Furto incendio: le assicurazioni non possono più pretendere la “chiusa inchiesta”


Dal primo aprile, in caso di richiesta di indennizzo per furto o incendio l’assicurazione non potrà più pretendere il certificato di “chiusa inchiesta”
Chiunque abbia subito il furto o l’incendio della propria autovettura, può esigere dalla propria assicurazione il pagamento immediato dell’indennizzo, senza essere costretto a dover depositare il certificato di chiusura dell’inchiesta.
L’ultimo pacchetto liberalizzazioni ha modificato sostanzialmente la disciplina delle richieste di indennizzo in caso di furto o incendio. In tali ipotesi, infatti, le nuove norme impongono alla compagnia di non pretendere più dall’assicurato il certificato di chiusa inchiesta, come avveniva in passato: a tale deposito, infatti, le compagnie erano solite subordinare il pagamento.
In verità, le assicurazioni dovevano già adeguarsi alle ultime novità legislative, ma evidentemente non tutte lo hanno fatto; così, entro il 31 marzo prossimo, dovranno comunicare all’Authority per la vigilanza sul settore assicurativo (l’Ivass) di essere in regola con la riforma.
La riforma è un notevole passo in avanti per i consumatori: difatti, specie nei grandi tribunali, i tempi per il rilascio del certificato possono essere assai lunghi.
Ricordiamo che l’Ivass è succeduto in tutti i poteri, funzioni e competenze dell’Isvap.