Licenziato il dipendente della pubblica amministrazione che accetterà regali o, per lui, i parenti fino al secondo grado: stop anche ai benefit come sconti.
Ferrea lotta alla corruzione. Domani il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare, in via definitiva, il codice di comportamento dei dipendenti pubblici: un regolamento previsto dalla legge anticorruzione [1].
I dipendenti pubblici (e, nel caso di dirigenti, anche i parenti fino al secondo grado o al convivente) non potranno più accettare compensi o altre utilità, anche sotto forma di sconto, salvo quelle di modico valore e purché rientrino nei limiti delle normali relazioni di cortesia. La soglia è fissata orientativamente a 100 euro. Le pubbliche amministrazioni potranno prevedere un tetto più basso.
Regole più severe anche per l’uso dei telefoni d’ufficio: potranno essere utilizzati per scopi personali solo in caso d’urgenza; diversamente può scattare il reato di peculato.
Chi non rispetterà il codice di comportamento messo a punto dal Ministro Patroni Griffi potrà essere sottoposto a procedimento disciplinare e subire una delle sanzioni previste dalla legge che vanno dal semplice ammonimento fino anche al licenziamento.
Vita più dura, insomma, per chi lavora nella P.A., ma anche per i consulenti e collaboratori della P.A.. Sono compresi anche i collaboratori degli uffici dei ministri, vice ministri, sottosegretari, assessori e politici in genere. Significativo anche l’inserimento nell’elenco della categoria dei fornitori.
Questo, che potrebbe essere l’ultimo colpo di coda del Governo uscente, si appresta a diventare uno dei tasselli più importanti nella lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione.
Il dipendente pubblico non potrà più chiedere, né per sé, né per altri, regali o altre utilità. Ovviamente, così come non li può chiedere, non li può neanche accettare (nel caso in cui gli vengano offerti senza sua “esplicita” domanda). Restano salvi, ovviamente, i regali di modico valore (sotto le 100 euro), purché occasionali e nell’ambito delle normali relazioni di cortesia (per es. un regalo di nozze).
I regali oltre il modico valore non potranno essere accettati neanche sottoforma di buoni acquisto.
note
[1] Legge n. 190 del 6 novembre 2012.
Dopo oltre 20 anni, un’idea dell’allora Ministro Signorile, si è proceduto a legalizzare la tangente.
Da una prima lettura, la distinguo in siffatto modo.