inoltre, possono diventare giudici della Corte Costituzionale i professori universitari che insegnano materie giuridiche e gli avvocati che esercitano, purché vantino un’iscrizione all’albo professionale di almeno venti anni [2].
Come avviene l’elezione a cura del Parlamento?
Un terzo dei membri della Corte Costituzionale viene eletto dal Parlamento, in seduta comune. Le due Camere, a scrutinio segreto, esprimono il voto, adottando il criterio della maggioranza dei due terzi, almeno durante le prime tre tornate. In seguito, giunti al terzo scrutino, viene richiesta la maggioranza dei due quinti [3] dell’Assemblea.
Come avviene la nomina da parte del Presidente della Repubblica?
Il Presidente della Repubblica, di sua iniziativa, sceglie i cinque componenti, ratificandone la nomina mediante decreto, che viene controfirmato dal Consiglio dei Ministri [4]. In seguito, la Corte Costituzionale verificherà la sussistenza dei requisiti in capo ai soggetti nominati. Accertata la validità e la ritualità dell’ammissione, i giudici di nomina presidenziale potranno prestare giuramento. Nei fatti la nomina dei membri a cura del Presidente della Repubblica implica accordi politici, vista la carenza di maggioranze parlamentari. Il rinnovo delle Camere determina così anche un mutamento nella sensibilità politica e nella scelta dei membri della Consulta.
Come avviene la nomina dei giudici a cura delle supreme magistrature?
I cinque giudici eletti direttamente dalla Corte Costituzionale sono scelti attraverso tre distinti collegi. Un primo collegio, formato dai procuratori della Corte Costituzionale, consiglieri, avvocati, presidenti di sezione, dal procuratore generale e dal presidente della Corte, si occupa di nominare tre giudici. I restanti due giudici della Corte Costituzionale vengono eletti in maniera distinta da un collegio formato dai membri del Consiglio di Stato e da un altro costituito dai componenti della Corte dei conti.
Quali sono i sistemi di votazione adottati dai collegi?
Ogni collegio può votare un numero di candidati pari a quello del rispettivo collegio da formare, ovvero tre, uno e uno. Si adotta la maggioranza assoluta ma, qualora non venga raggiunta in prima battuta, si procede con il ballottaggio fra i candidati che hanno raggiunto il maggior numero di voti. A parità di voti viene eletto il candidato più anziano, sia in caso di ballottaggio che di nomina del vincitore.
Come viene eletto il Presidente della Corte Costituzionale?
Viene scelto dalla Corte fra i suoi componenti [5]. La votazione si svolge a scrutinio segreto, sotto la direzione del giudice più anziano, mentre le funzioni di scrutinatori vengono svolte dai giudici più giovani. A fine elezione viene eletto chi ha raggiunto la maggioranza. Quando non viene raggiunta, si procede a una nuova votazione ed eventualmente al ballottaggio fra i candidati con più preferenze. A parità di voti si proclama il candidato più anziano. Il Presidente, scaduto il mandato di tre anni, può essere anche rieletto.
Come viene eletto il vicepresidente della Corte Costituzionale?
Una volta nominato e insediato il Presidente, questi provvede alla nomina del suo vice, affinché provveda a sostituirlo nei casi d’impedimento. Il presidente, altresì, è legittimato anche alla nomina di un eventuale secondo vicepresidente.
Perché la composizione della Corte si basa su nomine differenti?
Attraverso la nomina parlamentare, presidenziale e a cura delle giurisdizioni superiori si cerca di contemperare a varie esigenze. Da una parte, infatti, lo scopo è quello di salvaguardare l’indipendenza dell’organo giudicante, dall’altra assicurare una composizione variegata e in grado di rappresentare indirizzi politici diversi. Conseguentemente, il rinnovo delle Camere, alla stessa maniera della nomina del Capo dello Stato, determina, di fatto, anche un cambiamento nella rappresentanza della Corte Costituzionale. Solitamente i giudici scelti dal Presidente della Repubblica sono candidati che vantano un’esperienza parlamentare, membri dell’assemblea costituente ed ex ministri con un’età avanzata, proprio per realizzare un certo equilibrio fra i componenti nominati dal Parlamento.
Quanto durano in carica i membri della Corte Costituzionale?
Mentre il mandato del Presidente è triennale, i componenti della Corte durano in carica per nove anni.
Essere membro della Corte Costituzionale comporta delle incompatibilità?
Oltre a non poter svolgere il ruolo di parlamentare, di consigliere regionale e di avvocato, i giudici della Suprema Corte Costituzionale non possono esercitare diversi uffici, impieghi pubblici e privati [6]. Inoltre, i membri della Consulta non possono candidarsi alle elezioni politiche, far parte di commissioni che giudicano nei concorsi o ricoprire mansioni universitarie. I giudici eletti, già magistrati o professori universitari, cessano di svolgere le precedenti mansioni lavorative, rimanendo fuori dal ruolo per tutta la durata del proprio mandato. Su tutte le questioni inerenti l’incompatibilità dei giudici decide la stessa Corte Costituzionale.
I giudici della Corte possono decadere dal loro mandato?
La decadenza di un giudice si verifica quando questi non esercita le sue funzioni per almeno sei mesi. In generale i membri della Corte non possono essere dimessi, ovvero sospesi o rimossi, salvo che per sopravvenuta incapacità fisica, civile o per gravi inadempienze. La decisione sulla sospensione o rimozione spetta sempre alla stessa Corte Costituzionale, previa deliberazione presa con la maggioranza dei due terzi.
In cosa consiste l’immunità dei giudici della Corte Costituzionale?
Nel corso del loro mandato i giudici della Corte Costituzionale godono della medesima immunità che viene concessa ai membri appartenenti alle Camere [7], di conseguenza, per consentire l’esercizio libero e senza interferenze, non possono essere sindacati o perseguiti per quanto espresso nell’esercizio delle loro funzioni. L’instaurazione di un procedimento penale a carico di un giudice della Corte Costituzionale viene subordinato alla trasmissione della domanda alla Corte da parte dell’autorità procedente, per il tramite del Ministero della Giustizia.
note
[1] Art. 135 co. 1 Cost
[2] Art. 135 co. 2 Cost
[3] L. Cost 22 novembre 1967, n. 2
[4] L. Cost 11 marzo 1953, n. 87
[5] Art. 135 co. 5 Cost
[6] Art. 135 co. 6 Cost
[7] Art. 68 Cost