Con i click degli iscritti su Facebook si sta creando un grosso schedario con i profili degli utenti della rete: privacy a forte rischio.
Non ci voleva la rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences) per rivelare che Facebook stesse schedando i propri iscritti. La certezza, filtrata da più fonti anche ufficiali, è ormai di dominio pubblico. L’obiettivo è quello di creare un ciclopico “calcolatore” di personalità: un calderone con le schede personali di tutti gli iscritti, che ne svela i gusti, l’orientamento sessuale, quello politico, la razza, l’età, la professione, l’uso di droghe, finanche il quoziente di intelligenza. E tutto, ovviamente, per rivenderle al miglior offerente, primi tra tutti i pubblicitari.
Che il mercato funzioni lo dimostra il fatto che, in termini di fatturato pubblicitario, Facebook si sta avvicinando sempre più a Google. Segno ne è che grossi marchi come Coke e Nike hanno deciso di spostare i propri investimenti sul social network blu.
La notizia, dicevamo, è già nota a tutti, ma nessuno sembra ancora interessarsene e la maggior parte degli iscritti continua a lasciare semi del proprio passaggio.