L’Agcom spiega il diritto universale alla copertura dei servizi internet.
Come già avviene in altri Paesi europei anche l’Italia inizia il percorso che porterà al diritto, per tutti i cittadini, a essere coperti da banda larga. Infatti con un’apposita delibera [1] l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha espresso le proprie valutazioni in merito alla necessità di garantire a tutti i cittadini una copertura con servizi internet ad alta velocità: sulla base delle direttive dell’Unione Europea includere la banda larga negli obblighi di servizio universale, cioè al pari della linea telefonica, dell’acqua, dei servizi postali, ossia tra i servizi che non possono essere negati a nessun cittadino.
La banda larga è un diritto: i dettagli
Tutti i cittadini hanno diritto ad una connessione internet con copertura della banda larga per almeno 2Mb: in Italia vi sono, ancora, diverse realtà (specie piccoli comuni) a cui è negata la possibilità di disporre di un fornitore di accesso a banda larga ad Internet.
Come già accennato gli orientamenti comunitari prevedono che attraverso il finanziamento pubblico venga promossa la realizzazione di reti di nuova generazione nelle cosiddette aree a fallimento di mercato (ovvero dove non converrebbe investire se si intervenisse in regime di libero mercato). Secondo l’Agcom, tuttavia, le tempistiche e le modalità di realizzazione dei piani del governo potrebbero non essere sufficienti e non consentire nell’immediato l’universalità di un accesso efficace a internet. La soluzione suggerita dall’Agcom è allora quella dell’inclusione della banda larga, ad una velocità almeno pari a 2 Mbps, nel perimetro dell’obbligo di servizio universale.
Banda larga tra i servizi universali
Secondo l’Ue, l’inclusione delle connessioni a banda larga tra gli obblighi di servizio universale può essere prevista nei casi in cui la suddetta velocità di connessione sia usata a livello nazionale: da almeno la metà delle famiglie e da almeno l’80% delle famiglie che dispongono di una connessione alla banda larga. L’Italia dovrebbe rientrare in questi parametri.
Una volta aggiornato il servizio universale dal ministero dello Sviluppo economico scatterà l’obbligo a coprire tutti gli utenti con una connessione adeguata, che secondo Agcom può essere Adsl, fixed wireless broadband o satellitare.
note
[1] Delibera n. 253/17/Cons (All. A).
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