Immigrazione: i clandestini possono sposarsi in Italia anche senza permesso


Per sposarsi in Italia non è necessario avere il permesso di soggiorno: contrarre matrimonio è un diritto inviolabile.
Gli immigrati possono sposarsi in Italia anche se sono clandestini. Lo ha ribadito nei giorni scorsi il Tribunale di Brescia, che ha annullato un’ordinanza del Comune di Chiari con la quale si chiedeva, agli stranieri che volevano contrarre matrimonio nel paese lombardo, l’esibizione del permesso di soggiorno.
Il cosiddetto “Pacchetto sicurezza” del 2009 [1] aveva effettivamente introdotto il divieto di convolare a nozze in Italia per gli stranieri irregolari. Tale norma, però, è stata ben presto cancellata nel 2011 da un colpo di spugna della Corte Costituzionale [2], sulla base del fatto che contrarre liberamente matrimonio rientra tra i diritti inviolabili dell’individuo [3].
Il diritto di costituire una famiglia è prevalente rispetto alla repressione dell’immigrazione clandestina.
Il Comune di Chiari ha tuttavia disatteso quanto stabilito dalla Conulta, ma si è visto annullare la suddetta ordinanza dal Tribunale di Brescia poiché discriminatoria.
note
[1] L. n. 94 del 15.07.2009 (“Pacchetto sicurezza”), entrata in vigore in data 8.08.2009.
[2] C. Cost. sent. n. 245/2011.
[3] Il diritto a contrarre liberamente matrimonio è oggetto della tutela primaria assicurata dagli artt. 2, 3 e 29 Cost., in quanto rientra nel novero dei diritti inviolabili dell’uomo. Inoltre, l’art. 31 Cost., nel prevedere che la Repubblica agevola la formazione della famiglia, esclude la legittimità di limitazioni di qualsiasi tipo alla libertà matrimoniale.