La maestra può baciare sulla bocca e abbracciare il bambino senza commettere reato se è finalizzato al rapporto educativo


C’è abuso di mezzi di correzione se l’insegnante non solo danneggia i minori sul piano fisico, ma anche su quello psicologico.
La maestra non commette reato di abuso dei mezzi di correzione se abbraccia il minore o lo bacia sulla bocca, quando ciò è finalizzato al rapporto educativo con il bambino stesso. Lo ha deciso, di recente, la Cassazione [1].
In tale sentenza, la Suprema Corte ha anche ricordato come l’abuso sul minore si estenda non solo alle condotte dannose sul piano fisico, ma pure a quelle pregiudizievoli sul piano psicologico, correlato allo sviluppo anche sociale della persona. Però, per stabilire se vi sia illecito, bisogna prima considerare diverse variabili: per esempio, l’età e i bisogni del bambino, il rapporto con l’insegnante, la necessità per il minore di rassicurazioni al momento del distacco dai genitori e la possibilità di modesti e fugaci contatti corporei con il docente. Un rapporto particolarmente confidenziale, infatti, può essere rivolto non necessariamente ad abusi, ma creare un clima di confidenza e di affetto, essenziale in tale contesto scolastico e rivolto alla riduzione, nel bambino, dell’ansia per la lontananza dai genitori.
note
[1] Cass. sent. n. 11795 del 12.03.2013.