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Soccorrere un ferito della strada è obbligatorio per legge?

29 Settembre 2018 | Autore:
Soccorrere un ferito della strada è obbligatorio per legge?

Prestare soccorso è un obbligo di legge, e ci sono conseguenze nel caso in cui tale dovere non venga rispettato.

Nel nostro paese il tasso di incidenti stradali risulta elevato, comportando ogni anno numerosi incidenti con vittime e feriti, ogni giorno. L’incidenza dei comportamenti che violano il codice della strada e il codice penale e delle loro conseguenze è talmente elevata che nel nostro sistema giuridico è stata introdotta – relativamente di recente – un’apposita fattispecie di reato, chiamata omicidio stradale, proprio per arginare questo fenomeno, cercando in contemporanea di garantire pene più certe per i trasgressori. Nel caso di incidente stradale, sia nel caso in cui si sia coinvolti come guidatori di uno dei veicoli incidentati o perchè feriti, ci sono precisi obblighi di legge inerenti il dovere di soccorrere le persone ferite. Obblighi che, si badi bene, riguardano anche eventuali passanti che si accorgano della presenza di persone ferite. Vediamo quindi assieme entro quali limiti ed in che senso soccorrere un ferito della strada è obbligatorio per legge.

Soccorso: cosa significa

Prima di entrare nel dettaglio circa gli obblighi di prestare soccorso ad una persona ferita ed infortunata, coinvolta o meno in un incidente d’auto, chiariamo brevemente cosa intende il legislatore quando pone in carico ai cittadini l’obbligo di prestare soccorso. Cosa significa prestare soccorso? In altre parole, in cosa si concretizza il soccorso che una persona è obbligata a prestare? E cosa bisogna fare quindi se ci si imbatte in qualcuno che necessita di essere soccorso? La risposta, semplicemente, è prestare soccorso, ma va capito in che termini e con quali modalità questo soccorso vada poi effettivamente prestato. Si tratta di un aspetto non di poco conto, in quanto è fondamentale considerare che – a meno di non essere in possesso di comprovate competenze mediche, dato che in tal caso l’intervento richiede misure ben precise ed assistenza medica mirata – la persona comune può rischiare di compromettere una situazione già altamente rischiosa nel caso di particolari ferite o incidenti gravi. Prestare soccorso infatti non significa improvvisarsi esperti e lanciarsi nel salvataggio delle vittime nelle quali ci si è imbattuti. Al contrario, intervenire materialmente, anche se animati dalle migliori intenzioni e dalla volontà di salvare l’altro, può invece purtroppo causare conseguenze negative o peggiorare la situazione. L’esempio classico è quello del soccorritore improvvisato che estrae un corpo ferito dall’autovettura incidentata: senza alcuna preparazione medica si rischia di compromettere gravemente le condizioni fisiche del ferito, aggravando una situazione già delicata. Ecco quindi che bisogna valutare con attenzione come comportarsi nel caso in cui si intervenga in un incidente stradale. Soprattutto perchè prestare soccorso è obbligatorio, pertanto di conseguenza risulta fondamentale perimetrare quali siano le condotte che si possono porre in essere. L’obbligatorietà di legge nel prestare soccorso riguarda anzitutto l’obbligo di allertarsi e quello di chiamare immediatamente le forze dell’ordine, attendendone l’arrivo.

Soccorso di un ferito: incidente stradale

Per quanto riguarda il soccorso di feriti in un incidente stradale, bisogna anzitutto distinguere due situazioni diffferenti. Da una parte, ci si può trovare coinvolti nell’incidente, in quanto lo si è causato, si è concorso a causarlo, o lo si è subíto. Dall’altro lato, è ben possibile anche essere semplicemente testimoni involontari di un incidente stradale, nel quale non si è coinvolti in alcun modo ma che obiettivamente si è verificato di fronte ai nostri occhi, o ci siamo imbattuti nelle sue conseguenze, e purtroppo ci sono delle vittime e dei feriti che necessitano di soccorso ed intervento immediato. Analizziamo separatamente le due ipotesi.

Soccorso di un ferito quando si è convolti in un incidente stradale

Gli automobilisti coinvolti in un incidente stradale hanno l’obbligo di fermarsi e prestare soccorso alle eventuali vittime ferite, procedendo ad allertare le autorità, cioè i numeri del pronto soccorso (118) o delle forze dell’ordine (polizia e carabinieri). Il codice della strada fa riferimento a prestare assistenza, e in questa dicitura si ricomprende anche l’arrivo effettivo sul posto dell’ambulanza: non è quindi sufficiente limitarsi a non intervenire (se non formati medicalmente) ed attivarsi per chiamare i soccorsi, dovendo invece attendere sul luogo fino al loro arrivo.

Precisiamo peraltro che l’obbligo di fermarsi a prestare assistenza vale – nel caso degli automobilisti coinvolti nell’incidente – a prescindere dal fatto che ci siano stati feriti, dovendosi infatti gli automobilisti fermare ed attendere l’arrivo delle autorità per i rilievi del caso. Gli automobilisti infatti non possono allontanarsi dal luogo dell’incidente, in quanto in tal caso si configurerebbe il reato di fuga [1], punito dal codice della strada con la reclusione da sei mesi a tre anni, ed il reato di omissione di soccorso [2], punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2500 euro.

Soccorso di un ferito nel caso dei passanti

Come abbiamo anticipato, è ben possibile che ci si imbatta in un incidente senza essere ad alcun titolo responsabili o coinvolti nell’accaduto, e che ci siano feriti anche gravi. A questo proposito, un aspetto fondamentale riguardante l’obbligo di soccorso di una persona ferita riguarda il fatto che questo dovere di legge non deve ritenersi esistente solamente in capo a coloro che si sono trovati direttamente coinvolti in – o hanno contribuito a causare un – incidente stradale, ma anche in capo a coloro che non ne abbiano fatto parte in alcun modo e si trovino di fronte la scena. Pertanto, anche i passanti sono tenuti a chiamare i soccorsi e aspettare che questi intervengano per prestare le cure necessarie e procedere di conseguenza.


note

[1] Art. 189 comma 6 cod. strada.

[2] Art. 593 cod. pen.

Autore immagine: Pixabay.


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1 Commento

  1. Mi capitò tempo fa di soccorrere in strada una ragazzina caduta dalla bicicletta. Io ero a piedi e lei non riusciva a rialzarsi. Più che altro andava tranquillizzata perché piangeva ed era spaventata. Poi riuscimmo a chiamare i soccorsi e i genitori con il cellulare di lei. Non capendo fino a che punto si potesse muovere le sono stata vicino fino all’arrivo dei soccorsi e di una cosa mi sono resa conto: chi è vittima di incidente, anche apparentemente “banale” come la caduta da una bicicletta, oltre al trauma fisico ne subisce uno psicologico non meno grave.

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