Autovelox: risarcimento del danno se la foto è spedita a casa


Vietato spedire foto a casa degli automobilisti: gli autovelox possono ledere la privacy dei multati
Il Comune risponde di lesione della privacy e risarcisce il danno se invia, all’automobilista multato, la fotografia con la prova dell’infrazione, consegnandola però a un soggetto diverso.
C’è posta per te
Il caso, deciso di recente dalla Cassazione [1] e più volte ripetutosi in passato, è quello di una contravvenzione notificata a casa del multato insieme alla documentazione fotografica; il plico, tuttavia, era stato consegnato nelle mani della moglie di quest’ultimo. Inutile dirlo: nella foto, il conducente appariva insieme a un’altra donna, una collega di lavoro; ma il fatto è stato sufficiente a provocare una “turbativa della pace domestica e familiare”.
Così, in linea con le direttive del Garante della Privacy (leggi Autovelox: gli estranei non devono entrare nella foto), la Suprema Corte ha dato ragione al multato che, dalla parte del torto è invece passato a quella della ragione (almeno sul versante “privacy”).
Non sono per niente d’accordo … secondo me la foto “deve” essere spedita unitamente al verbale …. nella “foto” ci deve essere configurata solo la targa e una panoramica della zona in cui è stata scattata. E mai le persone. Lo sostengo da sempre nei miei ricorsi. Non esiste che il proprietario debba affrontare altre spese per recuperare la foto …. I giudici, secondo la mia umile opinione, dimenticano che “La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’Autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge” (art. 15 Cost.). Perciò bisogna punire semmai chi apre la corrispondenza …. diretta ad altro soggetto