Se si è titolari di un credito, si deve agire in tribunale con un unico ricorso per decreto ingiuntivo, per l’intera somma spettante. Non si può frazionare la richiesta in più ricorsi per decreto ingiuntivo.
Lo stesso credito non può essere frazionato in più decreti ingiuntivi


La Cassazione cambia idea rispetto a prima del 2007: lo stesso credito non può essere frammentato in molteplici decreti ingiuntivi di importi ridotti.
Il creditore di una somma di denaro, dovuta in base ad un unica obbligazione, non può pretenderne l’adempimento attraverso più richieste di pagamento con decreti ingiuntivi di importi frazionati.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che, con la pronuncia del 15 novembre 2007 n. 23726, ha dichiarato inammissibile la domanda con cui un creditore intendeva ottenere il pagamento di un unico credito, riportato peraltro da un’unica fattura, attraverso l’emissione di dodici decreti ingiuntivi [1] .
Infatti, secondo la Suprema Corte, tale condotta andrebbe contro alla regola generale di correttezza e buona fede, poiché da un lato andrebbe a produrre un’utilità esclusiva nei confronti del creditore, dall’altro aggraverebbe la posizione del debitore che, nel caso di specie, si troverebbe costretto a sostenere un maggior carico di spese processuali.
Tale pronuncia ha totalmente ribaltato l’orientamento precedente [2] che, al contrario, legittimava il creditore a pretendere il pagamento di un solo credito anche attraverso più richieste giudiziali di adempimento, ritenendo di non sacrificare la posizione del debitore.
In pratica, il titolare di un credito dovuto in forza di un unico rapporto deve richiederne l’adempimento solo attraverso un unico decreto ingiuntivo.
Una condotta differente configurerebbe un ipotesi di improcedibilità della domanda.
di TOMMASO FRENDO
note
[1] Il decreto ingiuntivo è un provvedimento che può essere richiesto al Giudice per ottenere l’ordine di pagamento a carico di un soggetto inadempiente.
[2] Cass. sent. n. 108 del 2000.
Mi permetto di segnalare che il sottotitolo dell’articolo (“La Cassazione cambia idea”) è fuorviante, considerato che, trattandosi di una sentenza del 2007, la Cassazione ha cambiato idea ben 6 anni fa…